LIBRI, depressione. Prigioniera libera oltre la nebbia, di Anna Dari

Pianista per scelta, compositrice per caso e scrittrice per passione, nel suo straordinario testo autobiografico in prosa e poesia, tra narrazione e lirica l’autrice racconta i dodici anni del proprio viaggio umano e artistico nel tunnel della depressione maggiore, per giungere alle possibilità di uscita da esso attraverso l’imperscrutabile processo di creazione artistica. Un’opera intensa e al contempo potente arma di autoguarigione nei confronti del «male oscuro»

Tra narrazione e lirica, il libro racconta dodici anni del viaggio umano e artistico della scrittrice musicista legati al tunnel della depressione maggiore e alla possibilità del suo superamento attraverso l’imperscrutabile processo di creazione artistica. Il coraggioso progetto editoriale diventa così una versione rinnovata e più completa della precedente “Prigioniera libera”, pubblicata a maggio 2019 con la casa editrice astigiana Letteratura Alternativa e la partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino, ricevendo la menzione al Premio internazionale letterario Salvatore Quasimodo. Un’opera intensa, di valore poetico-letterario e al contempo una potente arma di autoguarigione per continuare a combattere il «male oscuro», come la stessa autrice definisce la depressione.

IL TUNNEL DELLA DEPRESSIONE

Una testimonianza di vita e un progetto artistico partito il 10 luglio 2007 quando, attanagliata da un profondo dolore morale, Anna Sfregola, in arte Anna Dari, in memoria del ramo artistico familiare materno (Scordari), si avvicina al pianoforte dopo diciotto anni di silenzio, nonostante un diploma al conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria rimasto appeso al muro, iniziando a improvvisare e comporre la sua musica. È come uno squarcio, nuovi orizzonti si spalancano nella sua mente intrappolata nel tunnel della depressione. Da lì un creativo susseguirsi di brani che, partendo da una matrice classica, approdano con raffinata eleganza a richiami pop, blues, jazz, a seconda dell’ispirazione del momento e dello stato d’animo, in un variegato e versatile quanto suggestivo stile compositivo.

OLTRE LA NEBBIA

Il 6 agosto 2021 vede la luce “Oltre la nebbia” (Blue Spiral Records), un album come metafora umana e artistica, in cui il pianoforte è protagonista nel suo intimo e suggestivo dialogare, in alcuni casi, con altri timbri strumentali sapientemente ricercati nell’incorruttibile volontà di spingersi continuamente oltre, «a ricordarci di volgere sempre lo sguardo verso l’alto, verso la bellezza, verso l’armonia, verso l’amore, verso tutto ciò che sa di vita vera. Oltre l’apparenza, oltre l’indifferenza, oltre la paura, oltre il muro di nebbia che avvolge di aspre miserie le nostre piccole affannate vite». È questo il significato profondo del primo album dell’artista piemontese, nonostante molte altre composizioni ancora inedite abbiano preceduto dal 2007 ad oggi l’uscita discografica di “Oltre la nebbia”. La tracklist trova il suo epilogo in “Terre di mezzo”, un brano di struggente attualità con inserti sonori di combattimenti ed esplosioni. Tragicamente attuale, da oriente ad occidente, è dedicato a tutti i popoli che soffrono, dilaniati dalla barbarie della guerra e dalla paura che morde il cuore.

LA STORIA DI ANNA

Tra parole che scavano in profondità, versi adamantini e raffinate suggestioni musicali diventate colonna sonora del film “Il rumore del mare” della regista Enza Lasalandra, seducendo mente e cuore di chi legge e ascolta, questo è solo il suo risveglio. Ma la storia di Anna Dari non finisce qui.

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