VATICANO, evoluzione della cristianità. Sinodo tedesco: dopo il terremoto si preannunzia una possibile tempesta in Francia

Almeno questo è quanto emerge dall’analisi del vaticanista Andrea Gagliarducci, che è intervenuto oggi mediante un commento pubblicato da ACI Stampa nel quale si afferma come i vescovi francesi il 15 giugno scorso abbiano reso note le proposte per il «cammino sinodale sulla sinodalità». La richiesta è quella di sacerdoti sposati e donne diacono, nonché dell’importanza della «meditazione della Bibbia»

Il mondo cambia sempre più velocemente e chi tenta di opporre resistenza agli epocali mutamenti tenta di fermare il vento con le mani. Già, poiché da quell’Europa più secolarizzata e a ridosso della cultura luterana pervengono istanze apparentemente non più insopprimibili da Roma. Preti cattolici sposati e donne diacono, tra le altre cose, e stavolta a farsi latori di tali istanze della base sono i vescovi francesi, che alla metà del mese scorso hanno elaborato e successivamente pubblicato un documento relativo a queste controverse questioni.

LE ISTANZE DEI VESCOVI FRANCESI

Un evento che ha indotto non pochi a una profonda riflessione, mentre alcuni si sono addirittura azzardati a prefigurare funesti presagi. Come il fine vaticanista Andrea Gagliarducci, che intervenendo oggi  con un proprio commento pubblicato dall’agenzia ACI Stampa – https://www.acistampa.com/story/sinodo-dopo-il-terremoto-tedesco-la-possibile-tempesta-francese-20229?utm_campaign=ACI%20Stampa&utm_medium=email&_hsmi=218327268&_hsenc=p2ANqtz–yNOYoaCqIr5FcdAT5o_TCp9UGU4SBJsi83FMP4uaxvmeHm3EtJtYPlxvHTm9Q5kHOkdPsInOmyIout8KlKRCbT1KPNuOE1EKVLMvWmVmwk3DfkMU&utm_content=218327268&utm_source=hs_email -, riferendo del fatto che la Conferenza episcopale francese il 15 giugno scorso abbia elaborato e quindi pubblicato un documento recante le proposte per il «cammino sinodale sulla sinodalità», si è spinto a prefigurare possibili rivolgimenti futuri in seno Santa romana Chiesa.

DOPO IL TERREMOTO FORSE LA TEMPESTA

Afferma infatti il Gagliarducci che: «Dopo il terremoto del Synodaler Weg tedesco, che ha messo in allarme persino un riformatore come il cardinale Walter Kasper, arriva la tempesta della Chiesa di Francia. Nel documento di proposte dei gruppi di lavoro per il cammino sinodale voluto dal Pontefice ci sono proposte che puntano a una rivoluzione nella Chiesa, dal matrimonio dei sacerdoti alla possibilità data alle donne di predicare a messa e anche di essere ordinate diaconi e preti, e persino sul governo stesso della Chiesa». Il testo è stato pubblicato il 15 giugno a Lione al termine di una assemblea plenaria di due giorni convocata dai vescovi proprio al fine di discutere delle proposte pervenutegli dalle tavole rotonde organizzate in Francia in vista del cammino sinodale.

L’APPELLO PER UNA CHIESA INCLUSIVA DAL «SINODO OMBRA»

Prosegue nella sua analisi il vaticanista di ACI Stampa: «Non che ci si sorprenda della richiesta di maggiore apertura e meno gerarchia. L’appello per una Chiesa inclusiva era avvenuto anche con la pubblicazione dei risultati della prima fase sinodale di Olanda, in cui si parlava anche di avere meno gerarchia e più coinvolgimento dei laici nella gestione delle cose di Chiesa, fossero uomini o donne, consacrati o meno. La Chiesa di Francia però è andata oltre, di fatto prendendo una deriva che era già cominciata con i vescovi di Germania e con il loro Cammino sinodale che Papa Francesco segue con attenzione». Dunque, anche questo asse teologico franco-tedesco non va considerato una novità. I teologi di Francia, Germania e Svizzera si incontrano regolarmente e nel corso di uno di, una giornata di studio che ha avuto luogo presso l’Università Gregoriana alla vigilia del Sinodo 2015 sulla famiglia, era stato persino definito dalla stampa come “sinodo ombra”.

RICHIESTA POTENZIALMENTE DIROMPENTE

«Espressione colorita e forse non esatta – sottolinea sempre il Gagliarducci -, che tuttavia testimonia anche il timore per questo mutamento di rotta promosso dai teologi e dai vescovi presenti, a cominciare dal cardinale Reinhard Marx e dall’arcivescovo Georges Pontier, al tempo presidenti delle rispettive conferenze episcopali dei loro paesi». Al di là delle richieste che ormai caratterizzano i gruppi di lavoro francesi, quali il matrimonio dei preti, la possibilità alle donne di predicare a messa e di essere ordinate diaconi e preti, la discussione dell’autorità del vescovo, ve n’è però una potenzialmente dirompente. «I documenti, infatti, insistono sull’importanza della meditazione della Bibbia durante le Messe. L’Eucarestia viene in qualche modo minimizzata, e considerata segno di esclusione, considerando che non vi possono accedere divorziati risposati o coppie omosessuali».

PERICOLO! BERGOGLIO CORRE AI RIPARI E PROVA A DETTARE LA LINEA

Il documento è stato preparato dalla Commissione sul Sinodo, formata da una decina di persone, in maggioranza laici che erano state scelte dal vescovo di Troyes Alexandre Joly, religioso incaricato del dossier sinodale. Il testo finale al quale sono arrivati è frutto di due diverse riflessioni e di una intensa discussione. «Per ora – conclude il vaticanista – la tempesta francese permane in un bicchiere d’acqua, dato che, prudentemente, i vescovi hanno deciso di non avallare il testo, bensì soltanto di rispettarlo. Però, ci vorrà poco affinché questo possa generare una tempesta perfetta, magari a causa delle varie sue parti presentate senza alcun filtro e sotto le possibili pressioni esercitate dai media nel senso del cambiamento della dottrina della Chiesa». Basterà, allora – si interroga quindi in conclusione della sua analisi il Gagliarducci -, il fatto che il Pontefice abbia sottolineato come «in Germania esista già una Chiesa evangelica» e che «non bisogna fare un’altra Chiesa, ma bisogna fare una Chiesa diversa?»

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