ENERGIA, approvvigionamenti. L’Italia e l’insostituibile fornitura di gas algerino

Di fronte alla crisi provocata da Mosca con l’invasione dell’Ucraina, dalla sponda sud del Mediterraneo il presidente della Repubblica Abdelmadjid Tebboune ha inteso garantire ufficialmente il rispetto degli impegni assunti dal proprio paese in materia di approvvigionamento energetico

Di fronte all’escalation del conflitto in Ucraina, Algeri ha inteso ribadire ai suoi partner internazionali che garantirà il rispetto degli impegni assunti in materia di approvvigionamento energetico, con particolare riferimento alle forniture di gas naturale.

GARANZIA DELLA CONTINUITÀ DEI FLUSSI DI GAS

Lo ha riferito il sito web Tout sur l’Algérie (TSA), ripreso dal periodico specializzato “Africa e Affari” – https://www.africaeaffari.it/36028/algeria-pronta-a-garantire-la-sicurezza-energetica-dei-partner-europei -, che in una lancio di agenzia ha sottolineato come gli europei, il cui soddisfacimento dei bisogni di gas dipende oggi per almeno un terzo dalla Russia, temono le negative ripercussioni del conflitto in atto sulla continuità dei flussi di materia prima energetica.

GLI IDROCARBURI ALGERINI

«Siamo pronti a contribuire alla sicurezza energetica dei nostri partner, attraverso la messa in sicurezza dell’approvvigionamento di idrocarburi, in particolare di gas naturale», queste le rassicurazioni fornite dal presidente della Repubblica algerina Abdelmadjid Tebboune in un messaggio letto recentemente in suo nome dal primo ministro Aymen Benabderrahmane ad Hassi Messaoud, località del sud non distante dai principali siti di estrazione di idrocarburi dove, per altro, opera il Gruppo ENI. Il capo dello Stato del Paese nordafricano ha inoltre ricordato le comprovate capacità algerine sia nella produzione che nei trasporti della materia prima energetica.

ALLA RICERCA DEL GAS NORDAFRICANO

L’Algeria, per le sue capacità e la sua vicinanza all’Europa, è una delle alternative considerate per garantire la continuità dell’approvvigionamento verso l’Europa in caso di interruzioni del flusso del gas russo. Il 9 febbraio scorso l’agenzia di stampa Reuters ha riferito che gli Stati Uniti d’America si sono rivolti alle principali multinazionali petrolifere presenti in Algeria allo scopo di verificare l’esistenza della possibilità di produrre ulteriori quantità di gas.

NOTEVOLI CAPACITÀ PRODUTTIVE

L’Algeria – riferisce sempre TSA – ha acquisito enormi capacità e dispone di grandi infrastrutture industriali nella raffinazione del petrolio, nelle industrie petrolchimiche, nel trasporto e nell’esportazione di gasdotti, nonché nella liquefazione del gas e nelle navi per il trasporto di gas naturale liquefatto. Ad avviso del presidente Tebboune, «nel 2021 la produzione nazionale ha registrato un incremento del 14% per il petrolio e del 23% per il gas, questo a seguito della ripresa dell’economia mondiale».

ITALIA E SPAGNA DIPENEDENTI PER GLI APPROVVIGIONAMENTI

Va rilevato che, dal 1971, anno della nazionalizzazione del settore, la produzione di idrocarburi in Algeria è triplicata, riducendo al contempo della metà le proprie importazioni di prodotti petroliferi. Lo scorso anno non sono stati importati carburanti. Nel Paese nordafricano vengono prodotti ogni anno oltre 130 miliardi di metri cubi di gas, inoltre sono attivi due impianti di liquefazione del gas naturale, aventi una capacità annua di 30 miliardi di metri cubi. Italia e Spagna risultano essere grandi importatori del gas algerino.

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