ARTE, esposizioni. Trieste: Leopoldo Boni, sinfonie di forme e colori

Da venerdì 8 luglio la mostra personale del pittore presso la sala Comunale d’Arte della città giuliana

Venerdì 7 luglio alle otto della sera presso la Sala Comunale d’Arte di Trieste, in piazza dell’Unità d’Italia 4, si inaugurerà la rassegna dedicata a Leopoldo Bon, sinfonie di forme e colori, curata dall’architetto Marianna Accerboni e incentrata sullo scienziato, fotografo e artista triestino che si cimentò con un’originale e raffinata sperimentazione sulla visione. In mostra una quindicina di immagini inedite, realizzate con tempi lunghi d’esposizione negli ultimi due anni pandemici e montate con icastica eleganza esclusivamente su perspex.

ARTE E SCIENZA CHE SI INTRECCIANO

«Arte e scienza – scrive al riguardo la Accerboni – s’intrecciano in questa mostra affascinante e sottilmente misteriosa, in cui l’artista scandaglia ciò che esiste ma non si vede. Autore di queste immagini raffinate e criptiche è un neurofisiologo, specializzato nella ricerca del sistema oculo-motore, che trasla nel libero mondo dell’arte visiva le suggestioni e le emozioni suggeritegli dalla scienza. Leopoldo Bon coglie a suo modo, da scienziato con un’accentuata sensibilità e inclinazione all’arte visiva e una forte passione per la fotografia, l’attimo fuggente nella sua dilatazione più estrema, aprendoci nuovi mondi, suggestioni e informazioni realizzate attraverso l’uso del mezzo fotografico con tempi lunghi di esposizione. Che ci conducono al di là del reale e lo dilatano, offrendoci attraverso l’arte da un lato una piccola lezione di tecnica e dall’altro la possibilità di percepire come scienza e arte possano condurre a una visione / emozione completa, affascinante e inusitata dell’esistente».

TANGENTE AL LINGUAGGIO CONCETTUALE

Le radici della sua espressione artistica traggono spunto e sfiorano la poetica informale, di cui l’artista triestino fornisce un’interpretazione del tutto personale, ma tangono anche il linguaggio concettuale: il risultato è composto da visioni originali e stranianti che giustamente hanno quale supporto il perspex. Riflessioni visive che sono quindi sospese nel nulla e che testimoniano le infinite opzioni che una creatività libera e nel contempo razionale come quella di Bon può esitare, traendo anche spunto dalla mobilità e dalla disponibilità dell’elemento acqueo a recepire mutazioni dinamiche e riflessi di luce e cromatici e a creare una sequenza di possibili opzioni estetiche e formali senza fine in quanto costituite da più elementi percepiti, meditati e rielaborati in sequenza libera e infinita. «In ciò sta il fascino di un’arte criptica e informale – conclude la Accerboni -, che si libra leggera e avvincente nel contemporaneo».

INFO

dove: Sala Comunale d’arte, piazza dell’Unità d’Italia, 4 a Trieste

quando: dall’8 al 24 luglio 2022

orari: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00

evento a cura di: Marianna Accerboni

info: +393287196805

leopoldo.bon70@gmail.com

leopoldo.bon70@gmail.com

Condividi: