Non si placano le critiche nei confronti del cancelliere Scholz, alimentate dal suo atteggiamento titubante verso l’Ucraina. Sono soprattutto i Paesi dell’Europa orientale a manifestare insofferenza, ravvisando un’ambiguità di fondo nel sostegno che la Germania ha offerto all’Ucraina. Il presidente polacco Andrzej Duda ha persino accusato Scholz di non aver mantenuto la parola data riguardo alla cessione di carri armati tedeschi all’esercito di Varsavia. Il leader della CDU Friedrich Merz lo ha invece accusato di aver mostrato scarso impegno nel consolidamento dell’Unione Europea. Nel frattempo, i cristiano-democratici hanno presentato la loro nuova carta dei valori fondamentali, che pone al centro la «comprensione cristiana dell’essere umano» quale base della politica del partito. «Al centro vi è la dignità inviolabile dell’essere umano», vi si legge infatti. Il presidente del PPE Weber si è detto favorevole all’abolizione del principio dell’unanimità in vigore nell’Unione Europea, ritenendo che «non sia possibile che un paese possa bloccare e tenere così in ostaggio l’intera Unione Europea», una posizione quindi in linea con quella precedentemente espressa dal capo del governo italiano Mario Draghi.
SCHOLZ ACCUSATO DI «TEMPOREGGIARE»
La voce fuori dal coro è stata ancora una volta quella del primo ministro ungherese Victor Orbán, che ha fatto ritardare di un mese l’adozione del sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea alla Russia. Tuttavia, egli non è affatto isolato nel suo braccio di ferro con Bruxelles, poiché anche l’impopolarità del cancelliere tedesco Olaf Scholz è in crescita, alimentata dal suo atteggiamento titubante nei confronti del sostegno all’Ucraina. Sono soprattutto i Paesi dell’Europa orientale, baltici in testa, a manifestare insofferenza verso Berlino, ravvisando un’ambiguità di fondo nel suo sostegno a Kiev contro Mosca. Il presidente polacco Andrzej Duda ha persino accusato il Scholz di non aver mantenuto la parola data riguardo alla cessione di carri armati tedeschi all’esercito di Varsavia allo scopo di rinforzarlo, ma, al Bundestag il cancelliere ha annunciato la consegna di un moderno sistema di difesa antiaereo a Kiev. I contatti tra Bruxelles e i principali ministri del governo tedesco sono più intensi che mai. Dalla sede della Commissione Europea si vocifera infatti che Ursula von der Leyen si intrattenga al telefono un giorno sì e uno no con il ministro dell’Economia e vicecancelliere Robert Habeck, mentre il leader della CDU, Friedrich Merz, ha accusato Scholz di aver mostrato scarso impegno nel consolidamento dell’Unione Europea. Alla luce della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze, Merz chiede che la Germania, insieme alla Francia, si rendano pronte ad assumersi un ruolo guida in Europa. Ma, secondo i suoi detrattori, Scholz parrebbe alquanto titubante. Lo stesso Merz ha parlato di una «maschera di prudenza e moderazione», che in realtà celerebbe «esitazione e timore nei confronti delle proprie responsabilità».
WEBER (PPE) CONTRO IL PRONCIPIO DELL’UNANIMITÀ
Dopo la sua elezione alla carica di presidente del Partito popolare europeo (PPE), il cristiano-sociale Manfred Weber ha iniziato a esercitare pressioni al fine di pervenire all’abolizione del principio dell’unanimità in vigore nell’Unione Europea, ritenendo come «non sia possibile che un paese blocchi e tenga in ostaggio tutti gli altri». «Ecco perché dobbiamo finalmente abolire l’unanimità nella politica delle sanzioni concernenti le questioni di politica estera», ha egli aggiunto allineandosi in questo modo alla posizione espressa in tal senso dal capo del governo italiano Mario Draghi. Weber ha comunque accolto con favore il compromesso raggiunto al vertice dell’UE, dichiarando che: «Malgrado gli attriti, è positivo il fatto di avere finalmente raggiunto un risultato». Weber è stato eletto presidente dell’alleanza dei partiti del fronte popolare europeo al congresso del PPE che ha avuto luogo a Rotterdam.
LA CARTA DEI VALORI FONDAMENTALI DELLA CDU
La CDU ha presentato la sua nuova Carta dei valori fondamentali. Nella sezione «Cosa ci contraddistingue», il partito di ispirazione cattolica rimanda in primo luogo alla «comprensione cristiana dell’essere umano» come base della politica d’ispirazione cristiano-democratica. «Al centro vi è la dignità inviolabile dell’essere umano», vi si afferma, «ogni essere umano è voluto da Dio, unico, indisponibile e deve vivere seguendo i principi di libertà e autodeterminazione. Questa visione dell’essere umano guida la nostra azione politica». Il partito è comunque «aperto a tutte le persone che, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose, ne condividono i valori fondamentali». La Carta dei valori fondamentali segna l’avvio di un processo che durerà fino al 2024 e che si pone l’obiettivo di elaborare un nuovo programma di principi politici che sostituirà quello del 2007, denominato «Libertà e sicurezza». La nuova Carta afferma che «l’amore per l’essere umano dall’inizio alla fine della sua esistenza rappresenta il diritto fondamentale della nostra politica». Il modo in cui questo «amore per l’essere umano» si configura nelle questioni quali aborto o eutanasia si concretizzerà probabilmente a programma politico pronto. Al riguardo va rilevato come nel marzo scorso il gruppo parlamentare della CDU-CSU al Bundestag si fosse opposto all’abolizione del divieto di pubblicità sull’aborto.
RHEIN (CDU) È IL NUOVO GOVERNATORE DELL’ASSIA
I rappresentanti al parlamento regionale di Wiesbaden hanno eletto alla prima votazione Boris Rhein, già residente del parlamento regionale, quale successore di Volker Bouffier, entrambi i politici appartengono alla CDU. Bouffier era alla guida dell’Assia dal 2010 e dal 2018 governatore con la maggior anzianità di carica in Germania. Egli, lo scorso mese di febbraio aveva annunciato il suo ritiro dall politica allo scopo di favorire un ricambio generazionale. L’eredità che il cinquantenne Rhein raccoglie è problematica, poiché e alle ultime elezioni regionali la CDU ha ottenuto soltanto il 27% dei voti, mentre con il 20% Verdi e SPD avevano quasi raggiunto il partito cristiano-democratico. Il politico, che è originario di Francoforte, dovrà quindi lavorare duramente per ottenere la possibilità di vincere le elezioni nel Land nella primavera del 2023.
CHIESA TEDESCA: POLEMICHE SU CAMMINO SINODALE
Il vescovo di Augusta, Bertram Meier, ha criticato il controverso cammino sinodale, critiche che a suo dire non sarebbero rivolte «a un dibattito, piuttosto a singole dichiarazioni», alludendo egli ai margini di tempo ristretti delle assemblee sinodali. Con le sue parole il vescovo ha inteso sottolineare l’importanza dell’ascolto attento e delle facoltà di discernimento e di attenta valutazione per giungere infine a una decisione spirituale. «In Germania non si deve fare come fa il primo della classe che risolve tutto per primo e da solo, ma i temi che attendono risposta vanno affrontati in un’ottica che non coinvolga solo i Paesi di lingua tedesca, ma l’Europa intera. Poi bisognerà osservare quale sarà la reazione dei partecipanti al Sinodo mondiale dell’anno prossimo a Roma». Egli ha poi ammonito come «dalla Chiesa universale si può imparare il realismo ecclesiastico: le riforme imposte con la forza non servono a nulla, perché anche qui in Germania non siamo una monocoltura».
PREOCCUPANTE AUMENTO DELL’INFLAZIONE
Non si arresta la crescita vertiginosa dell’inflazione: a maggio i prezzi al consumo in Germania sono aumentati del 7,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’inflazione in Germania sta toccando livelli record ormai dal luglio 2021, un fenomeno causato, tra l’altro, dall’impatto degli effetti base dovuti alla riduzione dell’Iva legati al coronavirus nella seconda metà del 2020 e al conseguente calo dei prezzi di molti beni. Per di più, rispetto all’anno precedente i prezzi dei prodotti petroliferi e di altre materie prime necessarie alla produzione energetica hanno subito un notevole aumento, un trend, questo, alimentato anche dalle conseguenze della guerra in Ucraina. Il tasso percentuale tedesco si attesta nella media europea, che a maggio è risultata essere dell’8,1 per cento. Il cancelliere Scholz ha esortato le parti sociali a intraprendere un’azione congiunta nei confronti del fenomeno.
IL SINDACO DI FRANCOFORTE VERSO LA DESTITUZIONE
Dichiarazioni sessiste, atteggiamenti spavaldi e un’accusa di corruzione sono gli elementi che portato la SPD, partito politico del sindaco di Francoforte, Peter Feldmann, a chiederne le dimissioni dalla carica. Il suo netto rifiuto ha però incoraggiato l’adozione di misure drastiche da parte degli organi di partito. A marzo, la Procura tedesca aveva accusato Feldmann di sospetta corruzione in relazione a un caso riguardante un’associazione di assistenza sociale per lavoratori, ma egli ha ripetutamente respinto le accuse. Tuttavia, le critiche non si fermano a questo, poiché il sindaco avrebbe pronunciato una frase sessista nei confronti delle hostess del volo che lo stava trasportando a Siviglia per assistere alla finale di Europa League giocata dall’Eintracht Frankfurt. Infine, altre critiche gli derivano dall’accoglienza riservata alla squadra di calcio al ritorno dal suo successo in Spagna, caratterizzata da un atteggiamento autocompiaciuto, che avrebbe «rubato la scena» ai giocatori dell’Eintracht Frankfurt. Feldmann si è ripetutamente scusato per le sue dichiarazioni.