Dal punto di vista delle ricadute giuridiche il tema, oltre a rivestire complessità, ha anche una pluralità di declinazioni. Ma, più che guardare all’aspetto immediato e percettibile, cioè la responsabilità della responsabilità in ordine all’operatività delle decisioni o delle esecuzioni della macchina, è forse più importante riflettere prima su un aspetto determinante, che è quello di ritenere possibile una sostituzione dell’essere umano con la macchina.
IL TEMA A MONTE DI OGNI RIFLESSIONE
Dal punto di vista tecnologico e tecnico già oggi sono superate delle barriere concettuali che in precedenza non si ritenevano superabili. Dal punto di vista giuridico bisogna invece comprendere se vi è una compatibilità tra il sistema di valori e delle regole costituzionali e l’accettazione del fatto che una macchina, non tanto nell’ambito della esecuzione automatica di procedure definite, quanto nella possibilità che essa vada a operare in autonomia, assumere delle scelte che possano avere un impatto concreto sulla vita (intesa anche in senso biologico) o sulle relazioni sociali degli esseri umani. Questo è il tema che si pone a monte di ogni riflessione.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DOMINIO DEL MONDO
Chi avrà la migliore intelligenza artificiale dominerà il mondo, ma attualmente non è possibile stabilirà se questa posizione di dominio verrà rivestita da una big company (come può essere Google oppure Amazon) piuttosto che uno Stato sovrano. Le big company sono i soggetti esistenti al mondo attualmente più ricchi di dati, cioè di quello che costituisce il nutrimento per l’intelligenza artificiale, ma il dominio cyber del Pianeta è oggetto di dura competizione, con le linee guida dell’intelligenza artificiale che vengono fissate dagli Stati riflettono ovviamente concetti a volte estremamente diversi tra loro, come quelli che informano l’agire in Europa, Stati Uniti d’America o Repubblica Popolare cinese.
ALCUNI INTERROGATIVI INELUDIBILI
Alcuni interrogativi si pongono con forza: di chi sono i dati? Quali sono e quali potranno essere nel prossimo futuro le relazioni intercorrenti tra gli Stati e l’intelligenza artificiale? Si tratta di tematiche attinenti alle sfere giuridica e delle relazioni internazionali, non sono frontiere di natura tecnico-tecnologica. A questo punto vanno attentamente analizzate le ricadute dal punto di vista fenomenologico, gli impatti sul piano economico, sociale e politico nella relazione tra Stati e individui e, conseguentemente, vanno individuate le regole da applicare.
Di tutto questo e anche di molto altro, a insidertrend.it ne hanno discusso un ingegnere e un giurista: Franco Scolari (presidente e amministratore delegato del Distretto Tecnologico Alto Adriatico) e Roberto De Vita (avvocato e docente, presidente dell’Osservatorio Eurispes sulla cybersecurity e insegnante di Sicurezza delle nuove tecnologie presso la Guardia di Finanza) (A400).