AEROSPAZIO, player & mercati. La lista della spesa di Londra attentamente vagliata da Washington

Un’occhiata agli orientamenti e agli indirizzi strategici di un alleato che, nello specifico settore, si pone per importanza e fatturato immediatamente dietro i giganti americani

Nel Regno Unito i settori industriali aerospaziale e della Difesa risultano inestricabilmente intrecciati. Nel primo caso si tratta della maggiore al mondo (si colloca soltanto dopo quella statunitense) e basa buona parte del proprio fatturato sulle esportazioni, che nel 2021, per quanto concerne l’esclusivo comparto civile, ammontava a 32 miliardi di dollari. I commento è del Dipartimento al Commercio degli Stati Uniti d’America, che in una nota specifica come il settore industriale dell’aerospazio costituisca il fiore all’occhiello delle esportazioni per Londra, con notevoli quote di venduto all’estero nonostante l’assenza di un sensibile peso nella sua componente di prodotto destinato ai mercati civili.

FATTURATI MILIARDARI

Nel 2021 il fatturato dell’industria della Difesa del Regno Unito è stato di 33 miliardi di dollari, dei quali 15 derivanti da esportazioni, questo mentre nel medesimo periodo, quello dell’industria spaziale è ammontato a 22 miliardi di dollari, dei quali 8 derivanti da prodotti esportati. Nell’aerospazio, le industrie britanniche rappresentano un’eccellenza nei settori della progettazione e fabbricazione di motori, elicotteri, ali (anche per Airbus), strutture e sistemi aeronautici complessi, inclusi i carrelli di atterraggio dei velivoli. Inoltre, si registrano eccellenze anche nel campo della manutenzione, riparazione e revisione (MRO), cioè di quel complesso di servizi forniti a un gran numero di diversi utenti sia militari che civili che volano da e per il Regno Unito ogni anno.

I MAGGIORI PLAYER DEL SETTORE ATTIVI IN UK

Nel paese sono attive oltre tremila tra piccole e grandi società aerospaziali, con una notevole incidenza di piccole e medie imprese che evidenzia la dimensione dell’indotto. Tra i player maggiori figurano quelli nazionali come BAE Systems, Cobham, GKN, Meggitt, QinetiQ, Rolls-Royce e Ultra Electronics; quindi ci sono quelli esteri, con la presenza importante di Boeing, Airbus Group, Leonardo Spa (con le sue controllate AgustaWestland e Selex ES), General Electric (con la sua controllata GE Aviation Systems), Lockheed Martin, MBDA, Safran, Spirit AeroSystems e Thales Group. Nel suo stabilimento industriale di Broughton, Airbus assembla le ali di tutti i suoi aeromobili civili, incluso il nuovo A350 XWB; Boeing ha invece uno stabilimento di produzione a Sheffield, che è il suo principale sito produttivo in Europa, mentre GKN Aerospace realizza l’Advanced Technology Winglet per il 737 MAX.

AEROSPAZIO MILITARE E CIVILE

I propulsori prodotti da Rolls-Royce vengono installati su più di 35 velivoli commerciali e, a oggi, l’impresa ha realizzato oltre 13.000 motori in servizio in tutto il mondo. Poi ci sono i velivoli a pilotaggio remoto, i droni, macchine divenute sempre più familiari nel quotidiano, poiché oltre al loro impiego militare (UAV e UCAV) essi trovano sempre più frequente impiego in settori che spaziano dai servizi di emergenza all’edilizia, fino all’Oil&Gas e all’ispezione di infrastrutture di linea estese come le condotte elettriche. È noto come la cooperazione in materia di difesa tra Londra e Washington sia oltremodo consolidata, con il Regno Unito che, tra l’altro, risulta essere uno dei paesi membri della NATO che maggiormente investe nel proprio strumento difensivo.

ORIENTAMENTI STRATEGICI DI LONDRA

In questo senso, Londra ha conseguito l’obiettivo di stanziamento pari al 2% del proprio prodotto interno lordo (Pil), mentre in seguito Downing Street ha annunciato il varo di un piano decennale di investimenti nel settore per un ammontare di 270 miliardi di dollari. Tali ingenti stanziamenti andranno a coprire la spesa per l’incremento delle capacità in campo digitale e informatico oltreché quelle aeree, terrestri e marittime. Al riguardo, le fonti di possibile approfondimento della materia si rinvengono nei tre documenti ufficiali di orientamento strategico pubblicati da Londra nel marzo 2021, cioè l’Integrated Review (IR) of Security, il Defense, Development and Foreign Policy, Defense Command Paper (DCP) e il Defense & Security Industrial Strategy (DSIS).

SISTEMI D’ARMA

Restando nell’ambito della dimensione aereospaziale, va rilevato che Londra stanzierà 2,6 miliardi di dollari per lo sviluppo del Future Combat Air System. Intanto la Royal Air Force (RAF) ha ritirato dal servizio il suo aereo per la sorveglianza elettronica E-3D Sentry, che prevede di sostituire con tre Boeing E7 Wedgetail entro il 2023; annunciato anche il ritiro dalla linea trasporti tattici del C130-J Hercules, che verrà sostituito da 22 Airbus A400-M. Si registra altresì l’impegno dei britannici all’acquisizione di un numero ulteriore (rispetto all’iniziale ordine di 48 macchine) di caccia di quinta generazione F-35, seppure al momento non sia stata specificata alcuna cifra al riguardo.

SPAZIO

Il fatturato dell’industria spaziale britannica è in rapida crescita, pari approssimativamente a più di 22 miliardi di dollari nel 2021. Obiettivo di Londra è assicurarsi il 10% del mercato mondiale entro il 2030. Londra è leader nel settore dei nano e piccoli satelliti, con una quota pari al 40% di quelli attualmente in orbita. Nelle tecnologie spaziali sono stati effettuati investimenti costanti, finanziamenti derivanti principalmente dall’industria e da capitali di rischio, ma anche da fondi pubblici garantiti dal sostegno fornito a questo comparto strategico dal governo di Sua maestà. Nei prossimi anni il focus dei relativi programmi dovrebbe venire concentrato in modo particolare sullo sviluppo dei piccoli satelliti e nel volo suborbitale, con l’estesa costa dell’isola britannica che particolarmente si adatta a ospitare diversi tipi di basi di lancio e con la Scozia quale piattaforma ideale per il lancio verticale di vettori missilistici recanti satelliti da mandare in orbita. Infine, i nuovi spazioporti britannici potranno venire ricavati anche dai diversi aeroporti esistenti nel Regno Unito.

EVENTI IN CALENDARIO NEI PROSSIMI MESI

Prossimo appuntamento, dunque, al Farnborough International Airshow di Londra, evento in programma dal 18 al 22 luglio prossimi che vedrà la partecipazione di oltre 1.500 espositori provenienti da 48 paesi. Una manifestazione a cadenza biennale nel corso della quale vengono esposti e presentati velivoli civili e militari alla potenziale clientela e agli investitori. Sempre sul sedime di Farnborough, ma il 7 e l’8 settembre successivi, sarà invece la volta di Space-Comm Expo, veneto relativo alla catena delle forniture e della manifattura di prodotti, servizi e soluzioni nel settore spaziale.

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