Nella serata di ieri Carles Puigdemont, ex presidente catalano che nell’ottobre del 2017 dichiarò unilateralmente l’indipendenza della Catalogna dalla Spagna, è stato arrestato dalla Polizia all’aeroporto di Alghero, e in seguito tradotto nel carcere di Sassari. Il provvedimento eseguito dagli agenti delle Forze dell’Ordine italiani era basato su un mandato d’arresto europeo spiccato nei suoi confronti dal Tribunale supremo del Paese iberico. Nella città sarda Puigdemont avrebbe dovuto partecipare a una manifestazione di celebrazione della cultura catalana.
Puigdemont ha ricoperto la carica di presidente della Regione autonoma catalana per un anno a partire dal 2016, prima di trovare rifugio in Belgio a seguito dell’autoproclamata indipendenza dalla spagna, onde evitare di essere processato in con l’accusa di sedizione e ribellione. Egli viene infatti ritenuto essere dalle autorità di Madrid il principale responsabile dell’organizzazione del referendum sull’indipendenza della Catalogna, che ha avuto luogo nell’ottobre del 2017, consultazione popolare che lo Stato spagnolo ha sempre respinto considerandola illegale.
Puigdemont, personalità politica di spicco a Bercellona, immediatamente dopo il referendum aveva proclamato ufficialmente e unilateralmente l’indipendenza della Catalogna dallo Stato centrale madrileno, ricevendo in questo suo cruciale passo il sostegno del suo governo e dal parlamento catalano, a maggioranza indipendentista.
Secondo il quotidiano “El Pais”, la richiesta di estradizione di Puigdemont in Spagna potrebbe essere fatta pervenire alle autorità di Roma già nella giornata di oggi, a quel punto sarà la Giustizia italiana a doversi fare carico della scottante vicenda, poiché investita della decisione sulla consegna o meno di Puigdemont agli spagnoli.