LIBIA, fazioni in lotta. Haftar cerca aiuti militari da Israele

Il viaggio «segreto» a Tel Aviv è avvenuto a poche settimane dalle previste elezioni presidenziali nel Paese nordafricano, indette per la fine del prossimo mese di dicembre. I commentatori della vicenda asseriscono che il processo di normalizzazione delle relazioni tra Israele e la Libia potrebbe essere stato dunque avviato

Secondo quanto riferito dal quotidiano progressista israeliano “Haaretz” nella giornata dello scorso lunedì, il figlio dell’uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar, si sarebbe recato in Israele a bordo di un jet privato (un Dassault Falcon di fabbricazione francese recante l’identificativo P4-RMA, specifica l’organo di stampa) precedentemente decollato da Dubai e atterrato all’aeroporto Ben-Gurion. L’aereo sarebbe rimasto fermo sulla pista un’ora e mezza, per poi proseguire verso la sua destinazione finale in Libia. Il velivolo appartiene al «signore della guerra» libico Khalifa Haftar, che lo impiega anche mettendolo a disposizione dei membri della sua famiglia e dei suoi collaboratori più stretti.

DA DUBAI A TEL AVIV

Nell’articolo si rende noto che Saddam Haftar, figlio del generale Khalifa Haftar, avrebbe fatto tappa in Israele nel tentativo stabilire legami politico-diplomatici con lo Stato ebraico, dal quale avrebbe cercato di ottenere aiuti militari per la sua fazione in Libia. Il viaggio «segreto» a Tel Aviv è avvenuto a poche settimane dalle previste elezioni presidenziali nel Paese nordafricano, indette per la fine del prossimo mese di dicembre. I commentatori della vicenda asseriscono che il processo di normalizzazione delle relazioni tra Israele e la Libia potrebbe essere stato dunque avviato.

Saddam Haftar – prosegue il quotidiano israeliano – viene assistito da società di pubbliche relazioni e consulenti strategici francesi ed emiratini e si ipotizza che tra di essi possano figurare anche dei consiglieri israeliani.

IL BRACCIO DESTRO DEL VECCHIO GENERALE

Saddam viene considerato il braccio destro del padre, che oggi ha settantasette anni, una persona anziana dunque, per altro ricoverato d’urgenza tre anni fa in un ospedale militare di Parigi poiché in pericolo di vita. Da allora, il figlio del generale ha visto aumentare la propria influenza in seno all’autoproclamato Esercito nazionale libico (LNA).

Non è tuttavia chiaro chi possa avere incontrato nel corso della sua breve permanenza all’aeroporto Ben-Gurion. In passato, tuttavia, era circolata la voce di contatti stabiliti tra Haftar e personalità dello Stato ebraico, in particolare attraverso il dipartimento Tevel del Mossad, responsabile delle relazioni clandestine all’estero con le controparti dell’intelligence israeliana, con le organizzazioni non statali e con gli Stati che non hanno relazioni diplomatiche ufficiali con Israele.

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