Alcune decine di militari ucraini stanno effettuando un corso accelerato negli Usa sull’uso di obici campali, il Pentagono non ha tuttavia fornito dettagli né relativamente al luogo dove sta avendo luogo la formazione degli artiglieri di Kiev e neppure al personale che li sta addestrando. La formazione degli equipaggi dei mezzi rientra in due “pacchetti” di aiuti americani, il primo includente 18 obici e 40.000 proietti, il secondo altri 72 obici più un eguale numero di trattori per il loro traino e 144.000 proietti. È stato comunque reso noto che i militari ucraini formati negli Usa, una volta fatto ritorno in patria addestreranno a loro volta i militari in servizio presso le unità di artiglieria ucraine destinate al ricevimento degli obici. Questi ultimi provengono dalle scorte dell’US Army e dell’USMC.
ARMI DIVERSE IN VISTA DELLO SCONTRO NEL DONBASS
Fonti vicine all’industria statunitense degli armamenti rilevano uno spostamento delle attenzioni sui sistemi di artiglieria rispetto ai missili anticarro Javelin e a quelli antiaerei Stinger, dei quali in precedenza Washington aveva ampiamente rifornito Zelensky allo scopo di metterlo nelle condizioni di contrastare l’Armata russa mentre quest’ultima puntava sulla capitale Kiev. Al medesimo riguardo, il portavoce del Pentagono John Kirby ha ieri dichiarato che ciò che rende importante questo tipo di sistema d’arma è il genere di combattimento che ci si attende nella regione del Donbass, dove le battaglie avverranno su un terreno aperto e pianeggiante, privo di significative aree urbanizzate, dove, dunque «è possibile aspettarsi che i russi facciano affidamento su fuoco a lungo raggio, in particolare mediante il ricorso all’artiglieria».
I «DRONI SUICIDI» E I CORAZZATI CEDUTI DA WASHINGTON
In precedenza, militari ucraini avevano ricevuto un addestramento negli Usa sul «drone suicida» monouso Switchblade, mentre altri soldati di Kiev verranno probabilmente addestrati anche all’impiego dei 120 sistemi a pilotaggio remoto (UAV/UCAV) Phoenix Ghost, che Washington sarebbe intenzionata a inviare a Zelensky. Si tratterebbe di sistemi d’arma appositamente sviluppati in tempi estremamente ridotti dall’US Air Force per il conflitto in corso nell’Ucraina e farebbero anch’essi parte dell’ultimo pacchetto di aiuti. «Anche il veicolo corazzato M113 (veicolo trasporto truppe, n.d.r.) richiederà l’acquisizione di un poco di familiarità da parte del personale ucraino, quindi lo stiamo integrando nel processo», ha concluso Kirby.