Ennesima notte di sangue a Marsiglia, tre pregiudicati per reati di stupefacenti sono stati assassinati in due diverse sparatorie avvenute nella notte tra sabato e domenica.
Si sarebbe trattato in entrambi i casi di conflitti a fuoco, il primo dei quali intorno a mezzanotte nel quartiere Blue Marine, nel XIV arrondissement, dove due giovani, uno dell’età di venticinque anni e l’altro di ventisei, sono stati uccisi. Una terza vittima è stata poi trovata nel IV distretto della città portuale, colpita a morte – si afferma – da uomini incappucciati, che hanno poi dato alle fiamme l’autoveicolo nell’abitacolo del quale la loro vittima si trovava.
La polizia giudiziaria ha avviato le indagini sui due casi di efferati delitti.
AUMENTO DI AGGUATI E CONFLITTI A FUOCO
Fonti vicine alle autorità giudiziarie marsigliesi hanno riferito come non sua impossibile «che questi due eventi siano collegati», mentre il prefetto Frédérique Camilleri ha volto sottolineare che: «Se è troppo presto per stabilire i moventi che hanno spinto gli autori di questi crimini a compiergli, questi nuovi episodi di violenza non fiaccano comunque la determinazione dello Stato nella lotta senza tregua contro il traffico e la circolazione di armi, nonché per assicurare alla Giustizia i responsabili di questi omicidi».
Tuttavia è innegabile che il fenomeno della violenza armata a Marsiglia negli ultimi tempi abbia conosciuto una fase incrementale, lo testimoniano i recenti efferati delitti commessi in città.
GUERRE DI DROGA
Il 18 agosto scorso un ragazzo di appena quattordici anni era stato ucciso con un fucile d’assalto all’ingresso della città dei Castagni, sempre nel XIV arrondissement, mentre un altro adolescente della stessa età e un bambino di otto anni erano rimasti feriti.
Secondo il ministro degli interni Gérald Darmanin «le indagini giudiziarie sono in corso, ma a priori sembra ovvio che la guerra per il controllo delle lucrose piazze di spaccio sul territorio è senza dubbio una delle cause alla base di questi attacchi armati, che negli ultimi mesi, in modo particolare si sono andati moltiplicando nel dipartimento di Bouches-du-Rhône, seppure da un decennio li si registrasse in calo».
UN BILANCIO DI SANGUE
I dati ufficiali riferiti ai soli mesi della prima metà del 2021 indicano in undici le persone assassinate. Secondo i calcoli della prefettura di polizia, resi pubblici il 14 agosto scorso, tra la fine di giugno e l’inizio di luglio cinque uomini sono stati uccisi. «Ci sono periodi di calma e poi focolai che possono anche sorprendere – sottolinea Eric Arella, dirigente locale della polizia giudiziaria -, ma il mondo criminale non è stagnante», egli ha ricordato che nel solo 2016 a Marsiglia ventinove persone hanno perso la vita per cause violente, allora un record negativo negli ultimi trenta anni.