Dal prossimo 28 settembre e fino al 1 ottobre avrà luogo a la Spezia la VII edizione di Seafuture, un articolato percorso che sarà occasione di incontro, confronto e progettazione legato al mare e alla sua economia. Un evento che, al momento, risulta essere unico in presenza nel suo genere in Italia, la cui sofferta organizzazione in una fase difficile come quella attuale, segnata dalla pandemia, è un evidente indice di resilienza.
«FARE SISTEMA» E GUARDARE AL FUTURO ATTRAVERSO IL MARE
Il Paese «vuole fare sistema» e modernizzarsi ulteriormente, anche approfittando dell’opportunità offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), guardando al futuro, alle prossime generazioni, anche e soprattutto attraverso il mare, che è per natura parte essenziale del futuro di questo Paese.
Infatti, il mare costituisce per l’80% il confine italiano, mentre la Blue Economy, nelle sue diverse realtà (200.000 imprese, pari al 3,3% del totale), rappresenta una rilevante parte del sistema produttivo nazionale. Una crescita (+10,5% negli ultimi cinque anni) spinta da giovani imprenditori, che nel 10% dei casi hanno al massimo trentacinque anni.
UNA VETRINA DELL’ECCELLENZA
L’evento spezzino di fine mese sarà dunque, ma non solo, una vetrina delle capacità tecnologiche e industriali che il Paese è in grado di esprimere, un momento di esibizione delle capacità possedute, ma anche di riflessione sulle possibili azioni di rilancio dell’industria, in un momento favorevole nel quale all’estero si registra una positiva considerazione dell’export italiano.
È necessario mantenere alta l’asticella del livello tecnologico nazionale individuando lucidamente le «chiavi» di un accesso e un utilizzo ottimale dei fondi europei. Funzione di Seafuture 2021 sarà quindi anche quella di generare connessioni e sinergie tra le Istituzioni e il mondo accademico e della ricerca, i gruppi industriali (nazionale ed esteri), le piccole e medie imprese, le start up innovative e i cluster tecnologici che apportano sviluppo all’economia del mare.
LA MANIFESTAZIONE IN CIFRE
Nei cinque giorni della manifestazione gli spazi dell’area espositiva spezzina ospiteranno 220 imprese (+20%), molte delle quali estere, aspetto che consentirà a Seafuture di ottenere la certificazione di “fiera internazionale”. Il percorso si articolerà su 9.000 metri quadrati di superficie coperta e sul bacino navale all’aperto. 9.000 è parimenti il numero dei partecipanti previsti, che potranno usufruire di una piattaforma B2B, la cui apertura potrà dare luogo a proficui incontri pre-organizzati.
54, invece, le marine militari partecipanti, con la Forza armata italiana che fornirà il naturale supporto all’evento, oltre a diffondere all’estero un’immagine «forte» della tecnologia italiana attraverso la presenza di alcune sue unità navali.
IMPORTANZA DELLA DIMENSIONE MARITTIMA PER LA DIFESA
È innegabile l’importanza della dimensione marittima nel complesso della Difesa del Paese e non è dunque casuale che il workshop sulla sicurezza nella regione del «Mediterraneo allargato» (o «MENA», acronimo di Meddle East and North Africa) si terrà il primo giorno della manifestazione, un seminario nel corso del quale verranno affrontate anche tematiche collegate, come quella dell’Artico e delle sue diverse urgenti problematiche.
Attraverso la cantieristica e la tecnologia più avanzata anche il comparto industriale della Difesa rinviene in Seafuture un contributo al rilancio dell’economia del mare. Nel programma dell’edizione 2021, oltre alla rinnovata presenza delle numerose delegazioni estere e di aziende leader internazionali del settore, è prevista l’ulteriore implementazione delle tematiche relative a safety and security portuale, logistica e trasporto intermodale, start up e formazione.
TRANSIZIONE «GREEN»
A essere approfondite saranno anche specifiche tematiche, trattate nelle sessioni dedicate all’energia e alla cosiddetta «transizione green», con una specifica sessione sulla gestione energetica e le soluzioni innovative e sostenibili applicabili al complesso delle operazioni portuali, incluso l’Onshore Power Supply. Particolare attenzione verrà posta sulle diverse opzioni di combustibili alternativi per lo shipping: dall’utilizzazione dell’idrogeno alla propulsione eolica, dal cold ironing alla supply chain digitalisation.
Al pari di quanto avvenuto in precedenza, anche nel corso della VII edizione di Seafuture un comitato tecnico-scientifico selezionerà sette tesi di giovani laureati in materia di Blue Economy e Green Economy, lavori che verranno presentati durante l’evento. Tra esse ne verranno successivamente indicate tre, ai cui estensori verranno assegnati i Seafuture Awards 2021.
FINANZIAMENTO ALL’INDUSTRIA
Le opportunità di finanziamento per il settore industriale marittimo verranno analizzate durante la panoramica sui nuovi strumenti allo scopo promossi dalla Commissione europea, nell’ottica della mobilizzazione dei fondi comunitari e dello stimolo degli investimenti, siano essi di natura pubblica che privata. In tale ambito si concentrerà il focus su Horizon Europe e CEF2.
È in questa cornice che si collocherà Circle Group, giornata di conferenze e workshop sui finanziamenti europei che verranno erogati dal 2021 al 2027 a beneficio dello shipping e della logistica.
30 SETTEMBRE: CIRCLE GROUP
Circle Group, specializzato nell’analisi e nello sviluppo di soluzioni per l’innovazione e la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale, – guidato da Circle S.p.A., quotata sul mercato AIM Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana – darà luogo nella giornata del 30 settembre una giornata di lavori a tema alla quale parteciperanno il viceministro per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile Alessandro Morelli, Pat Cox (coordinatore europeo del Corridoio TEN-T scandinavo-mediterraneo) e Kurt Bodewig (coordinatore europeo delle Autostrade del Mare), alla presenza di più di duecento esponenti di istituzioni e imprese provenienti da tutto il mondo.
SEAFUTURE
Seafuture è organizzato da IBG (Italian Blue Growth), società formata da Distretto ligure delle tecnologie marine, Consorzio Tecnomar Liguria ed EIAD, grazie alla collaborazione di Marina militare italiana, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Azienda Speciale EPS, oltreché grazie al sostegno fornito da AIAD, Regione Liguria e dai Comuni della Spezia, Lerici e Porto Venere.
Co-organizzatori sono invece: ITA (Italian Trade agency- ICE), Alps, Fincantieri, Leonardo S.p.A., MBDA, Elettronica Group, Orizzonte Sistemi Navali, Cattaneo, EIA, Alfagomma, L3Harris, Zodiac, Ecopneus.