Il cosiddetto «Pacchetto di misure a favore delle popolazioni altoatesine» costituì la base dell’impegno politico all’emanazione di una serie di provvedimenti in a favore del Tirolo meridionale, o Südtirol. Si trattò di 137 misure che avrebbero dovuto venire fisate nell’Ordinamento in parte per mezzo di una Legge costituzionale, appunto lo Statuto di Autonomia varato in seguito, in parte mediante norme di attuazione, leggi ordinarie e provvedimenti amministrativi.
L’ATTUAZIONE DEL «PACCHETTO»
In attuazione del Pacchetto, il Parlamento della Repubblica emanò quindi la Legge costituzionale n.1/1971, che statuì incisive modifiche nonché integrazioni allo Statuto speciale del Trentino Alto Adige risalente al 1948, noto da allora come primo Statuto di Autonomia. Il nuovo Statuto entrò in vigore esattamente cinquanta anni fa, il 20 gennaio del 1972, seguito alcuni mesi dopo, il 31 agosto di quello stesso anno, mediante il DPR n.670 venne emanato il testo unificato del nuovo Statuto nella sua versione consolidata. Tuttavia, le previste norme di attuazione, cioè quelle sue disposizioni applicative che si sarebbero dovute emanare entro il 20 gennaio del 1974, in realtà lo furono soltanto venti anni dopo, nel 1992.
UNA LENTA MA INESORABILE AUTONOMIA
Nella gerarchia delle fonti del Diritto della Repubblica Italiana lo Statuto di Autonomia del Trentino Alto Adige Südtirol riveste il medesimo rango primario della Costituzione della Repubblica, seguito per ordine di importanza dalle sue norme di attuazione e, quindi, dalle leggi ordinarie e dagli atti amministrativi. Esso si compone di 115 articoli suddivisi in XII Titoli, che hanno consentito il trasferimento di numerose competenze dallo Stato e dalla Regione alle due province autonome di Trento e Bolzano. Sulla materia avrebbe infine inciso la successiva riforma costituzionale realizzata mediante il varo della legge costituzionale n.3/2001.
MALGRADO LE BOMBE
Tornando all’evento celebrato quest’oggi, va rilevato come all’entrata in vigore del secondo Statuto di Autonomia coincise di fatto con la fine del lungo e tenebroso periodo del terrorismo culminato con una serie di stragi efferate, una furia criminale soltanto in parte ispirata dal sentimento irredentista di alcuni settori del gruppo linguistico tedesco sudtirolese. Da allora la Regione Alto Adige e, in particolare, la Provincia Autonoma Bolzano Südtirol, ha conosciuto una lunga parentesi di sviluppo economico e sociale, unitamente a una pacifica convivenza, al punto da far divenire quella terra un modello di riferimento a livello mondiale.
UN BILANCIO A CINQUANT’ANNI DI DISTANZA
A mezzo secolo di distanza è possibile fare un bilancio approfondito sui risultati conseguiti in questo periodo e sulle possibili incognite future: al riguardo insidertrend.it ha interpellato il professor Francesco Palermo, già senatore della Repubblica eletto nel collegio Bolzano-Bassa Atesina.
Di seguito è possibile ascoltare l’audio dell’intervista con il professor Francesco Palermo (A407), mentre per la visione integrale del documentario “Malgrado le bombe. La stagione degli attentati in Alto Adige Südtirol: la vittoria del dialogo per l’autonomia sulle logiche del terrore” è possibile utilizzare i seguenti link: https://youtube.com/playlist?list=PLIij7rCsYqdTEihYqc9qQPKK-fAcxx7Fb
https://www.youtube.com/watch?v=U__zVH1r-A0&list=PLIij7rCsYqdTEihYqc9qQPKK-fAcxx7Fb&index=2
https://www.youtube.com/watch?v=xK7FqEsdmZ4&list=PLIij7rCsYqdTEihYqc9qQPKK-fAcxx7Fb&index=3
https://www.youtube.com/watch?v=_D2mwM75sLs&list=PLIij7rCsYqdTEihYqc9qQPKK-fAcxx7Fb&index=4