USA, scenari. Le minacce «ufficiali» secondo il Dipartimento della Difesa

Nel corso di un briefing tenuto con la stampa il portavoce del Pentagono, John F. Kirby, ha affrontato una serie di argomenti inerenti alla Difesa e alle possibili minacce recate da attori statali e non statali alla sicurezza e agli interessi degli Stati Uniti d’America.

Nel corso di un briefing tenuto con la stampa il portavoce del Pentagono, John F. Kirby, ha affrontato una serie di argomenti inerenti alla Difesa e alle possibili minacce recate da attori statali e non statali alla sicurezza e agli interessi degli Stati Uniti d’America.

RUSSIA

Riguardo alla Federazione russa, Kirby ha affermato che negli ultimi giorni è stato registrato «un’insolita intensificazione» di attività di natura militare da parte delle forze di Mosca a ridosso della frontiera con l’Ucraina. «Continuiamo a consultarci con alleati e partner sulla questione – ha egli aggiunto al riguardo – e continuiamo a monitorare la situazione da vicino, poiché qualsiasi azione, escalation o aggressività da parte della Russia sarebbe di grande preoccupazione per gli Stati Uniti». Kirby ha quindi esortato Mosca a «essere più chiara sulle proprie intenzioni».

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«Entrambi questi paesi asiatici hanno raggiunto capacità missilistiche nucleari – ha premesso il portavoce del Pentagono -, ciò su cui ci concentriamo è l’essere in grado di affrontare le minacce e le sfide posteci nella regione», ha poi sottolineato riferendosi alla «pacing challenge» di Pechino, così come alle potenziali azioni aggressive di Pyongyang.

«Il Dipartimento della Difesa – ha aggiunto – ovviamente sosterrà qualsiasi dialogo o discussione in grado di ridurre il livello delle minacce costituite dalle armi di distruzione di massa, seppure la questione sarebbe meglio affrontata dal Dipartimento di Stato e dalla Casa Bianca».

«L’aspetto sul quale dobbiamo rimanere concentrati – ha quindi concluso – è assicurarci che ci sia una minaccia e una sfida, che siamo pronti a scoraggiare quella minaccia e sfidare e neutralizzarla se necessario, ma nessuno vuole assistere a una corsa agli armamenti che porti a conflitti e scontri».

PAKISTAN

Il portavoce del Pentagono ha parlato anche del Pakistan, paese dotato dell’arma nucleare al centro di un’area di instabilità ed esso stesso permeato da serie venature di crisi.

Secondo Washington Islamabad permane un «partner chiave» nella regione, «cerchiamo opportunità per continuare a lavorare con il Pakistan per affrontare quella che è una minaccia condivisa, una minaccia terroristica lungo la spina dorsale tra Pakistan e Afghanista, e continueremo a esplorare le opportunità per farlo». Kirby ha sottolineato come il Pakistan sia vittima del terrorismo in quella regione di confine, «quindi hanno una vera partecipazione» nell’azione di contrasto del fenomeno.

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