Ha avuto luogo ieri pomeriggio la seconda riunione del tavolo di crisi del settore pesca convocato dal sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Francesco Battistoni su richiesta delle rappresentanze di settore. Ad avviso di queste ultime, cioè di Federpesca, Alleanza delle Cooperative italiane e Coldiretti Impresa Pesca, si è trattato di «una riunione assolutamente positiva che va nella direzione dell’assunzione delle misure auspicate dal settore al fine di calmierare gli effetti del caro gasolio che ha messo in ginocchio gli operatori della pesca italiana costringendo molti di essi a rimanere fermi».
PASSI IN AVANTI
In quest’ultima settimana sono stati compiuti degli importanti passi in avanti e – prosegue la nota emessa congiuntamente dalle tre organizzazioni di categoria – «oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) il Ministero ha comunicato che, a seguito della pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto ministeriale, è stato firmato il decreto direttoriale che permetterà concretamente alle imprese di presentare le domande per ottenere il contributo del fondo filiere da venti milioni di euro». Nel frattempo, l’Agenzia delle entrate ha rilasciato i codici per la compensazione del credito d’imposta per il primo trimestre 2022 ed è stato confermato l’impegno del Governo Draghi a prorogare questo strumento anche al secondo trimestre nella discussione parlamentare delle prossime settimane.
PROSEGUIRE L’INTERLOCUZIONE COL GOVERNO
Insieme a questo si procederà al ricorso delle risorse del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMPA) allo scopo di compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese in questi mesi e si valuterà in ordine alla concessione di un fermo facoltativo per le giornate di sospensione dell’attività. Le associazioni hanno altresì espresso soddisfazione per il percorso intrapreso, chiedendo di sollecitare il tavolo con il Ministero del Lavoro per l’attivazione della cassa integrazione per il settore, che costituirebbe in questo momento uno strumento di sostegno fondamentale per imprese e lavoratori. Il tavolo di crisi resterà aperto permanentemente e verrà riconvocato entro quindici giorni per proseguire nel percorso di interlocuzione avviato, questo per garantire la sostenibilità delle imprese e l’approvvigionamento di prodotti ittici delle famiglie italiane.