In occasione del trentesimo anniversario dell’omicidio del sovrintendente capo della Polizia di Stato Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano, le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali Siulp e Fsp Polizia di Stato hanno organizzato una intensa giornata di iniziative per il prossimo venerdì 11 febbraio.
MARTIRI DELLA BARBARIE CRIMINALE
Aversa, che aveva svolto numerose indagini sulle attività delle cosche della ‘ndrangheta lametina, venne assassinato a Lametia Terme il 4 gennaio del 1992 mentre si trovava assieme alla moglie Lucia Precenzano nella centralissima Via dei Campioni (strada che in seguito sarebbe intitolata ai due coniugi vittime della criminalità organizzata). Le responsabilità del brutale agguato vennero poi attribuite ai tarantini Salvatore Chirico e Stefano Speciale, rei confessi, che erano stati ingaggiati dalle ‘ndrine lametine, mandanti del duplice omicidio. Questo dopo che le indagini iniziali avevano invece condotto all’arresto dei giovani Renato Molinaro e Giuseppe Rizzardi, indicati quali esecutori materiali da una presunta testimone oculare, Rosetta Cerminara, ma in seguito scagionati.
Le tombe dei due coniugi vittime della ‘ndrangheta, situate nel cimitero di Castrolibero, vennero in seguito profanate da ignoti, soggetti probabilmente legati alla malavita organizzata.
ONORARE, MA SOPRATTUTTO RIFLETTERE
Al centro della manifestazione il convegno sul tema “4 gennaio 1992 – 4 gennaio 2022 – trent’anni dopo: memori di un delitto, dovere per una comunità. Dal duplice omicidio Aversa spunti e strumenti per rafforzare l’identità di una città a rischio”. L’appuntamento sarà alle ore 10:30 presso il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, alla presenza del capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Lamberto Giannini, e del sottosegretario di Stato all’Interno con delega alla Sicurezza Nicola Molteni.
All’incontro, che verrà moderato dal giornalista Simone Puccio, è prevista la partecipazione di Paolo Mascaro (sindaco di Lamezia Terme), Roberto Occhiuto (presidente della Regione Calabria), Antonio Montuoro (segretario della Commissione regionale anti-‘ndrangheta), Maurizio Agricola (questore di Catanzaro) e Maria Teresa Cucinotta (prefetto di Catanzaro).
RIEMERSIONE DELLA COSCIENZA CIVILE
Previsti inoltre gli interventi di Gianni Speranza (già sindaco di Lamezia Terme), dell’onorevole Wanda Ferro (sgretario della Commissione parlamentare antimafia), di Valter Mazzetti (segretario Generale Fsp Polizia di Stato) e di Felice Romano (segretario Generale del Siulp). Sarà presente anche una rappresentanza di alunni e personale scolastico dell’Istituto comprensivo “Ardito – Don Bosco” di Lamezia Terme, scuola dove insegnava la signora Lucia Precenzano Aversa.
Il segretario provinciale del Siulp Gianfranco Morabito e quello nazionale della Fsp Polizia di Stato Giuseppe Brugnano hanno al riguardo rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale hanno affermato che: «Il tempo trascorso ci ha permesso di comprendere come quelle morti così violente e ingiuste non siano state vane, quel sangue versato non sia andato disperso. Quel momento così drammatico impresso nelle menti e nei cuori dei colleghi ha rappresentato un punto di svolta per la riemersione di una coscienza civile di Lamezia Terme e non solo, uno squarcio profondo che ha marcato il confine netto e inequivocabile per le scelte civiche affrontate e che ancora oggi ci vogliono protagonisti».