TURISMO, ripresa e criticità. Roma: timidi segnali positivi, ma il settore è ancora in perdita

Nel bimestre maggio-giugno le presenze negli hotel e nelle residenze turistico-alberghiere sono quasi raddoppiate rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, tuttavia, se si confrontano i dati l’occupazione di camere e letti permane lontana dalle cifre del 2019. Riguardo agli affitti brevi urge poi una semplificazione normativa: per Belfronte (Forza Italia) «inerzia e demagogia devono assolutamente lasciare spazio al pragmatismo se si vogliono davvero risolvere razionalmente e nei termini del diritto i problemi»

Primi arrivi dall’estero dopo la catastrofica pandemia, si tratta soprattutto di giovani che esprimono però una bassa capacità di spesa, tuttavia, nonostante questi incoraggianti segnali il settore registra ancora una forte perdita rispetto al periodo precedente la diffusione del coronavirus.

GLI STRANIERI TORNANO A ROMA

Gli stranieri tornano dunque a Roma, una delle destinazioni in assoluto maggiormente preferita dai turisti. Nel bimestre maggio-giugno le presenze negli hotel e nelle residenze turistico-alberghiere sono quasi raddoppiate rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, tuttavia, se si confrontano i dati resi noti dall’Ente bilaterale turismo Lazio (EBTL) l’occupazione di camere e letti permane lontana dalle cifre del 2019.

Tutto esaurito nelle località di villeggiatura marine e montane, mentre le città d’arte, che da sole costituiscono un terzo del totale del volume di turisti, purtroppo risentono ancora  della crisi.

HOTEL A REGIME RIDOTTO

All’incirca la metà degli hotel (600 su 1.200) non hanno riaperto e, di quelli che lo hanno fatto, tra il 20 e il 40 per cento lavorano a regime ridotto, seppure – come ha recentemente sottolineato il presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli – per effetto dell’entrata in vigore del “green pass” si registrano degli iniziali segnali positivi.

Al riguardo le aspettative sono buone per settembre e ottobre, poiché ci si attende un miglioramento, mentre è previsto un calo per i mesi invernali che seguiranno le festività natalizie.

GREEN PASS SÌ, GREEN PASS NO

Di diverso avviso riguardo al green pass è invece la categoria dei ristoratori, ai quali secondo la FIPE Confcommercio, la misura sta generando parecchi problemi, anche perché il 40% dei locali pubblici non dispone di spazi esterni, questo mentre la FIEPET Confesercenti sottolinea come il comparto turismo nella capitale e in regione ha perso dieci miliardi e occorrerebbe un rilancio attraverso un’azione di promozione della quale si dovrebbe occupare il Governo.

Tornando ai soggiorni, Tommaso Tanzilli, che di EBTL è presidente, evidenziando come la maggior parte dei turisti scelga strutture extra alberghiere e locazioni brevi, ha aggiunto che queste «spesso non rispettano i protocolli di sicurezza e la sanificazione, sfuggendo ai controlli».

AFFITTI BREVI: UNA RISORSA PER LA CITTÀ

Sull’argomento interviene anche Rocco Belfronte, già consigliere comunale all’Assemblea capitolina e vicepresidente della Commissione Commercio, attualmente candidato nelle liste di Forza Italia alle prossime elezioni a Roma. «È innegabile che nella capitale un problema di irregolarità esista, ma questo non vuol dire che a esso in buona parte si possa rimediare».

Su questa tematica scottante Belfronte argomenta attraverso dati precisi: «A Roma moltissima gente vive di B&B, di affitti brevi e di servizi a essi correlati. In città, degli oltre 48.000 appartamenti affittati a turisti per brevi periodi almeno 30.000 sono locati “al nero”, mentre agli uffici del Comune di Roma ne risultano soltanto 11.000 regolari, dunque la situazione non è sotto controllo».

FOCUS SULLA SEMPLIFICAZIONE

Ma non è soltanto il dolo a spingere al “nero”, poiché alcune distorsioni nella regolamentazione del settore incidono oltremodo negativamente. Il candidato al Consiglio comunale prosegue quindi con un esempio: «In virtù della normativa urbanistica in vigore nel Comune di Roma in un appartamento di 120 metri quadrati possono abitare fino a sei persone, ma in materia di locazioni di case vacanze in un appartamento della stessa superficie ce ne possono stare soltanto due. Ora, quale può essere la conseguenza di questo complicato e irrazionale dettato normativo? Che quell’appartamento con ogni probabilità verrà affittato al nero Online, ci verranno alloggiate sei persone ma ne verranno dichiarate solo due, con ricadute negative, per altro, anche sulla tassa di soggiorno che verrà pagata solo in parte».

INERZIA E DEMAGOGIA LASCINO SPAZIO AL PRAGMATISMO

«È necessario dunque semplificare – conclude Belfronte – e questo è un compito della politica, che dovrà farsi carico al più presto delle problematiche di un settore che conferisce un apporto vitale all’economia della città. Quindi l’inerzia e la demagogia su questi argomenti devono assolutamente lasciare spazio al pragmatismo se si vogliono davvero risolvere nei termini del Diritto i problemi di Roma, affitti brevi inclusi».

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