Un travolgente up to date di stile e concetti, da cui si evince l’urgenza comunicativa di un artista che, attraverso una scrittura fortemente intima e personale, ma al contempo capace di cogliere, interiorizzare e conseguentemente riflettere e raccontare il mondo al di fuori da sé, animato dall’ardente vigore del rock e accarezzato dalla carica dell’elettronica e dallo stupore della sperimentazione, narra due anni di pandemia immortalati dallo sguardo di un ventenne.
5 TRACCE E 5 DIFFERENTI MOOD
Un periodo che ha messo in ginocchio il mondo intero; uno sguardo per troppo tempo costretto a catturare sconforto, desolazione e frustrazione, osservandole in una sequenza di scatti, nitidamente vitrei, che fotografano una condizione di incredulità e sbigottimento che ha portato ad una sempre più crescente incidenza di disturbi psichici, psicologici e psicofisici.
Cinque tracce per descrivere in cinque differenti mood le sfumature dell’animo, supportate da potentissime sonorità elettro-rock miscelate ad atmosfere psichedeliche che ben rappresentano la rivolta interiore di una generazione costretta a fare i conti non soltanto con le problematiche connaturate nel processo di crescita, ma anche con quesiti a cui nessuno può e sa rispondere; domande e dubbi che gravano ulteriormente su una condizione di imprevedibilità e incertezza, compromettendo una stabilità già di per sé fragile e vacillante.
ELETTRO-ROCK E PSICHEDELIA
L’intreccio di pensieri, sensazioni e paure che si scindono per poi tornare a fondersi in un connubio di emozioni, evidenziando infine l’essenzialità della collisione con sé stessi per il raggiungimento di un solido e autentico benessere. Attraverso il sussulto generato da impetuose e travolgenti scosse sonore Reborn indirizza il flusso della sua coscienza, con l’intento di scuotere e destare quelle di chi lo ascolta. Un incalzante susseguirsi di riflessioni, incoraggiamenti e contestazioni sociali, come ben si evince in “Session N 1”, traccia conclusiva dell’EP, che, attraverso un bass pattern statico e una cassa acustica dritta a far da sfondo alla voce del musicista volutamente distorta, «fuzzata», sottolinea l’incremento delle vendite di farmaci antidepressivi e antipsicotici durante gli ultimi ventiquattro mesi.
“Intro”, “Junk”, “Head” e “Spun”, gli altri quattro atti dell’opera, ruotano tutti intorno a “Session N 1”, avvalorando lo spessore artistico del progetto.
EXPAND: LA TRACKLIST
1- Intro
2- Junk
3- Head
4- Spun
5- Session N 1