Venute meno le restrizioni alla mobilità gli italiani sono tornati a muoversi, anche di più, se viene considerato il periodo precedente alla pandemia. Lo fanno principalmente in auto, che ritengono più comoda e sicura degli altri veicoli, nonché servendosi del trasporto pubblico locale. Tuttavia, l’incertezza economica frena gli acquisti di nuove vetture, mentre cresce contestualmente la propensione al noleggio e all’utilizzo di vetture in sharing. Queste sono le principali evidenze del nuovo studio elaborato da ANIASA (Associazione nazionale industria dell’autonoleggio, della sharing mobility e dell’automotive digital) e Bain & Company, “La mobilità degli italiani riaccende i motori”. Si tratta di un’indagine sulla mobilità degli italiani condotta su un campione rappresentativo di residenti nelle principali città del Paese, intervistati nello scorso mese di maggio.
I RISULTATI DEL XXI RAPPORTO ANIASA E BAIN & COMPANY
Il 90% di essi per spostarsi utilizza prevalentemente l’automobile, l‘auto a uso personale è infatti risultata essere il veicolo preferito da chi si muove nelle grandi città, seguito a distanza dal trasporto pubblico locale (TPL), le due principali forme di trasporto che attualmente soddisfano le necessità di mobilità. Tutto il resto è confinato a un utilizzo saltuario e specifico (car sharing, bicicletta, taxi, monopattini), poiché ai mezzi cosiddetti «alternativi» fanno diuturno ricorso (tutti i giorni) soltanto il 3% delle persone intervistate. Lo scooter (motociclo) si avvicina al TPL e all’auto, ma con un profilo più stagionale. L’auto è ancora un mezzo imprescindibile per chi vive in Italia, dato che, come appunto evidenziato dalla ricerca, addirittura il 60% di chi non l’ha utilizzata nel 2021 pensa invece di usarla nel 2022. Sempre più auto dunque e non il contrario.
L’AUTOMOBILE CONSIDERATA «PRATICA E COMODA»
La ragione principale della rilevanza dell’automobile nel tessuto sociale ed economico del Paese rinviene la sua origine dalle caratteristiche di comodità e sicurezza che le vengono attribuite dai suoi utilizzatori, due aspetti che conseguentemente inducono a preferirla per gli spostamenti di lavoro o i viaggi di piacere, anche a discapito di altri elementi quali la possibilità di trovare parcheggio o la convenienza economica di altri veicoli. Le nuove forme di mobilità (ad esempio sharing e monopattini) sono preferite da alcuni in ragione della maggiore sostenibilità oppure per effettuare spostamenti veloci, tuttavia costituiscono per lo più un’alternativa all’andare a piedi, non quindi all’automobile. Il motivo? Rispondono a casi d’uso diversi: uno (l’auto) ripetitivo e continuativo, l’altro sporadico e non ricorrente. Una evidenza confermata dal fatto che anche per chi usa di frequente i mezzi alternativi, l’auto permane in ogni caso sempre il secondo mezzo di trasporto cui fare ricorso.
RIPARTONO I MEZZI CONDIVISI
Dopo due anni di sofferenza, nel 2022 è tornata a crescere la propensione al ricorso al car sharing (+2%) e ai monopattini elettrici (+5%). Anche per le formule di noleggio torna a profilarsi un futuro roseo dopo la difficile fase della pandemia, con un +5% di propensione all’utilizzo per il lungo termine e un +1% per il breve. Ad avviso dei consumatori, le ragioni di questo ritorno vanno rinvenuta nella ritrovata disponibilità economica, un cambio di rotta importante che dovrà trovare il modo di consolidarsi. L’analisi conferma inoltre come l’emergenza sanitaria sia stata uno dei motivi principali per il mancato utilizzo dei mezzi condivisi (noleggio a breve, sharing, monopattini), seppure oggi ai timori di natura sanitaria si stiano sostituendo quelli economici, almeno per quanto concerne un loro utilizzo ricorrente.
INCERTEZZE ECONOMICHE E SCELTE DI ACQUISTO
Gli utenti di mobilità si mantengono scettici riguardo l’acquisto di un’automobile: ben il 55% del campione (in leggero calo rispetto al 57% dell’anno scorso) non ha preso neanche in considerazione l’acquisto di una vettura nuova e, quale prima motivazione addotta, si conferma l’incertezza economica (33%), seguita dall’attesa di un calo dei prezzi in un futuro prossimo (26%). Non è un caso se il 51% degli intervistati considera l’incentivo governativo un prerequisito per valutare se, o meno, acquistare un’auto nuova. In sostanza, gli italiani quando valutano un’auto si concentrano su prezzo e risparmio sui consumi, oltreché sul fattore sicurezza. E il contesto attuale di certo non facilita la propensione all’acquisto di un bene durevole.
GOVERNO DRAGHI E INCENTIVI
«Il nuovo studio condotto con Bain & Company – ha commentato il presidente di ANIASA Alberto Viano a margine della presentazione del XXI Rapporto che ha avuto luogo ieri -, certifica la centralità dell’auto nella mobilità degli italiani, il ritorno a una crescita della propensione verso la pay-per-use mobility e il clima di incertezza economica destinato a frenare il mercato degli acquisti anche nei prossimi mesi. Dati, questi, che rendono ancora meno comprensibile la scelta del Governo di escludere i veicoli a noleggio e le auto aziendali dagli incentivi. Il noleggio resta il principale strumento in grado di favorire la transizione ecologica del nostro parco circolante e di accelerare il ricambio dei veicoli più inquinanti con quelli ibridi ed elettrici».
COSTANTE ASCOLTO DELLE ESIGENZE DEI CONSUMATORI
Nel corso del medesimo evento, Gianluca Di Loreto (partner Bain & Company) ha dal canto suo avuto modo di sottolineare come l’ascolto costante delle esigenze dei consumatori si confermi centrale nella definizione di un’offerta di mobilità che sia realmente efficace, aggiungendo che: «La transizione ecologica non è solo opportuna, ma anche necessaria. È però imprescindibile che questa avvenga di pari passo con una corretta informazione dei clienti e con lo sviluppo delle precondizioni a supporto. Con l’obiettivo quindi di garantire a tutti il diritto alla mobilità non è solo cruciale lavorare sulla disponibilità di colonnine e infrastrutture, ma in modo più ampio anche sulla creazione di offerte di prodotto modulate sulle specifiche esigenze dei diversi gruppi di clienti: percorrenze elevate, ma anche tragitti ridotti, capacità di spesa superiore, ma anche quella più contenuta».
Di seguito è fruibile la registrazione audio integrale della divulgazione della ricerca (XXI Rapporto della guida alla transizione ecologica), che ha avuto luogo martedì 14 giugno 2022 a Roma, presso Spazio 900 all’EUR (A454)