ARTE, esposizioni. Fotografia: Mare Omnis, di Francesco Zizola. Dal 27 aprile al 30 giugno 2022 a Roma

Nella stupenda cornice del seicentesco Palazzo Borghese, all’interno delle suggestive sale affrescate, la Galleria del Cembalo attende i visitatori con una nuova mostra dedicata alla fotografia. Essa documenta in maniera antropologica la vita vissuta in mare attraverso forme di pesca ancora manuali, locali, sostenibili, secondo tradizioni centenarie, indagando il rapporto dell’uomo con la natura e della sua influenza sul mare declinato attraverso un linguaggio visivo articolato e complesso

Featured Video Play Icon

L’esposizione, aperta al pubblico fino al prossimo 30 giugno, presenta una raccolta di ventidue fotografie di grande formato che paiono raffigurare costellazioni lontanissime, ma in realtà sono tonnare, ossia reti da pesca nel Mediterraneo fotografate da un drone. Reti che i tonnarotti, cioè coloro che si occupano della mattanza, stendono per catturare i pesci durante la migrazione di questi ultimi verso la costa.

IMMAGINI DAL MARE DEL SULCIS

Le immagini sono state tutte realizzate nel mare del Sulcis, nella Sardegna sud occidentale, presso la Tonnara di Portoscuso, che in quelle acque è da secoli. Nelle fotografie i punti bianchi sono boe, mentre i fili argentati sono le cime che assicurano le parti galleggianti ai fondali. La mostra Mare Omnis documenta in maniera antropologica la vita vissuta in mare attraverso forme di pesca ancora manuali, locali, sostenibili, secondo tradizioni centenarie, indagando il rapporto dell’uomo con la natura e della sua influenza sul mare declinato attraverso un linguaggio visivo articolato e complesso. Costruire i propri strumenti di lavoro, gettare le reti in mare, trascorrere giorni e mesi in attesa della pesca, essere soggetti alle leggi della natura, compongono quel patrimonio di sapere legato alla prossimità con il mare e ad una vita in rapporto con esso che oggi è sostituito da metodi di pesca intensivi e industriali.  Le immagini presentate ci restituiscono, attraverso un quadro visivo potentissimo, il sentimento di una relazione simbiotica che ricuce quella separazione tra uomo e natura adottata dalla società contemporanee: acqua che diventa paesaggio astratto, pesci colti nelle fitte reti immerse nel mare.

CONSTELLATION

La scelta della stampa in bianco e nero è fatta per stimolare l’immaginazione di chi guarda verso uno spaesamento percettivo; il fotografo mette in atto un deliberato inganno semantico per deviare i sensi utilizzando la memoria istintiva. Così, le grandi reti della tonnara finiscono ad assomigliare a cose diverse; alcuni ci leggono dei dream catcher etnici, altri dei graffiti arcaici, altri ancora delle costellazioni nella notte. La serie si chiama Constellation perché alcune di queste fotografie sono espressamente organizzate per rimandare ad una visione notturna delle costellazioni, mentre in altre immagini già dalla prima inquadratura Zizola ha intravisto nelle forme di luce un quadro di Paul Klee, l’Angelus Novus. «Trovo oggi più interessante usare la fotografia per invitare la nostra percezione e la nostra mente su un piano immaginifico e simbolico, capace di procedere per metafore narrative. La narrazione per me è quella che riguarda il senso del nostro essere e del nostro agire», afferma l’artista.

UNA FOTO «È SEMPRE INVISIBILE»

Come ricorda Barthes: «Qualunque cosa essa dia a vedere e quale che sia la sua maniera, una foto è sempre invisibile: ciò che noi vediamo non è lei». Cosa guardiamo veramente quando osserviamo un’immagine? Cosa riconoscono i nostri occhi davanti a esse? Queste sono le domande che ci poniamo osservando le fotografie di Mare Omnis. L’ambiguità è totale e Zizola sceglie di ragionare sul paradigma del fotografico sapendo che le immagini hanno il meraviglioso compito di creare percorsi di significato dando origine a processi di consapevolezza nello spettatore. «C’è una verità estatica, poetica – aggiunge Zizola – , è misteriosa e inafferrabile, e può essere raggiunta solo attraverso l’immaginazione e la stilizzazione. La fotografia ha il compito di aprire nuove possibili comprensioni della complessità della realtà».

FRANCESCO ZIZOLA

Francesco Zizola (Roma, 1962) ha fotografato per oltre trent’anni le principali crisi e i conflitti che hanno funestato il mondo. Un forte impegno etico e una personale cifra stilistica caratterizzano la sua produzione fotografica. Egli ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali dieci World Press Photo e sei Picture of the Year International. Nel 2003 Henri Cartier Bresson include una fotografia di Francesco tra le sue cento preferite. Questa collezione è stata trasformata in una mostra (Les Choix d’Henry Cartier Bresson) e in un libro. Tra gli altri volumi ha pubblicato, “Mare Omnis” (Foto-Forum edizioni 2022) con un testo di Claudia Corrent, “Aguanta” (Ediuni edizioni 2022), “Sale Sudore Sangue” (Postcart 2020), “Uno sguardo inadeguato” (Fiaf 2013), “Iraq” (Ega 2007) e “Born Somewhere” (Delpire 2004).

PROGETTI, LIBRI E CORTOMETRAGGI

Nel 2015 ha avviato lo sviluppo di un nuovo progetto, Hybris, che esplora con un linguaggio volutamente non documentario il rapporto tra l’uomo e la natura. Oltre alla fotografia ha esteso la sperimentazione narrativa utilizzando l’immagine in movimento realizzando un cortometraggio che ha vinto il premio SIAE 2018 per il “talento creativo” nell’ambito della Biennale di Venezia, Festival del Cinema. Dal 2007 ha fondato e dirige la 10b Photography Gallery di Roma. Dal 2016 Zizola è anche direttore artistico della mostra World Press Photo di Roma e di Ferrara e curatore del progetto Collezione Roma 2020-21-22 per il Museo di Arte contemporanea della Capitale (Palazzo delle Esposizioni). In ventisette anni di attività, le sue foto sono state esposte in numerose mostre (sia collettive che personali) e sono state acquisite da collezioni di diverse istituzioni francesi, come il Musée Nicéphore Niépce, Chalon-sur-Saone, la MEP, Maison Européenne de la Photographie, Parigi, e la Bibliothèque Nationale de France, Parigi.

GALLERIA DEL CEMBALO

La Galleria del Cembalo, grande spazio espositivo aperto per iniziativa di Paola Stacchini Cavazza all’interno di Palazzo Borghese, nel cuore antico di Roma, tra piazza di Spagna e il Tevere, vuole restituire ai collezionisti e agli appassionati d’arte alcune delle sale al pianterreno che Marcantonio IV Borghese fece decorare alla fine del Settecento per ospitarvi la propria collezione di opere d’arte. L’attività espositiva, diretta in collaborazione con Mario Peliti, ha come elemento centrale la fotografia e il suo dialogo con le altre forme di espressione artistica. La galleria annovera tra i suoi artisti Letizia Battaglia, Antonio Biasiucci, Christopher Broadbent, Danila Tkachenko, Alessandro Imbriaco, Luca Campigotto, Lorenzo Castore, Nicolò Cecchella, Stefano Cerio, Kathryn Cook, Karmen Corak, Cortis & Sonderegger, John Demos, Giorgia Fiorio, Joan Fontcuberta, Charles Fréger, Michael Kenna, Charles March, Massimo Siragusa, Toni Thorimbert. Grazie alla continuità e costanza nella programmazione, la Galleria del Cembalo costituisce un punto di riferimento nel panorama culturale romano.

INFO

Mare Omnis, di Francesco Zizola

dal 27 aprile al 30 giugno 2022 presso la Galleria del Cembalo (Palazzo Borghese), largo della Fontanella di Borghese 19, Roma

da mercoledì a venerdì dalle ore 15:30 alle ore 19:00; sabato dalle ore 11:00 alle ore 19:00

ingresso libero

info@galleriadelcembalo.it

eventi@galleriadelcembalo.it

+390683796619 (utenza telefonica attiva durante gli orari d’apertura)

www.galleriadelcembalo.it/

www.facebook.com/galleriadelcembalo

www.instagram.com/galleriadelcembalo/

A456 – ARTE, FOTOGRAFIA: “MARE OMNIS”, dal 27 aprile al 30 giugno 2022 a Roma l’esposizione di FRANCESCO ZIZOLA.
Nella stupenda cornice del seicentesco Palazzo Borghese, all’interno delle suggestive sale affrescate, la Galleria del Cembalo attende i visitatori con una nuova mostra dedicata alla fotografia. Essa documenta in maniera antropologica la vita vissuta in mare attraverso forme di pesca ancora manuali, locali, sostenibili, secondo tradizioni centenarie, indagando il rapporto dell’uomo con la natura e della sua influenza sul mare declinato attraverso un linguaggio visivo articolato e complesso; insidertrend.it ha incontrato l’artista il 20 giugno 2022.
Condividi: