a cura di Italia Nostra Roma – Il clamore mediatico sul villino Ludovisi Boncompagni si è riacceso, il Tribunale di Roma ha negato, per vizi di forma, al Fondo ambiente italiano la visita guidata alla residenza privata che custodisce opere del Cinquecento e del Seicento oltre che l’arcinota e unica pittura murale di un giovanissimo Michelangelo Merisi. Quale che siano le forme non rispettate da parte degli eredi che hanno provocato lo stop del Tribunale di Roma poco importa, poiché è evidente che il godimento pubblico del Casino dell’Aurora è ad altissimo rischio.
LETTERA AL MINISTRO FRANCESCHINI
Nel più alto spirito di collaborazione Italia Nostra Roma ha inviato lo scorso 14 marzo una nota circostanziata al ministro Dario Franceschini nella quale proponeva una soluzione nel rispetto ed in applicazione del Codice dei Beni Culturali. Indipendentemente dalla proprietà del bene è possibile, anzi auspicabile, l’applicazione dell’art. 104, la dichiarazione di “interesse eccezionale” sull’immobile che è garanzia del pubblico godimento del bene, unico obiettivo da perseguire.
GODIBILITÀ DEI BENI ARTISTICI E CULTURALI
Il 7 aprile è alle porte. Il clamore sollevato dalla negata apertura al pubblico non può più essere ignorato perché precedente gravissimo per il futuro godimento pubblico del Casino dell’Aurora dilaniato da liti insanabili tra gli eredi. Intervenga, dunque, lo Stato, il ministro dei beni culturali dichiari, a norma dell’art. 104, l’eccezionale interesse che garantisce, così, che tutti i cittadini, italiani e stranieri, possano godere del bene culturale di grande rilevanza senza incappare in ostat sempre in agguato.