“L’altra metà del cielo 1”, documentario di Maria Grazia Annibali, raccoglie alcune testimonianze di donne omosessuali dichiarate che vivono apertamente la loro diversità. Attraverso questo lungometraggio, che ha riscosso un grande successo anche a livello internazionale, l’autrice aggiunge una voce autorevole al panorama di diritti delle persone omosessuali.
Alcune delle donne intervistate ricoprono ruoli pubblici, esse si battono al fine di cancellare le discriminazioni; altre combattono le loro proprie piccole battaglie nella vita quotidiana, tutti i giorni, anche nei luoghi di lavoro, questo poiché – affermano – l’identità sessuale non è soltanto una questione fisica, bensì anche culturale.
L’opera della Annibali si propone di illustrare, attraverso l’intreccio di vite affettive, lavorative e dell’attività politica svolta, la presenza positiva delle lesbiche nella società. Un invito a rifuggire dalle discriminazioni e ad analizzare con spirito critico i luoghi comuni e gli stereotipi socio-culturali relativi all’omosessualità, allo scopo di scardinarli e mostrarne financo l’infondatezza.
Intervistata da insidertrend.it, l’autrice del lungometraggio ha tra l’altro dichiarato di essere felice poiché per lei «è stato possibile parlare dei diritti negati alla comunità LGBTQI+».
«Mi ha reso enormemente felice – ha inoltre aggiunto la Annibali – l’opportunità offertami da Massimo Gazzè, direttore della rassegna, che porterà il mio docufilm a Parigi in occasione della mostra cinematografica del prossimo anno. Si tratta di una doppia felicità, perché nel 2009 l’anteprima de “L’altra metà del cielo” ebbe luogo proprio nella Ville Lumiere».
