Sempre più in Italia appare evidente quanto sia importante una commistione tra il mondo dell’impresa e quello dell’Università e della Ricerca. È di fondamentale rilevanza non solo per l’istruzione, che per essere efficace richiede un vivace e solido contatto con il mondo dell’impresa, ma anche per il business stesso che trae dall’accademia il sapere teorico e progettuale necessario per portare vera innovazione nel mercato.
NASCE M31
Da questi presupposti è nata M31 – https://www.m31.com/ -, società specializzata nelle tecnologie phygital che oggi crea prodotti e soluzioni in grado di combinare sistemi di controllo, connettività e calcolo avanzato al fine di sviluppare prodotti innovativi nei settori delle macchine medicali da laboratorio, del riscaldamento e della mobilità. Essa vede la luce grazie a un’intuizione di Giannino Marzotto e del professor Ruggero Frezza nelle forme di incubatore di progetti tecnologici, ma da poco deciso di cambiare approccio imprenditoriale. A oggi, infatti, sono i problemi non risolti degli attori presenti in un mercato e il relativo ecosistema a guidare la progettazione di M31 in specifici campi d’interesse che vanno, al momento, dal mondo dello smart heating all’e-mobility passando per l’healthcare. Tuttavia, la realtà è sempre aperta a nuovi campi d’applicazione: l’obiettivo infatti è quello di portare delle soluzioni proprietarie che implementino deep technologies e che possano aggiungere valore in settori che, man mano, evidenziano problemi simili.
COMPETENZE E SOLUZIONI
«Nella scelta di riposizionamento abbiamo identificato i settori che rispondevano agli obiettivi dell’Agenda 2030 e dei 17 SDGs delle Nazioni Unite, settori che soffrivano di problemi difficili da risolvere ma che noi siamo certi di poter eliminare o ridurre con le nostre competenze e soluzioni. Abbiamo inoltre scelto campi che potevano avere un potenziale di ritorno dell’investimento in linea con i nostri obiettivi di crescita», afferma al riguardo Davide Guariento, amministratore delegato di M31. Il plus di M31 però continua ad essere il profondo legame con la Ricerca e il mondo dell’Università, ovvero l’intensa collaborazione con l’Università di Padova per tramite di UniSMART di cui è anche Partner. È proprio tra le aule patavine che si formano le giovani menti che poi collaborano alle progettazioni di M31, un nuovo polo tecnologico in grado di catalizzare l’interesse sia del mondo dell’impresa che dell’accademia.
L’IMPRESA FRUISCE DEL KNOW HOW DELL’ACCADEMIA
Uno dei principali campi d’interesse di M31 è quello legato all’healthcare e alla diagnostica di laboratorio. M31 infatti sviluppa algoritmi di Intelligenza Artificiale e Machine Learning per applicazioni di computer vision, manutenzione predittiva e supporto alla diagnosi. Sviluppa quindi app e cloud progettati per il mercato medicale, in grado di risolvere i bisogni del personale di laboratorio ma anche dei pazienti. Il tutto portando sul mercato prodotti innovativi dal punto di vista funzionale ma anche estetico, ottimizzandone il design allo scopo di favorire la funzionalità. Entro il 2050 due terzi della popolazione mondiale vivrà in grandi centri urbani, questo è quanto stimato dal report World Urbanization Prospects dell’Onu. L’inquinamento sempre in aumento nelle città aumenterà la domanda di soluzione per una maggiore sostenibilità ambientale, a vantaggio della popolazione. Dall’osservazione della realtà e quindi dalle presenti e future esigenze del mercato, nascono le proposte di M31, legate al mondo delle e-bike.
E-BIKE «NATIVAMENTE CONNESSE»
M31, infatti, supporta i produttori di biciclette e scooter elettrici a progettare biciclette nativamente connesse, lo smartphone si trasforma in un’interfaccia intelligente tra l’utente e il mezzo consentendo di abilitare servizi, visualizzare i dati raccolti, constatare lo stato di manutenzione del veicolo e molto altro. Nel prossimo futuro, i servizi connessi trasformeranno la mobilità in un’esperienza personalizzata per gli utenti, cucita attorno ai loro bisogni, desideri e abitudini e M31 è pronta a continuare a mettersi in gioco in questo campo. Un altro importante ambito di progettazione di M31 è legato al mondo dello smart heating. Ha infatti creato ApiFire, una vera e propria innovazione nel settore delle stufe a pellet. Grazie a essa diviene possibile utilizzare un sistema integrato di monitoraggio che coinvolge per la prima volta tutti gli attori della filiera – consumatori finali, produttori e tecnici – trasformandole in un vero e proprio ecosistema digitale intelligente. Questa innovazione ha importanti ricadute sull’ecosostenibilità delle stufe a pellet e sul loro consumo, elementi questi molto importanti in un contesto di crisi energetica e climatica.
ABOUT M31
M31 è un brand dirompente. Nasce infatti con l’obiettivo di rivoluzionare la fruizione degli oggetti fisici da parte degli utenti, grazie all’intervento di soluzioni phygital in che integrino controllo ed intelligenza artificiale. M31 elabora infatti prodotti che combinano sistemi di controllo, connettività e calcoli avanzati per sviluppare, assieme ai clienti, prodotti innovativi nei settori medicale, industriale e della mobilità. Grazie alle relazioni intense con il mondo della ricerca scientifica e delle Deep Technologies, la rete di partner industriali e le ultime innovazioni tecnologiche sul mercato, M31 è in grado di sostenere le imprese nel generare nuove idee di prodotto, nell’avvio di nuovi modelli di business creando valore e innovazione dei propri mercati di riferimento. L’impresa nasce nel 2007 dall’intuizione del cavalier Giannino Marzotto e del professor Ruggero Frezza di fare incontrare il grande sapere della ricerca universitaria e dell’impresa, con l’obiettivo di creare nuove soluzioni per migliorare l’esperienza e la profondità d’uso dei prodotti fisici da parte delle persone attraverso soluzioni cyber fisiche all’avanguardia.