Nel corso dell’intervista, Marco Marcocci, presidente di Confcooperative, ha evidenziato le straordinarie potenzialità espresse dal modello cooperativo. Egli, a sostegno della sua tesi, ha fornito alcuni dati relativi alla rilevanza economica e occupazionale del fenomeno cooperativo nella regione Lazio, tracciando un modello di società «giusta, inclusiva e sostenibile che è alla base dell’idea di Confcooperative per il futuro post-pandemico», nel quale, sempre a suo avviso, «tutti i criteri del welfare dovranno venire rimodellati».
Marcocci ha quindi avanzato delle proposte concrete, ponendo in risalto la necessità di rinsaldare ulteriormente il filo dell’interlocuzione che vede da sempre legate Confcooperative alle Istituzioni. Delineate, inoltre, le nuove frontiere della cooperazione sulle quali l’organizzazione che dirige è attivamente impegnata, senza tuttavia tralasciare i fondamentali temi della sostenibilità, «a 360 gradi –ha affermato -, cioè ambientale, economica e sociale», e della rivoluzione digitale quale driver dello sviluppo.
Si tratta delle tematiche in precedenza anche nel corso dell’assemblea annuale di Confcooperative Lazio, alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente nazionale dell’organizzazione, Maurizio Gardini, e quello della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Lo stesso Marcocci, durante l’intervista, ha evidenziato i principali temi trattati nell’assise e le proposte emerse.
