IMPRESE, ricerca. Mubadala e Fincantieri collaboreranno per lo sviluppo di tecnologie avanzate

L’accordo è stato firmato da Abdulla Abdul Aziz Al Shamsi (Head of UAE New Initiatives di Mubadala) e Giuseppe Giordo (direttore generale della Divisione navi militari dell Gruppo industriale italiano)

Abu Dhabi/Trieste, 15 dicembre 2021 – Mubadala Investment Company PJSC (Mubadala) e Fincantieri hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) volto ad avviare potenziali collaborazioni nel campo delle tecnologie avanzate e dei servizi nei settori navale, marittimo e industriale.

L’accordo è stato firmato da Abdulla Abdul Aziz Al Shamsi, Head of UAE New Initiatives di Mubadala, e Giuseppe Giordo, direttore generale della Divisione navi militari di Fincantieri.

RICERCA, MANIFATTURA, ECONOMIA CIRCOLARE

I due gruppi lavoreranno insieme attraverso società specializzate, da loro controllate, per sviluppare congiuntamente una serie di progetti negli ambiti dell’innovazione e in quello industriale.

Inoltre, in linea con i principi dell’economia circolare, saranno avviati studi per individuare ulteriori aree di collaborazione, quali lo sviluppo di servizi per le piattaforme di trasformazione dei rifiuti rivolte a società di piccole e medie dimensioni, sia commerciali che industriali. Mubadala, attraverso la sua controllata Sanad, offrirà anche servizi post-vendita per i prodotti di Fincantieri, così come altri prodotti di aziende manifatturiere.

INNOVAZIONE E FUTURA DOMANDA DI ENERGIA

Commentando l’importanza del MoU, Abdulla Abdul Aziz Al Shamsi ha dichiarato: «In qualità di investitore responsabile nel lungo periodo e attore attivo nel settore della transizione energetica globale, Mubadala è stato pioniere e ha a lungo sostenuto un mix energetico equilibrato attraverso un portafoglio olistico e diversificato negli Emirati Arabi Uniti e all’estero. Attraverso questo accordo ci impegniamo a promuovere il ruolo che l’innovazione può svolgere per soddisfare la futura domanda di energia con i nostri partner di Fincantieri, altri sviluppatori di tecnologie, società e altre organizzazioni che la pensano allo stesso modo».

Dal canto suo, Giuseppe Bono, amministratore delegato del Gruppo industriale italiano a partecipazione pubblica, ha sottolineato come questo sia «un primo passo per rafforzare la nostra presenza negli Emirati Arabi Uniti ed è una dimostrazione della grande versatilità del nostro Gruppo, che oggi è in grado di offrire competenze e tecnologie gestionali uniche nei settori navale, marittimo e industriale. Grazie all’accordo sfrutteremo il rispettivo know-how e le capacità di investimento al fine di identificare progetti di interesse comune negli Emirati e contribuire allo sviluppo dei settori delle tecnologie avanzate del Paese».

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