POLITICA, partiti. Demos proiettato alle prossime elezioni amministrative

La formazione dalle radici cattoliche che è anche punto di riferimento del Terzo settore ha riunito questo pomeriggio a Roma l’assemblea congressuale nazionale. Nella prima giornata di lavori il saluto del sindaco della Capitale Roberto Gualtieri e dei leader dei maggiori partiti italiani. «La forza del Noi al servizio del Paese e dell’Europa», questo lo slogan; ne abbiamo parlato con il suo presidente, Mario Giro, esponente di spicco della Comunità di Sant’Egidio e già viceministro degli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale

Il Teatro Italia in via Bari è già gremito molto prima delle ore sedici, quando è previsto che con la introduzione di Mario Giro e il successivo saluto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, inizino i lavori dell’assemblea congressuale nazionale di “Demos”, la formazione politica, o meglio: il partito politico che affonda le proprie radici nel mondo cattolico e che è anche un punto di riferimento per l’universo del Terzo settore.

UN’ATTENZIONE AGLI «ULTIMI», MA ANCHE AI «PENULTIMI»

Un partito che, tuttavia, per esplicita dichiarazione dei suoi massimi dirigenti, non si pone l’obiettivo di coagulare il voto dell’elettorato cattolico italiano, rivolgendosi certamente a esso, però concentrando le proprie attenzioni sull’intera società, con un focus, naturalmente, sugli «ultimi» e, come affermato dallo stesso Giro nell’intervista resa quest’oggi a insidertrend.it, anche ai «penultimi», cioè a quelle sempre più corpose fasce di popolazione un tempo non lontano classificabili come piccolo borghesi e medio borghesi, che a causa della crisi economica causata dalla pandemia da coronavirus e aggravata dal conflitto in Ucraina, si sono oltremodo impoverite.

MANIFESTO DELLA DEMOCRAZIA SOLIDALE

Nel corso della due giorni dell’assemblea congressuale nazionale, che si protrarrà dunque anche nella giornata di domani presso l’Auditorium Antonianum di viale Manzoni, i delegati di Demos discuteranno e voteranno il Manifesto di democrazia solidale, che si articola su riforme e politica, la casa comune, il valore della comunità e la sostenibilità, definita «unico orizzonte per il futuro». L’attenzione alla salvaguardia di un bene fondamentale quale la democrazia è scritto a chiare lettere in esso ed è stato ribadito ripetutamente dal presidente di Demos nell’intervista rilasciata a insidertrend.it.

ANTISISTEMA, ANTIPOLITICA, DEMAGOGIA, ANTIEUROPEISMO

«L’Italia vive in una perenne transizione politica – si afferma – che ha consentito l’affermazione di antipolitica, populismo demagogico e antieuropeismo, fenomeni che si alimentano con la sofferenza delle componenti più deboli della società e che, incontrastati, soffiano pericolosamente sul malcontento». Ad avviso dei suoi simpatizzanti, Demos nasce dunque per dare un contributo al superamento di questa transizione, reso possibile soltanto attraverso la rinascita della democrazia rappresentativa, che di per sé è alternativa alla disintermediazione. Qualcosa – sempre secondo Demos – che «se esercitata con responsabilità e spirito di servizio, costituisce lo strumento più efficace per connettere i bisogni delle persone con le Istituzioni».

LA CASA COMUNE

Nel Manifesto di democrazia solidale figura la Terra intesa come «casa comune della vita» nella quale la sovranità non appartiene solo agli umani, bensì a tutti gli esseri viventi. Ecco dunque l’importanza di una sua tutela poiché bene più prezioso, «partendo dal degrado dello scarto che pregiudica il futuro delle nuove generazioni e la vita nel Pianeta (…) in questo senso la politica può rinascere solo se prende coscienza degli errori commessi nel passato a causa dell’indifferenza, dell’egoismo e della miopia, inoltre, se assume come paradigma di riferimento l’ecologia integrale, che tutela allo stesso modo e con le stesse energie l’ambiente naturale e la vita che lo ospita».

IL VALORE DELLA COMUNITÀ

Ad avviso di Demos, l’individualismo sociale rappresenta una minaccia per la coesione del Paese, coesione che invece è precondizione per lo sviluppo. La proposta è dunque di natura comunitaria, che si oppone cioè a tutti i fenomeni disgregatori della nostra società attraverso la riscoperta del valore del bene comune, a partire dal sostegno da fornire ai più deboli, «ascoltando e comprendendo le esigenze e i problemi ingeneratisi oltreché ogni tipo di fragilità, poiché se non si riparte dagli “ultimi” non sarà possibile ricreare il tessuto comunitario e rendere un senso al concetto di cittadinanza inteso come condivisione di un destino».

SOSTENIBILITÀ UNICO ORIZZONTE PER IL FUTURO

Infine il quarto punto del Manifesto di Demos: la sostenibilità. Lo sviluppo economico deve essere funzionale alla crescita del benessere sociale attraverso il lavoro dignitoso e nella cornice della sostenibilità ambientale, sociale ed economico-finanziaria. «I limiti e i difetti del capitalismo – si sottolinea – sono stati amplificati da una globalizzazione anarchica che ha favorito l’accumulo di ricchezze nelle mani di pochi, l’accentuazione delle disuguaglianze e il progressivo impoverimento delle classi medie, sempre più a rischio di ingigantire le fila già troppo ampie della povertà».

COSA È DEMOS E QUALI SONO LE SUE PROSPETTIVE

Di seguito è possibile ascoltare la registrazione audio dell’intervista resa a insidertrend.it dal professor Mario Giro, presidente di Demos, che ha avuto luogo il giorno 13 maggio 2022 in occasione della prima giornata dell’assemblea congressuale nazionale di Roma. Egli ha avuto modo di esplicare l’articolazione dell’intero manifesto politico del suo partito di appartenenza, soffermandosi sulla totalità dei punti programmatici (A442)

A442 – POLITICA, PARTITI: DEMOS PROIETTATO ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE. La formazione dalle radici cattoliche che è anche punto di riferimento del Terzo settore ha riunito questo pomeriggio a Roma l’assemblea congressuale nazionale.
Nella prima giornata di lavori, introdotti dall’intervento del suo presidente, il professor Mario Giro, si sono susseguiti dapprima il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri con il suo messaggio di saluto, quindi i leader dei maggiori partiti politici italiani. «La forza del Noi al servizio del Paese e dell’Europa», questo lo slogan; e proprio con MARIO GIRO (presidente di Demos, esponente della Comunità di Sant’Egidio e già viceministro degli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale) insidertrend.it ha parlato del programma politico di questo giovane partito, della situazione complessiva e delle possibili prospettive future (13 maggio 2022).
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