PUGLIA, cultura e territorio. Libri: Riccardo Riccardi e il viaggio nelle dimore storiche della regione

La regione adriatica gode di un patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale di inusitato valore che è ancora in parte sconosciuto, tutti beni che ne rispecchiano l’identità culturale. Il saggio che verrà presentato il prossimo sabato ha il merito di consegnare al lettore nuovi stimoli per conoscere e amare una terra che trasuda di dimore storiche di straordinaria bellezza

Sabato 9 aprile alle ore 18:00, presso le Scuderie di Palazzo Pannone Ferrara a Bitonto (in piazza Marconi nn.16-20) avrà luogo la presentazione del libro scritto dal giornalista e saggista barese Riccardo Riccardi, “Puglia: viaggio nelle dimore storiche”, edito per i tipi di Adda. L’evento è patrocinato dal Consiglio Regionale della Puglia, dal Centro Ricerche di Storia e Arte di Bitonto e dall’editore dell’opera. Introdurrà e modererà il dibattito Marino Pagano, giornalista e presidente del Centro Ricerche di Bitonto, il quale converserà con l’architetto e autore, Cristiano Chieppa, col direttore dell’Archivio diocesano Stefano Milillo e con l’autore del saggio.

UN PATRIMONIO DI ELEVATO VALORE

La Puglia gode di un patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale di inusitato valore ancora in parte sconosciuto, tutti beni che rispecchiano l’identità culturale della regione. Ebbene, l’opera di Riccardi consegna al lettore nuovi stimoli per conoscere e amare una terra che trasuda di dimore storiche di straordinaria bellezza. La salvaguardia di questi beni, vere e proprie reminiscenze storiche del vissuto anche molto lontano, meritano di essere tramandati e conservati a beneficio delle attuali e future generazioni, questo anche attraverso una loro valorizzazione che li preservi dal degrado e dalla distruzione e, allo stesso tempo, generi un indotto importante per la qualità della vita dei territori in cui essi sono ubicati.

NON SOLTANTO «RICCHI E FORTUNATI SIGNORI»

Non infrequentemente, castelli, palazzi, ville e masserie, siano essi di proprietà pubblica come privata, vengono considerati dall’immaginario collettivo alla stregua di lussuose dimore poste sia nei centri storici che al di fuori delle aree urbanizzate, beni ereditati da antiche casate e, per questo, cose appartenenti a «ricchi e fortunati signori». Ma la realtà è molto diversa, poiché chi oggi possiede una dimora storica la mantiene e la custodisce spinto esclusivamente dalla passione e dall’amore per l’arte, la storia e la cultura. Nel caso di quelli descritti nel saggio di Riccardi si tratta di beni che si trovano in tutta la Puglia, unici nel loro passato, nei significati nei valori culturali che trasmettono.

LE RICADUTE ECONOMICHE DEI BENI ARTISTICI E CULTURALI

Si afferma nel libro che «la manutenzione di un’antica dimora è complessa e comporta l’opera di artigiani specializzati. I committenti di questi professionisti, capaci di intervenire su beni storici senza alterarne lo stato originario, sono spesso i privati che consentono a queste preziose figure professionali di continuare ad esistere per mantenere vivo il valore della tradizione». L’autore sottolinea inoltre l’importanza della buona conservazione di un bene storico, che riqualifica notevolmente anche il contesto nel quale esso è inserito, valorizzando il territorio circostante con indiscutibili benefici per la collettività, non soltanto sul piano estetico, bensì anche riguardo alle ricadute economiche locali. «Un patrimonio ben conservato e reso fruibile – conclude Riccardi nella sua introduzione -, rappresenta infatti una grande risorsa per lo sviluppo economico e genera conseguentemente produttività, lavoro e bellezza».

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