La Russia non rinviene «alcun motivo per nuovi colloqui di sicurezza con l’Occidente a causa della mancanza di progressi dei negoziati in corso sull’Ucraina», questo è quanto ha dichiarato il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov, tra le personalità più autorevoli della Federazione Russa incaricate della partecipazione alla settimana di colloqui, sia bilaterali che con la NATO, per evitare una escalation della situazione in Ucraina.
Il membro del governo russo ha rilasciato questa dichiarazione nel corso di un’intervista rilasciata al canale televisivo in lingua russa RTVI.
«Non vedo ragioni per sedersi nei prossimi giorni, per riunirsi di nuovo e avviare le stesse discussioni”, ha egli aggiunto, mentre il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ripreso dall’agenzia di stampa Tass, ha affermato che «i colloqui sono stati infruttuosi. Peskov ha fornito una valutazione «estremamente negativa» delle ipotesi di sanzioni minacciate da Washington, che «pesano ulteriormente sui negoziati».
Ovviamente questa è la retorica di circostanza, ma sottotraccia si mantengono aperti i canali di dialogo, seppure un’eccessiva tensione potrebbe portare all’irreparabile, un incidente che nessuno vuole, probabilmente neppure Putin.