Il Remembrance Day è tradizionalmente un giorno di commemorazione osservato nei paesi dell’Impero britannico, ora Commonwealth, e in diversi stati europei (inclusi Francia e Belgio) per ricordare la fine della Prima guerra mondiale, viene infatti celebrato l’11 novembre, giorno nel quale nel 1918 ebbe termine il conflitto.
L’evento è dedicato agli appartenenti alle Forze armate che caddero nel corso del conflitto, esso venne istituito dal sovrano del Regno Unito, Re Giorgio V, il 7 novembre del 1919 su suggerimento di Edward George Honey. Le tradizioni comuni britanniche, canadesi, sudafricane, australiane e neozelandesi prevedono due minuti di silenzio «all’undicesima ora dell’undicesimo giorno dell’undicesimo mese», poiché quello fu l’istante nel quale l’armistizio divenne effettivo sul fronte occidentale.
CADUTI NELLE DUE GUERRE MONDIALI
I due minuti ricordano rispettivamente i caduti della Prima e della Seconda guerra mondiale e, prima del 1945, il silenzio aveva una durata di un solo minuto. Per quanto concerne l’Italia, occorre ricordare che il 4 novembre fu dato l’annuncio della fine delle ostilità, annuncio che ha scatenò in tutto il Paese manifestazioni di entusiasmo e gioia per giorni e giorni.
L’11 novembre la Germania si arrese senza condizioni, determinando la fine del più lungo conflitto combattuto fino ad allora. In questa giornata si intende dunque ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, sacrificarono la loro vita.