Le forze armate del Cremlino hanno oggi ampliato il raggio della loro offensiva in Ucraina colpendo aeroporti nell’ovest del Paese e insediamenti industriali a est, questo mentre la gigantesca colonna corazzata ferma da oltre una settimana nei pressi di Kiev si è messa di nuovo in movimento, prendendo posizione con i propri mezzi nelle foreste e nei centri urbani nei pressi della capitale.
L’OFFENSIVA RUSSA PERDE SLANCIO
È evidente che l’Armata russa sta cercando di riorganizzarsi allo scopo di fare riprendere slancio alla sua offensiva dopo aver subito pesanti perdite a causa di una resistenza dimostratasi più forte di quello che i vertici militari russi avevano previsto. Sul fronte economico e politico, Washington e i suoi alleati continuano nel tentativo di isolare ulteriormente Mosca attraverso strumenti quali le sanzioni, annichilendone lo suo status commerciale.
SEDICESIMO GIORNO DI GUERRA
Intanto, giunta al sedicesimo giorno la guerra di invasione, il presidente Vladimir Putin ha dal canto suo rilevato come siano stati registrati «alcuni sviluppi positivi» nei colloqui tra la Federazione Russa e l’Ucraina, senza però fornire dettagli al riguardo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invece reso noto che le forze ucraine hanno «raggiunto un punto di svolta strategico», anche in questo caso senza fornire ulteriori specifiche informazioni. «È impossibile dire quanti giorni ci vorranno ancora per liberare la nostra terra – ha egli dichiarato in un video diffuso da Kiev -, ma è possibile dire che comunque lo faremo».