MAROCCO, relazioni interculturali. Si è aperto il “Dialogo di Tangeri”. Scopo: costruire ponti tra culture; Washington appoggia l’iniziativa promossa da Rabat

Il segretario di Stato americano Blinken ha elogiato, gli sforzi del Marocco e il progetto “Aladino” finalizzato all’edificazione di ponti tra le culture e al contrasto di razzismo e fanatismo

Intervenendo venerdì 10 giugno all’incontro internazionale e interculturale “Dialogo di Tangeri”, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha elogiato, gli sforzi del Marocco e il progetto “Aladino” finalizzato all’edificazione di ponti tra le culture e al contrasto di razzismo e fanatismo. In un videomessaggio trasmesso durante la sessione inaugurale dell’evento, Blinken ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa nei termini del rafforzamento della comprensione tra Occidente e il mondo musulmano.

IL SOSTEGNO DI WASHINGTON

«La creazione di solide relazioni tra l’Occidente e il mondo musulmano può fungere da forza trainante per un cambiamento positivo e una solida base per risolvere diverse questioni cruciali per la regione, in particolare il mantenimento della pace nelle zone di conflitto e il rafforzamento delle opportunità economiche con il fine di consolidare le libertà per le persone di fedi diverse e affrontare le conseguenze del cambiamento climatico, inclusa l’insicurezza alimentare e idrica», ha egli poi concluso.

IL PROGETTO ALADINO

Il Progetto Aladino trae insegnamenti dalla tragica esperienza dell’Olocausto per combattere l’estremismo, l’antisemitismo e l’intolleranza contro i musulmani. L’edizione 2022 del Dialogo di Tangeri ha quale tema di fondo la direzione “verso una nuova luce condivisa” e, in questo spirito, il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei Marocchini che vivono all’estero, Nasser Bourita, ha come questo genere di scambi risultino essenziali, «poiché il mondo ha sempre bisogno di un pensiero libero, un approccio disinibito a temi complessi, oltreché di tolleranza intellettuale e diversità di prospettive».

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