Il 2022 segna un passo supplementare importante verso la transizione energetica in Marocco, questo grazie al passaggio all’energia eolica di tutti i treni ad alta velocità Al Boraq delle ferrovie del Regno nordafricano. Secondo quanto riportato dal periodico specializzato “Africa e Affari” (https://www.africaeaffari.it/35684/marocco-i-treni-veloci-passano-allenergia-eolica), l’Ufficio delle ferrovie nazionali (ONCF) ha reso noto l’avvio della graduale trasformazione attraverso il passaggio all’energia verde per una quota pari al 25% del proprio consumo energetico complessivo, ponendosi inoltre l’obiettivo del raggiungimento del 50% nel 2023, tappa intermedia che dovrebbe preludere alla copertura totale nel medio termine.
ENERGIA ELETTRICA «PULITA» PER LE FERROVIE
Sempre secondo Africa e Affari, negli ultimi anni il vettore ferroviario ha posto in essere diverse iniziative proattive nel quadro di una prospettiva eco-responsabile. Tra queste rientrano la progressiva certificazione dei siti ferroviari sulla base delle norme ISO 14001 e 50001, la realizzazione sistematica di studi di impatto dei grandi progetti, la valutazione annuale dell’impronta di carbonio, l’adozione di un sistema di guida ecologica, l’uso di energie fotovoltaiche alternative nelle stazioni e negli edifici e altro ancora.
L’ONCF ritiene che attraverso il ciclo di fornitura dell’energia elettrica della rete ferroviaria nazionale, a breve termine si apporteranno miglioramenti della propria impronta carbonifera complessiva, con la riduzione equivalente di 120.000 tonnellate di CO₂ all’anno o, addirittura, quattro milioni di alberi piantumati.
LIMITARE L’IMPRONTA CARBONIFERA
«Viaggiare in treno è uno dei modi migliori per limitare l’impronta carbonifera. In media, questo mezzo di trasporto emette da 25 a 30 volte in meno gas serra rispetto agli altri mezzi di trasporto», si sottolinea nella medesima nota, ove si specifica inoltre come «la scommessa sia ora quella del funzionamento di tutti i treni in Marocco con energia da fonti pulite».
Il risultato della trasformazione ecologica sarà l’incremento della quota di risorse rinnovabili a oltre il 52% della capacità installata entro il 2030, anche in virtù del particolare impegno profuso da Rabat nello sviluppo dell’energia eolica e solare.