DIGITALIZZAZIONE, app e tracciamenti. Kipy, l’app che migliora la gestione delle spese quotidiane

La nuova applicazione concepita da due giovani sorelle italiane consente di organizzare i documenti digitalizzandoli in un archivio in «cloud protetto», così da controllare entrate e uscite con facilità e monitorare il bilancio famigliare

Un’app che permette di tracciare le spese in modo veloce e pratico direttamente dallo smartphone. Uno strumento che abbiamo sempre in tasca o in borsa e che possiamo utilizzare per l’archiviazione di diversi documenti contabili, tra cui scontrini, bollette, contratti di telefonia con offerte a scadenza e garanzie degli elettrodomestici. È Kipy, l’app di digitalizzazione documentale nata con l’obiettivo di semplificare la vita delle persone nell’archiviazione di diverse tipologie di documenti di uso comune, dotata di un sistema di notifica automatizzata delle scadenze che, tra le diverse funzioni in parte personalizzabili, consente anche di controllare entrate e uscite in modo facile migliorando la gestione e il monitoraggio del bilancio famigliare.

L’ALGORITMO DI KIPY

Il sistema di archiviazione digitale è organizzato in nove categorie specifiche per le quali l’algoritmo è in grado di identificare automaticamente le tipologie di documenti che si andranno a scansionare e caricare. Il riconoscimento automatico è un aspetto fondamentale di questa tecnologia, in quanto consente all’app di suggerire la cartella migliore dentro cui archiviare quanto è stato scansionato, identificando date di scadenza per darne notifica in tempo utile.

In caso di necessità è possibile condividere i file in sicurezza, sia via app con un altro utente Kipy sia con un link a scadenza, solo per il tempo necessario al suo utilizzo e senza doversi avvalere di sistemi di messaggistica istantanea. Kipy tiene traccia di tutte le attività effettuate su ogni documento così da garantirne il pieno controllo.

LE SPESE QUOTIDIANE E VANTAGGI OFFERTI

Come utilizzare al meglio Kipy per la gestione delle spese familiari? Vi sono documenti per i quali l’app prevede la notifica della scadenza: bollette, certificati di garanzia degli elettrodomestici, contratti di telefonia, polizze assicurative o la dichiarazione dei redditi. I documenti utili alla contabilità non inclusi nelle categorie preimpostate possono essere inseriti nella cartella “altro” e personalizzati con TAG di ricerca, veri e propri filtri con cui è possibile affinare la ricerca di documenti utili per il medesimo scopo.

È una strategia interessante che aiuta a risparmiare basata sulla regola 50-30-20. Si tratta della regola aurea del risparmio, essa venne ideata da Elizabeth Warren, professoressa all’università di Harvard, che la espose per la prima volta nel saggio “All Your Worth: The Ultimate Lifetime Money Plan”.

LA REGOLA «50-30-20»

La sua denominazione le deriva dalle percentuali della distribuzione del proprio reddito tra le varie voci di spesa sostenute nel corso del mese: 50% spese essenziali, 30% spese superflue e 20% obiettivi finanziari. Alle spese essenziali è consigliato destinare la metà delle proprie entrate mensili; tra queste  rientrano l’affitto o la rata del mutuo, le bollette, l’acquisto di generi alimentari, i trasporti, le polizze assicurative, Internet e telefono. È possibile utilizzare il 30% delle entrate per far fronte alle spese superflue: ristoranti, palestra, vacanze, shopping e servizi vari, da Netflix a Spotify. La parte restante del reddito mensile, appunto il 20%, andrebbe risparmiato e investito per raggiungere i propri obiettivi finanziari a lungo termine.

A questo punto risulta possibile utilizzare la cartella «altro» inserendo i tag (parole chiave) per classificare le spese con le differenti diciture «50», «30» e «20», così da elaborare una prima analisi di quanta parte dei propri risparmi vengono destinati alle diverse tipologie di spesa.

UN’APP GRATUITA DISPONIBILE PER APPLE E ANDROID

L’app, gratuita e attualmente studiata per Apple, in primavera sarà disponibile anche per Android. Ideata nello scorso ottobre, nel corso dei mesi successivi è stata interessata da un processo di implementazione che ha avuto a oggetto le sue diverse funzioni, oltre ad altre, tra le quali la possibilità di caricare documenti già in formato digitale, l’autenticazione a due fattori per aumentare il livello di sicurezza, l’inserimento di un watermark, oppure ancora l’aggiunta di un pin personale e riconoscimento biometrico per proteggere ulteriormente i propri documenti verranno integrate nel prossimo futuro.

La versione base di Kipy, che consentirà di effettuare le comuni operazioni di digitalizzazione, permarrà gratuita, mentre chi desidererà ricorrere alle diverse potenzialità da essa poste a disposizione, a partire dal 2023 potrà sottoscrivere un abbonamento mensile del prezzo di 3,99 euro.

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