Nell’ambito dell’intensificazione dei controlli sul territorio in materia di anticontraffazione e di contrasto dell’abusivismo in genere, militari della Guardia di Finanza di Venezia hanno sottoposto a sequestro, complessivamente, oltre 180.000 prodotti irregolari, con l’irrogazione di sanzioni amministrative e l’inoltro di denunce dei responsabili all’Autorità giudiziaria. In particolare, nel centro storico di Venezia, sono stati controllati alcuni esercizi commerciali all’interno dei quali, esposti sugli scaffali e pronti per la vendita, sono stati rinvenuti oltre 52.000 prodotti di uso comune tra oggetti di bigiotteria, giocattoli, abbigliamento e souvenir, commercializzati in assenza delle prescritte indicazioni di sicurezza e qualità, dunque potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.
Conseguentemente tali oggetti sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e segnalazione alla Camera di Commercio, che dovrà poi applicare le previste sanzioni pecuniarie. Sequestrate inoltre anche centinaia di prodotti contraffatti (capi di abbigliamento, sciarpe, mascherine in stoffa), per i quali sono stati successivamente denunciati alla locale Autorità giudiziaria due persone di cittadinanza bengalese.
B&B, TAXI D’ACQUA E GUIDE TURISTICHE
Nel fine settimana, invece, in concomitanza con l’incremento dei flussi turistici, l’attenzione è stata rivolta al settore delle guide turistiche e dei cosiddetti «taxi d’acqua», al fine di verificare il possesso delle relative autorizzazioni. In particolare, i finanzieri hanno effettuato controlli nei confronti di decine di persone e, in un caso, hanno proceduto, congiuntamente alla componente navale della Giudecca, all’irrogazione di una sanzione amministrativa nei riguardi di un conducente di taxi acqueo privo della prescritta autorizzazione.
Ulteriori attività sono state effettuate unitamente alla Polizia locale di Venezia, sottoponendo a controllo diverse strutture ricettive del tipo B&B, individuandone una gestita da un cittadino bengalese risultata totalmente abusiva, seppure venisse pubblicizzata nel web mediante numerose pagine Internet.
PRODOTTI CONTRAFFATTI INTRODOTTI DALL’ESTERO
L’azione di controllo ha interessato anche le principali direttrici di ingresso dei prodotti e delle merci estere. Nell’area portuale lagunare, il II Gruppo di Venezia, a seguito di mirate analisi di rischio, ha eseguito, unitamente alle Dogane, decine di controlli che hanno permesso il sequestro di quattromila paia di calzature riportanti la falsa indicazione del Made in Italy e l’individuazione di ulteriori 50.000 prodotti tessili contenuti in un automezzo in ingresso dalla Grecia privi di qualsiasi indicazione riportante l’identità e gli estremi del produttore e sprovvisti di qualsiasi tipo di informazione a tutela del consumatore.
Anche presso l’aeroporto Marco Polo, i finanzieri di Tessera, unitamente a funzionari della locale S.O.T delle Dogane, hanno sequestrato più di duemila capi d’abbigliamento falsi di note griffe provenienti dall’estremo oriente a mezzo corriere aereo, frazionati in diciassette diverse spedizioni. E sempre in aeroporto sono stati sequestrati in entrata gioielli con perle in vetro con apposte false etichette attestanti la produzione italiana e il marchio «Murano Glass», con lo scopo di replicare le caratteristiche del vero gioiello veneziano.
SEQUESTRI ANCHE IN PROVINCIA
Nell’ambito della medesima intensificazione, i baschi verdi della Compagnia pronto impiego hanno completato il dispositivo di controllo su strada, fermando un furgone con targa rumena che trasportava diverse centinaia di articoli di bigiotteria con la falsa indicazione Made in Italy, provenienti dalla Romania e con destinazione finale una società della provincia di Venezia. Infine, anche nel territorio della provincia la scorsa settimana sono stati sequestrati dai finanzieri del II Nucleo operativo metropolitano di Mestre (NOM) 75.000 prodotti (accessori, gioielli e giocattoli) non sicuri con la conseguente segnalazione alla Camera di Commercio per l’irrogazione delle relative sanzioni.
Il dispositivo attuato si pone lo scopo di tutelare il tessuto economico legale di Venezia, attraverso il contrasto ad una serie di fenomeni illeciti la cui diffusione sul territorio è strettamente legata alla particolare consistenza della domanda turistica.