ENERGIA, emissioni climalteranti. Metano: Unione Europea: il ruolo dell’Italia, convegno EDF oggi a Roma

Un momento di confronto e informazione presso la Sala delle Conferenze della Camera dei Deputati promosso da Environmental Defense Fund, Globe Italia e Open Gate

A Roma un momento di confronto e informazione presso la Sala delle Conferenze della Camera in Piazza del Parlamento, evento promosso da Environmental Defense Fund, Globe Italia e Open Gate.

Ad avviso dei promotori dell’iniziativa, le emissioni di metano sono diventate un tema di spicco nell’agenda internazionale del 2021 e dei prossimi anni per la riduzione dei gas a effetto serra, in seguito alle analisi e agli allarmi del Sesto Rapporto IPCC. Le fughe e i rilasci in atmosfera si hanno sia nelle fasi di estrazione, trasporto e combustione non solo del gas naturale, ma anche del petrolio e del carbone, cui il metano è associato.

METANO, PETROLIO, GAS

La riduzione delle emissioni di metano da petrolio e gas è il modo più rapido, economico ed efficace per raggiungere gli obiettivi climatici 2030 dell’Europa.

L’evento ha l’obiettivo di dare evidenza all’argomento e di avviare una discussione tra esperti, industrie e decision-maker. «Lo scorso dicembre, la Commissione UE ha presentato una proposta di Regolamento per ridurre le emissioni di metano dal settore energetico. Nei prossimi mesi, Parlamento e Consiglio europei prenderanno in considerazione la proposta per l’approvazione», afferma Ilaria Restifo, referente per l’Italia di EDF.

OBIETTIVI CLIMATICI

«Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia se nel 2021 le perdite globali di metano dal settore energetico fossero state catturate, si sarebbe avuto un recupero di 180 miliardi di metri cubi di gas naturale, l’equivalente di 40 miliardi di dollari, e l’auspicio è di avere robuste regole di misurazione e reporting, integrate da un altrettanto robusto quadro di mitigazione, che rifletta le migliori pratiche esistenti a livello internazionale», ha aggiunto la rappresentante dell’associazione ambientalista.

Come emerso anche a fronte dell’attuale situazione di crisi internazionale, il metano ha rivestito una notevole rilevanza per i consumi energetici europei e in particolare nazionali. Il suo corretto uso ha per l’Italia un’importanza specifica e le nostre avanzate esperienze e dotazioni tecnologiche possono contribuire in modo significativo alla qualità della regolamentazione proposta.

INDECISIONE DELL’EUROPA

Trattandosi di un regolamento direttamente applicabile in tutti gli Stati e non di una direttiva, che si sarebbe potuta declinare a livello nazionale nella fase di recepimento, l’Italia ha adesso l’opportunità di impegnarsi per influire sul processo decisionale in ambito Parlamento e Consiglio europei.

In particolare, la proposta legislativa della Commissione non sembra affrontare con la necessaria decisione il problema delle emissioni associate alle importazioni di gas dall’estero, sia nelle fasi di estrazione sia di trasporto. L’Europa è il più grande consumatore di gas naturale al mondo, importato per circa l’85%. Questo offre all’Europa e all’Italia, che importa oltre il 90% del metano, l’opportunità di guidare la regolamentazione verso riduzioni più marcate.

ITALIA: RUOLO PROATTIVO

Un ruolo proattivo dell’Italia nell’ambito della procedura legislativa in corso trova consistenza non solo per la sua posizione storica come crocevia del gas naturale, ma anche per l’impegno volontario già espresso dai principali operatori italiani, che lo scorso anno hanno condiviso una proposta di Strategia nazionale messa a punto dagli Amici della Terra in collaborazione con EDF Europe.

La strategia per l’Italia, con precisi obiettivi e azioni volte a contenere le emissioni di metano al 2030, ha in parte anche anticipato quanto previsto nell’autunno dello scorso in ambito G20 e COP26, con il lancio del Global Methane Pledge. Questa iniziativa, cui hanno già aderito 111 paesi in tutto il mondo, prevede di ridurre le emissioni globali di metano del 30% entro il 2030, includendo anche le emissioni da agricoltura e rifiuti oltre che dal settore energetico.

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