di Rosario Sprovieri – “L’arte come linguaggio universale: grandi maestri in esposizione” è la singolare mostra collettiva di respiro internazionale che è visitabile da oggi, 7 dicembre, presso l’Ufficio Culturale egiziano, sito in via delle Terme di Traiano 13, al Colle Oppio di Roma (già Antiquarium comunale del Celio Augusteo, ex Caserma di Colle Oppio).
L’iniziativa, che ha luogo nel quadro della Settimana della lingua araba e della cultura egiziana, è frutto della collaborazione tra Roma e il Cairo, resa possibile dall’attività svolta al riguardo dalla dottoressa Marwa Fawzy, attaché culturale dell’Ambasciata d’Egitto presso lo Stato italiano, e il sostegno fornito dall’Ambasciatore della Repubblica Araba d’Egitto in Italia Alaaeldin Wagih Mohamed Roushdy.
UNDICI INTERPRETI DELLE ARTI VISIVE
Trentuno le opere degli artisti in esposizione, si tratta dei lavori di undici interpreti delle arti visive che giungono a Roma dalla egiziana, oltreché di ventuno pittori e scultori italiani recentemente selezionati nell’ambito della III edizione del Premio la “Fragolina d’Oro”, assegnato nelle sale di Palazzo Ruspoli a Nemi, evento organizzato dell’Associazione culturale Arte in Arte, del maestro Paolo Viterbini e dallo scultore Walter Necci.
Tra le opere degli artisti egiziani figurano opere dalle peculiarità proprie, derivanti dall’antica civiltà locale, che, tuttavia, evidenziano oggi anche influenze esterne, che spaziano dal muralismo messicano all’astrattismo, fino al cubismo e all’espressionismo.
RISCATTO E PROGRESSO
Non poche evocano scene e paesaggi biblici rappresentati negli anni Sessanta da Inji Efflatouni. È l’arte dei maestri egiziani che pone tutt’ora all’evidenza un Paese sofferente, ma allo stesso tempo desideroso di riscatto e di progresso sociale condiviso.
L’Art d’Égypte, in questo nostro tempo, si configura davvero come una via maestra lungo la quale è possibile trovare creazioni e inventive di notevole opportunità ai fini dei mutamenti sociali; del resto, lo stesso Zahi Hawass, noto archeologo, ebbe modo di affermare che «l’arte in Egitto è stata fatta perché gli egizi credevano nella vita».
GLI AUTORI
Le opere in mostra sono state realizzate da: Abdel Moneim Moawad, Abdul Salam Eid, Adel Mustafa, Alessandro Cignetti, Amani Farouk, Anna D’Elia, Claudio Sbordoni, Enrico Saggese, Francesca Siniscalchi, Francesco Calìa, Franco Girondi, Gabriella Tirincanti, Giacinto Perrone, Hassan Abul-Naga, Lucio Rossi, Maha Darwish, Marilena La Mantia, Mohammed Shaker, Paolo Di Nozzi, Paolo Viterbini, Piero Crivellari, Rania Wagdy, Roberto Campagna, Roberto Micheli, Rossana Cosci, Sabrina Trasatti, Simona Gloriani, Taher Abdel Aziz, Walter Necci, Yajaira M. Pirela, Samah Nabil.
È possibile visitare la mostra dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 fino alle ore 18:00; l’ingresso è libero.