a cura di BE-WE digital marketing – Tra le operazioni più impegnative e delicate che un imprenditore si trova ad affrontare troviamo la gestione delle ferie dei dipendenti. I mesi estivi sono certamente quelli più complessi che richiedono una maggiore organizzazione ma anche durante il resto dell’anno è importante avere sempre il pieno controllo di questo aspetto.
Per semplificare il compito degli imprenditori o del reparto che si occupa della gestione del personale nel caso di grandi aziende, è essenziale l’uso del piano ferie. Questa dinamica aziendale è regolamentata dalla legge ed è importante conoscere la normativa per poter contare su un piano ferie impeccabile.
Fortunatamente oggi sono presenti numerosi strumenti digitali che consentono di avere il controllo delle ferie in poche mosse. In alcuni casi è possibile richiedere la prova gratuita dello strumento selezionato individuando quello che si avvicina di più alle consuetudini aziendali facendo riferimento al seguente indirizzo: https://geo-badge.com/app/. In questo modo è possibile comprenderne il funzionamento e l’effettiva utilità lato pratico.
LA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA
La legge in Italia prevede un minimo di quattro settimane di ferie annuali per ogni lavoratore, almeno due di queste devono essere godute nell’anno stesso in cui sono state maturate. Inoltre, se il dipendente lo richiede, queste possono essere continuative. Le restanti due settimane possono essere consumate nell’arco dei 18 mesi dalla maturazione.
Nello specifico, l’articolo 36 stabilisce che:
«Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunciarvi».
Il Codice Civile, all’art. 2109, entra più nel dettaglio e definisce le ferie per il lavoratore come il «periodo annuale di ferie retribuito, possibilmente continuativo, nel tempo che l’imprenditore stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del prestatore di lavoro. La durata di tale periodo è stabilita dalla legge, dagli usi o secondo equità». Questa è la regola generale me è essenziale prendere in riferimento il CCNL (Contratto collettivo nazionale di lavoro) poiché potrebbero esserci dei riferimenti diversi in base alla tipologia di azienda. Ad esempio, potrebbe essere previsto un quantitativo di ferie annuali superiore alle quattro settimane e in ogni caso mai inferiore, come previsto dall’art. 10 del D.Lgs. n. 66/2003, oppure una riduzione del numero di giorni che è possibile fruire continuativamente.
COMPITO DEL DATORE DI LAVORO
Una volta definiti i diritti del lavoratore per quanto riguarda le ferie e le modalità di fruizione, è importante ricordare i doveri del datore di lavoro. Il suo compito è quello di definire un piano ferie nel pieno rispetto della normativa, tenendo conto anche delle esigenze aziendali.
La programmazione delle ferie è una questione molto delicata che deve prendere in considerazione diversi aspetti, da un lato i diritti dei dipendenti, dall’altro lato le attività dell’azienda. Per questo motivo è necessario poter contare su un piano chiaro ed efficiente per organizzare facilmente le ferie, ma anche i permessi, di ogni dipendente.
GLI STRUMENTI DI GESTIONE DEL PIANO FERIE
Ci sono imprenditori che si affidano ancora al vecchio metodo, carta e penna, o addirittura accordi verbali. Questi metodi possono essere adatti in caso di piccole realtà ma anche in questi casi si tratta di strumenti che non consentono una gestione accurata ed efficiente. Il rischio di commettere errori è davvero molto alto.
Altri imprenditori scelgono di affidarsi a file digitali, ad esempio realizzati su Excel, per avere una corretta suddivisione dei turni di ferie. Rispetto al primo metodo, questo è senza dubbio più efficiente ma il margine di errore è sempre presente. La scelta migliore, soprattutto quando si hanno tanti dipendenti, è quello di sfruttare software gestionali che includono, tra le varie funzionalità, anche la gestione efficiente e nel rispetto della normativa del piano ferie, in perfetta armonia tra le esigenze dei dipendenti e le attività aziendali.
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