ARTE, pittura. Roma: Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architettrice, mostra a cura di Yuri Primarosa

L’esposizione avrà luogo fino al 19 aprile 2022 presso le Gallerie nazionali di arte antica – Galleria Corsini in via della Lungara. Riunita per la prima volta l’intera produzione grafica e pittorica dell’artista, presentando un «Ritratto di architettrice», probabile effigie della Bricci, accanto a capolavori inediti o poco conosciuti, opere dei maestri a lei più vicini

In occasione della riapertura al pubblico della Galleria Corsini, le Gallerie nazionali di arte antica esporranno dal 5 novembre 2021 al 19 aprile 2022 Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architettrice, prima mostra personale dedicata alla pittrice e architetta (Roma, 1616 – post 1690).

«Dopo molti mesi di lavori siamo felici di riaprire la Galleria Corsini con un’assoluta novità, una mostra che celebra un’artista portata di recente all’attenzione del grande pubblico da Melania Mazzucco col romanzo L’architettrice – afferma al riguardo Flaminia Gennari Santori -, la Galleria è ora pronta ad accogliere i visitatori con una rete wi-fi, una guida digitale gratuita di supporto alla visita e servizi di accoglienza completamente rinnovati. La nuova illuminazione e gli interventi conservativi sulle decorazioni settecentesche assicurano al pubblico una migliore fruibilità degli spazi».

La mostra, a cura di Yuri Primarosa, riunisce per la prima volta l’intera produzione grafica e pittorica dell’artista, presentando un Ritratto di architettrice (probabile effigie della Bricci), accanto a capolavori anch’essi inediti o poco conosciuti dei maestri a lei più vicini.

PLAUTILLA FIGLIA D’ARTE

Come quasi tutte le sue colleghe, anche Plautilla era figlia d’arte, e nella bottega romana di suo padre Giovanni acquisì molto di più che i soli rudimenti nel disegno e nel colorire. Oltre a dipingere insegne di botteghe e a impiastricciare muri e tele nell’entourage del Cavalier d’Arpino, il padre era infatti anche musicista e compositore dilettante, attore e commediante, poligrafo e poeta.

Grazie a nuove ricerche, sappiamo che fu Giovanni a offrire a Plautilla la prima rete di contatti e committenze, come nel caso della Madonna col Bambino di Santa Maria in Montesanto (1640 circa), che conserva sul retro la firma dell’artista giovinetta assieme a una relazione che ci informa di un evento prodigioso: a ultimare l’opera sarebbe stata la Madonna stessa.

Mossa da una devozione autentica, Plautilla era all’epoca un’artista alle prime armi, destinata a vivere in odore di santità. Questo esordio legato a un evento miracoloso le garantì un posto d’onore nella produzione in serie di immagini devozionali di sante vergini e martiri. Tali occasioni formative le consentirono di entrare in contatto con l’abate Elpidio Benedetti, servitore prima del cardinale Giulio Mazzarino e poi di Jean-Baptiste Colbert nelle funzioni di agente di Luigi XIV, una figura chiave nel fervido dialogo politico e artistico tra Roma e Parigi.

IL SODALIZIO CON L’ABATE BENEDETTI

Il sodalizio con Benedetti fu decisivo per Plautilla, che poté cimentarsi nell’esecuzione di importanti pale d’altare, nell’ideazione di apparati decorativi e nella progettazione di altre opere insigni.

Elpidio, inoltre, era un artista dilettante egli stesso, in stretto rapporto con alcuni dei più famosi maestri dell’epoca, come Gian Lorenzo Bernini (di cui si espone un magnifico busto in terracotta di papa Alessandro VII), Pietro da Cortona (evocato con un potente Ritratto del cardinale Giulio Mazzarino, presentato al pubblico per la prima volta), Andrea Sacchi, Giovan Francesco Grimaldi e Giovan Francesco Romanelli, autore della splendida Madonna del Rosario proveniente dalla chiesa dei Santi Domenico e Sisto a Roma, restaurata per l’occasione nel laboratorio delle Gallerie Nazionali.

Grazie a Benedetti, la Bricci poté concretizzare le sue ambizioni affermandosi anche come architetta: un evento talmente eccezionale da richiedere l’invenzione di un nuovo termine – quello di “architettrice” –, apposto su un atto notarile relativo ai lavori del Vascello per suggellare il riconoscimento ufficiale della donna dopo anni attività sottotraccia, in un settore artistico tradizionalmente riservato ai soli uomini.

LA SUA OPERA PIÙ IMPORTANTE

Nel 1662-1663 ebbero inizio i lavori della sua opera più famosa, la Villa Benedetta fuori Porta San Pancrazio, detta «il Vascello», distrutta nel 1849 durante l’assedio francese di Roma. A quel cantiere avevano preso parte artisti del calibro di Bernini, Cortona e Grimaldi, ma era stata Plautilla a dirigerne le maestranze: una rivoluzione silenziosa resa possibile dall’incontro con un illuminato mecenate, pronto a offrirle costante protezione.

La scoperta di documenti inediti sulla vita di Plautilla, l’identificazione di nuove opere e il restauro dei suoi progetti architettonici conservati presso l’Archivio di Stato di Roma (esposti per la prima volta assieme a una nuova tavola proveniente da una collezione privata), consentono di fare nuova luce su questa affascinante figura di artista, unico architetto donna dell’Europa preindustriale.

Si potranno ammirare in mostra, inoltre, un ambizioso progetto della Bricci per la scalinata di Trinità dei Monti (1660), la vasta lunetta da lei dipinta per i Canonici lateranensi (1669-1673) e altre due sue tele conservate a Poggio Mirteto, anch’esse restaurate per l’occasione: lo Stendardo della Compagnia della Misericordia raffigurante la nascita e il martirio del Battista (1675) e la Madonna del Rosario (1683-1687) del duomo dello stesso borgo che aveva dato i natali al padre di Elpidio: Andrea Benedetti, ricamatore papale, del quale si presentano le prime opere certe e la pala d’altare della sua cappella privata, anch’essa sottoposta a un delicato intervento conservativo.

SAN LUIGI IX DI FRANCIA

Chiude l’esposizione un prestito eccezionale: il quadro d’altare raffigurante San Luigi IX di Francia tra la Storia e la Fede dipinto da Plautilla per la cappella di San Luigi (1676-1680) nella chiesa dei Francesi, interamente progettata dall’architettrice per l’abate Benedetti, accanto alla cappella Contarelli. Il catalogo che accompagna l’esposizione, stampato da Officina Libraria, contiene i saggi di Yuri Primarosa, curatore della mostra, e di Melania Mazzucco, autrice de L’architettrice, e i contributi di alcuni dei maggiori specialisti dell’artista e del suo contesto culturale: Aloisio Antinori, Carla Benocci, Maria Barbara Guerrieri Borsoi, Riccardo Gandolfi, Gianni Papi e Magda Tassinari, offrendo una nuova e aggiornata monografia sull’artista.

Attività didattiche: dal 6 novembre 2021 al 16 aprile 2022, ogni sabato alle ore 16.00, in programma i laboratori didattici Giovani architetti al museo a cura dell’Associazione sipArte!: i bambini sono invitati a scoprire la figura della celebre architettrice. Massimo 10 partecipanti. Attività gratuita su prenotazione obbligatoria all’indirizzo didattica@siparte.net. Biglietto ridotto con tariffa speciale a 6 euro per gli accompagnatori.

INFO

www.barberinicorsini.org,

gan-aar.comunicazione@beniculturali.it

evento espositivo: Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architettrice;

curatore: Yuri Primarosa;

luogo: Galleria Corsini, via della Lungara 10, Roma;

apertura al pubblico: dal 5 novembre 2021 al 19 aprile 2022;

orari di esposizione al pubblico: da martedì a domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00, ultimo ingresso consentito alle ore 17:00; chiuso il lunedì.

Biglietti: intero 12 €, ridotto 2 € (ragazzi dai diciotto ai venticinque anni); il biglietto è valido dal momento della timbratura per venti giorni in entrambe le sedi del Museo, sia Palazzo Barberini che Galleria Corsini.

Dal 26 novembre 2021 al 27 marzo 2022 nello spazio mostre di Palazzo Barberini è visitabile una mostra Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta. Violenza e seduzione nella pittura tra Cinquecento e Seicento. Per essa è prevista una tariffa mostra + museo: prezzo  intero 15 €, ridotto 4 € (ragazzi dai diciotto ai venticinque anni); ingresso gratuito per minori di diciotto anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori cittadini dell’Unione europea (previa prenotazione), studenti e docenti di architettura, lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), conservazione dei beni culturali e scienze della formazione, accademie di belle arti, dipendenti del Ministero della Cultura, membri ICOM, guide e interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell’ordine, portatori di handicap con accompagnatore, personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine, dietro esibizione di idonea attestazione sul modello predisposto dal Miur.

Prenotazione individuale consigliata, obbligatoria per i gruppi (massimo quindici persone, guida inclusa) al link: https://www.ticketone.it/artist/galleria-corsini/

Facebook: @BarberiniCorsini

Twitter: @BarberiniCorsin

Instagram: @BarberiniCorsini

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