Rafforzare la sicurezza dei cittadini attraverso la prevenzione degli attacchi terroristici compiuti con armi da fuoco o esplosivi in metropolitane, stazioni ferroviarie, aeroporti e in tutti quei luoghi affollati, questo è stato dimostrato nella pratica quest’oggi dagli scienziati e dai tecnici che in questi anni si sono applicati al progetto DEXTER, Detection of EXplosives and firearms to counter TERrorism, sviluppato grazie al ricorso a innovative tecnologie di sorveglianza.
UN PROGETTO SVILUPPATO DA NATO ED ENEA
Si tratta di una importante iniziativa nel campo della ricerca e dello sviluppo finanziata dalla NATO nel quadro dello Science for Peace and Security Programme, attività che è stata resa possibile dal coordinamento a livello tecnico-scientifico effettuato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Una sorta di guardian angel hi-tech dunque, concepito e realizzato grazie alla collaborazione triennale tra un centinaio di scienziati ed esperti di undici diversi organismi di ricerca, quattro Paesi membri della NATO (Italia, Francia, Germania, Olanda) e quattro Paesi partner (Serbia, Ucraina, Finlandia e Corea del Sud).
HI-TECH ALL’ANAGNINA
Allo sviluppo di DEXTER hanno collaborato inoltre la Polizia di Stato e l’ATAC, l’azienda municipale dei trasporti della Capitale. Già, poiché le prove sul campo sono state condotte presso la stazione Anagnina della linea ferroviaria metropolitana A di Roma, dove per altro il sistema è stato presentato oggi alla stampa nel corso di un evento – definito nella gergalità degli addetti ai come «dimostrazione in ambiente rilevante» -, al quale, oltre ai giornalisti, hanno presenziato anche alcuni esponenti delle Istituzioni coinvolte nel progetto. Il complesso delle potenzialità insite in DEXTER verranno illustrate in occasione dell’Industry Day che si terrà domani, 24 maggio 2022, presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, durante il quale interverranno alcuni operatori del settore delle infrastrutture critiche, del trasporto pubblico e aeroportuale.
LA FUNZIONE DI DEXTER
Essi promuoveranno il trasferimento di questa tecnologia dal laboratorio alle imprese, tenuto conto che la protezione degli spazi pubblici è un settore con forti potenzialità di espansione di mercato. Ma, cosa è e come funzione DEXTER? Il sistema consente di individuare da remoto, in modo discreto e in tempo reale eventuali portatori di armi o di esplosivi, un risultato ottenuto senza controlli invasivi o appariscenti posti di blocco (ingenerando di risulta minore allarme sociale), grazie a un sistema che integra in un’unica infrastruttura delle tecnologie radar e di spettroscopia ottica con una rete di sensori gestiti in modalità centralizzata, algoritmi di machine learning e sistemi di intelligenza artificiale, un combinato composto che pone gli operatori della sicurezza nelle condizioni di intervenire tempestivamente riducendo così il rischio di perdite umane, danni alle infrastrutture e altri disagi.
COME SI COMPONE IL SISTEMA
Il prototipo di DEXTER presentato oggi alla stampa a Roma si compone dei seguenti apparati:
MIC (Microwave Imaging Curtain): dispositivo radar in grado di acquisire e generare in tempo reale immagini 2D e 3D per rilevare esplosivi e armi da fuoco senza posti di blocco, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico per elaborare le immagini e identificare e caratterizzare automaticamente potenziali minacce;
EXTRAS (Explosives TRAce detection Sensor): tecniche di spettroscopia per il rilevamento di tracce di esplosivi e dei suoi precursori sulle superfici (mani, corpo, bagagli, eccetera);
INSTEAD (INtegrated System for ThrEAts early Detection), sistema di gestione centralizzato dei diversi sensori che regolano il flusso dei dati generati e inviano tramite sistemi di intelligenza artificiale un allarme agli operatori della sicurezza nel caso di minaccia identificata.
I PARTECIPANTI AL PROGRAMMA DI SVILUPPO
Come accennato, alla realizzazione del progetto multinazionale di ricerca e sviluppo DEXTER hanno partecipato i citati quattro Paesi membri della NATO e i quattro Paesi partner, oltre ad altri undici soggetti. Essi sono l’ATAC di Roma, la francese ONERA (Office National d’Études et de Recherches Aérospatiales), l’olandese TNO (Netherland Organisation for applied scientific research), Fraunhofer ICT Germany, la finlandese VTT, la sudcoreana SNU (Seoul National University), il Vinča Insitute (Istituto per le Scienze nucleari di Belgrado, Serbia) e gli ucraini IRE-NASU (Istituto Usikov per la radiofisica e l’elettronica di Charkiv) e NTU (Istituto Politecnico di Charkiv).
MENO PERQUISIZIONI A CAMPIONE
«A oggi, la prevenzione dalle minacce terroristiche si basa soprattutto sulla perquisizione a campione dei passeggeri in loco – ha evidenziato il responsabile del Laboratorio diagnostica e metrologia dell’ENEA, nonché del progetto DEXTER, Luigi De Dominicis -, ora invece, grazie a questo insieme di tecnologie potremo disporre di una soluzione altamente affidabile ed efficace, testata e validata sul campo in collaborazione con la Polizia di Stato e l’ATAC. Essa rappresenta una novità di grande rilievo per la sicurezza dei passeggeri».
CROCEVIA TRA ANTI-TERRORISMO E TECNOLOGIE AVANZATE
Ad avviso di Gilberto Dialuce (presidente di ENEA) «DEXTER è un progetto che offre rilevanti opportunità di sviluppo sia a livello nazionale che internazionale per rafforzare la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi di atti terroristici grazie all’utilizzo di tecnologie molto innovative». Dal canto suo, David van Weel (Assistant Secretary General for Emerging Security Challenges della NATO) ha inteso sottolineare come il sistema abbia sviluppato una soluzione «al crocevia tra l’antiterrorismo e le tecnologie avanzate, in linea con gli obiettivi strategici e priorità dell’Alleanza».
Video dei test: youtube.com/watch?v=ADYSBqOXres