FOOD&BEVERAGE, frodi. Bevi qualcosa? Liquori illegali: Prato come la Chicago degli anni Trenta

La Guardia di Finanza sequestra un impianto di produzione illegale di bevande alcooliche, all’interno, oltre alle attrezzature, decine di migliaia di litri di prodotto pronto per la commercializzazione. I reati contestati al titolare dell’opificio, un cittadino cinese privo di licenza, sono quelli di fabbricazione e commercializzazione clandestina di bevande alcoliche fermentate e di sottrazione all’accertamento del pagamento dell’accisa sull’alcole e sulle bevande alcoliche

Nell’ambito delle attività investigative svolte a contrasto delle potenziali frodi nel settore delle accise e delle imposte sui consumi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno sottoposto a sequestro in una località sita al confine tra le province di Prato e Firenze, un impianto di fabbricazione di bevande alcoliche ritenuto abusivo, gestito da un cittadino cinese.

ECCESSIVI «FUMI DELL’ALCOLE»

Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo toscano ha sottoposto a controllo un magazzino industriale di ampie dimensioni e, nel momento in cui è stata riscontrato un considerevole volume di vapore fuoriuscire dal tetto, i militari hanno eseguito un accesso alla struttura, rinvenendo al suo interno diverse sofisticate apparecchiature utilizzate per la produzione di bevande alcoliche, tra cui la caldaia per la fermentazione e macchinari per la cottura a vapore, per la pastorizzazione e per il filtraggio del prodotto semilavorato.

DECINE DI MIGLIAIA DI LITRI DI PRODOTTO FUORI LEGGE

All’atto dell’accesso, il titolare dell’opificio non è stato in grado di esibire la prevista licenza e, su indicazione della Procura della Repubblica di Prato, competente per territorio, sono stati sottoposti a sequestro i locali, le annesse attrezzature funzionali alla fabbricazione del prodotto, oltre a sessanta cisterne contenenti complessivamente ottantacinque tonnellate tra materie prime e semilavorati, nonché quasi seimila taniche di plastica e altri recipienti di vario genere contenenti 26.000 litri di prodotto finito, presumibilmente destinato alla distribuzione.

I REATI CONTESTATI

Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, l’indagato è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di fabbricazione e commercializzazione clandestina di bevande alcoliche fermentate e di sottrazione all’accertamento del pagamento dell’accisa sull’alcole e sulle bevande alcoliche. Trattandosi di  rodotti potenzialmente destinati al consumo alimentare, sono stati anche prelevati alcuni campioni al fine di procedere all’accertamento qualitativo del prodotto.

Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità dell’indagato, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta a indagini.

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