Anche Padova ritorna a cantare con la lirica. Dopo i mesi di chiusura a causa dell’emergenza Covid-19 anche la stagione lirica di Padova riapre le porte al suo pubblico con una programmazione che osserva attentamente i protocolli sanitari del Ministero per l’emergenza.
Continuano lunedì 12 luglio 2021, alla biglietteria del Teatro comunale Giuseppe Verdi di Padova (tel. 049-87770213), le prevendite per il Gala Lirico Sinfonico che, venerdì 6 agosto 2021 alle ore 21.15, porterà di nuovo la lirica sul palco del teatro padovano e inaugurerà la Stagione Lirica di Padova 2021, organizzata e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova.
Il concerto è in coproduzione con i Comuni di Treviso (Teatro Mario del Monaco) e Bassano (Bassano Opera Festival).
Protagonisti cinque cantanti di livello internazionale: il soprano trevigiano Francesca Dotto, riconosciuta fin dagli esordi come uno dei più promettenti soprani del panorama italiano ed internazionale, il mezzosoprano romano Veronica Simeoni, considerata una delle “voci” più interessanti del panorama musicale internazionale e reduce nei giorni scorsi dal successo di critica ai Festival della Valle d’Itria a Martina Franca e al Festival di Macerata, Enea Scala, tenore ragusano dalla vocalità ricca ed estesa, dalle spiccate qualità sceniche e dal repertorio estremamente versatile, ormai considerato un nome di riferimento nel repertorio del baritenore belcantista, il baritono pugliese Lucio Gallo, in grado di cantare da Rossini a Mozart, da Donizetti a Verdi, Puccini, Wagner e anche musica contemporanea grazie alle doti di interprete e alla raffinata tecnica vocale ed il basso trevigiano Roberto Scandiuzzi, uno degli ultimi rappresentanti della scuola italiana dei grandi bassi come Ezio Pinza e Cesare Siepi, dei quali ha subito profondamente l’influenza, oggi considerato dalla critica il miglior “basso nobile” del panorama operistico internazionale.
In programma arie, duetti, quartetti, overture e intermezzi sinfonici tra i più conosciuti e amati di Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi, Mascagni, Giordano, Saint Saens.
APERTURA DELLA SERATA
La serata si aprirà con l’energia scintillante dell’Overture da Guglielmo Tell di Gioachino Rossini (1792-1868), composta nel 1829 e ultima delle 39 opere di Rossini, dopo la quale si ritirò dal panorama melodrammatico, continuando a comporre cantate, musica sacra e musica vocale profana, di cui è stato fatto, nella musica colta, in cinematografia e nei media un uso ponderoso (anche in parodia).
A rompere il ghiaccio sarà la voce del baritono Lucio Gallo con l’aria Nemico della patria, una delle più famose ed amate dal pubblico, del dramma di ambiente storico Andrea Chenier di Umberto Giordano (1867-1948).
Il mezzosoprano Veronica Simeoni sarà poi la seducente Dalila nell’aria Mon coeur s’ouvre à ta voix da Samson et Dalila di Camille Saint Saens (1835-1921).
Seguirà Ah, mes amis da La fille du regiment di Gaetano Donizetti (1797-1848), la celeberrima aria dei “nove do di petto”, cavallo di battaglia dei più arditi tenori lirici e belcantisti e uno dei brani accolti con maggior entusiasmo dal pubblico, che metterà in luce vocalità ricca ed estesa del tenore Enea Scala.
La grande eleganza nella linea di canto e la bellezza ed omogeneità di timbro che caratterizzano la voce del soprano Francesca Dotto potranno essere ben apprezzate nella cavatina di sortita di Elvira Ernani, Ernani involami da Ernani di Giuseppe Verdi (1813-1901) in cui la giovane protagonista viene preparata per il matrimonio che le è stato imposto con il vecchio nobile zio Silva di cui non è innamorata ed è disposta a tutto pur di evitare le nozze e a sposare l’amato rivaleggiare con il bandito Ernani, in realtà Don Giovanni d’Aragona, che si è messo a capo di una banda con la quale vuole spodestare Don Carlo per vendicarsi dell’uccisione del padre.
“Come un colpo di cannone” irrompe con la sua straordinaria presenza scenica e potenza vocale il basso Roberto Scandiuzzi nella cavatina di Don Basilio La calunnia è un venticello da Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (1792-1868).
L’orchestra di Padova e del Veneto, che accompagnerà le esecuzioni dei solisti, sarà la protagonista assoluta dell’intenso e struggente Intermezzo sinfonico da Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni (1863-1945), che ricrea l’assolato paesaggio siciliano con una straordinaria potenza evocativa.
Cinque voci straordinarie che potremo ascoltare singolarmente, ma anche nel loro intreccio: non mancheranno infatti i duetti, dalle parole suadenti di Adalgisa (Veronica Simeoni) a Norma (Francesca Dotto) in Mira o Norma alla comicità travolgente dei duetti buffi Ardir, ah forse il cielo… tra tenore (Enea Scala) e baritono (Lucio Gallo) e Cheti cheti immantinente tra baritono (Lucio Gallo) e basso (Roberto Scandiuzzi) tratti rispettivamente da Elisir d’amore e Don Pasquale di Gaetano Donizetti (1797-1848).
GIUSEPPE VERDI
Il concerto si conclude con due delle pagine più amate di Giuseppe Verdi (1813-1901): il quartetto più celebre di tutta l’opera lirica “Bella figlia dell’amore” da Rigoletto, che viene intonato nel terzo atto dai personaggi del Duca (Enea Scala), Maddalena (Veronica Simeoni), Gilda (Francesca Dotto) e Rigoletto (Lucio Gallo), dei quali vengono delineate in maniera molto efficace le caratteristiche e i sentimenti e l’immancabile Brindisi da La Traviata, intonato dal giovane Alfredo, interpretato dal tenore Enea Scala, in tempo di valzer, a cui si uniscono Violetta, il soprano Francesca Dotto, e gli altri invitati alla sua festa, in cui risulta già evidente l’amore che sta nascendo tra Violetta e Alfredo.
Una successione di pagine memorabili che prenderanno forma davanti a noi, facendoci rivivere l’incanto dell’opera che riuscirà a farci viaggiare, nello spazio e nel tempo, in diversi paesi sempre restando comodamente seduti in poltrona, portandoci di volta in volta a Siviglia, Parigi, Mantova, in Sicilia o in Svizzera.
Dirigerà l’Orchestra di Padova e del Veneto il M. Silvia Casarin Rizzolo, allieva del M. Carlos Kleiber e assistente del M. Claudio Abbado e del M. Zubin Metha, è stata la prima Direttrice d’Orchestra italiana a dirigere in America: a NY ed in tour in altri quattro stati USA, per il centenario di Madama Butterfly ed in seguito Tosca e Traviata. Dirige molte delle più importanti orchestre italiane e straniere. Il suo repertorio include Sinfonico, Opera, Sacra, Barocca e Balletto Classico.
STAGIONE LIRICA 2021
I successivi appuntamenti della Stagione Lirica 2021, del Comune di Padova, Assessorato alla cultura, saranno:
– domenica 10 ottobre 2021: il concerto dei Finalisti del XXX edizione del Concorso internazionale di canto lirico Iris Adami Corradetti, dedicato alla memoria dell’illustre soprano milanese, ma padovano d’adozione;
– domenica 31 ottobre 2021: il Don Pasquale di Gaetano Donizetti (Coproduzione delle quattro città Padova, Treviso, Bassano e Rovigo.) con i vincitori del concorso Toti dal Monte.
– A dicembre 2021: la Traviata di Giuseppe Verdi coprodotta con Rovigo e Treviso.
– Sabato 1 gennaio 2022, ore 17.00, il tradizionale concerto di Capodanno con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Francesco Ivan Ciampa.
BIGLIETTI
intero € 30; ridotto (over 65) € 25; ridotto (under 25) € 20
prevendite presso la biglietteria del Teatro comunale Giuseppe Verdi dal 12 luglio – tel. 049-87770213 e la sera dello spettacolo alla biglietteria resterà aperta fino ad inizio spettacolo.
INFORMAZIONI
Biglietteria Teatro Verdi: tel. 049/87770213; www.teatrostabiledelveneto.it; orari: da lunedì a sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Comune di Padova – Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche – UOC Servizio Manifestazioni e Spettacoli
049-8204489/5623; manifestazioni@comune.padova.it; padovacultura.it
TAMBURINO
Venerdì 6 agosto 2021, ore 21.15
Teatro Verdi, Padova
Gala Lirico Sinfonico
Francesca Dotto, soprano
Veronica Simeoni, mezzosoprano
Enea Scala, tenore
Lucio Gallo, baritono
Roberto Scandiuzzi, basso
Orchestra di Padova e del Veneto
Maestro concertatore e direttore d’orchestra: Silvia Casarin Rizzolo
Musiche di: G. Verdi, U. Giordano, G. Rossini, G. Donizetti, V. Bellini, P. Mascagni, C. Saint Saens
In coproduzione con il Teatro Mario del Monaco di Treviso e il Comune di Bassano del Grappa
PROGRAMMA DEL CONCERTO
- Rossini (1792-1868) da Guglielmo Tell: “Overture”
- Giordano (1867-1948) da Andrea Chenier: “Nemico della patria” (baritono)
- Saint Saens (1835-1921) da Samson et Dalila: “Mon coeur s’ouvre à ta voix” (mezzosoprano)
- Donizetti (1797-1848) da La fille du regiment “Ah, mes amis” (tenore)
- Verdi (1813-1901) da Ernani “Ernani, Ernani involami” (soprano)
- Rossini (1792-1868) da Il Barbiere di Siviglia “La calunnia è un venticello” (basso)
- Mascagni (1863-1945) da Cavalleria Rusticana: “Intermezzo”
- Donizetti (1797-1848) da L’elisir d’amore: “Ardir, ah forse il cielo…” (duetto tenore-baritono)
V.Bellini (1801-1835) da Norma: “Mira o Norma” (duetto soprano-mezzosoprano)
- Donizetti (1797-1848) da Don Pasquale: “Cheti cheti immantinente” (duetto baritono- basso)
- Verdi (1813-1901) da Rigoletto: “Bella figlia dell’amore” (quartetto soprano- tenore- mezzosoprano- baritono)
- Verdi (1813-1901) da La Traviata: “Brindisi”
FRANCESCA DOTTO
Francesca Dotto è nata a Treviso, ha conseguito la maturità classica e si è diplomata in flauto traverso al Conservatorio di Bologna nel 2006.
Nel 2007 ha intrapreso lo studio del canto con il soprano Elisabetta Tandura e nel 2011 ha vinto il primo premio al concorso “Premio nazionale delle arti” indetto dal MIUR e si è diplomata con lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto.
Nel 2012 è stata finalista al Concorso Voci Verdiane a Busseto, al Concorso Corradetti a Padova, ha vinto il secondo premio al Concorso Callas a Verona e ha debuttato al Teatro La Fenice a Venezia interpretando il ruolo di Musetta ne La Bohème di Puccini.
La stagione 2013 è iniziata con la ripresa della produzione de La Bohème (Musetta) al Teatro La Fenice, è proseguita con il debutto nella Lucrezia Borgia di Donizetti (protagonista) al Teatro Verdi di Padova e con quello ne La Traviata (Violetta) al Teatro Verdi di Sassari.
Canta poi La Traviata in diversi Teatri italiani e stranieri, in diverse riprese alla Fenice, al Teatro Petruzzelli di Bari, il Filarmonico di Verona e ad Atene, La Bohème (Musetta) al Teatro la Fenice e Don Giovanni (Donna Anna) ad Atene e alla Fenice. Debutta come Fiordiligi in Così fan tutte al Festival dei due mondi a Spoleto diretta da James Conlon, è poi Musetta ne La Bohème al Teatro Petruzzelli di Bari, e torna alla Fenice per La Traviata diretta da Nello Santi.
E’ ancora Violetta in una nuova produzione al Teatro dell’Opera di Roma, con regia di Sofia Coppola e costumi di Valentino, ed a Firenze, e torna poi a Roma per la nuova produzione di Così fan tutte firmata da Graham Vick, a Venezia per Mimì in Bohéme e Donna Anna in Don Giovanni, il debutto alla Staatsoper di Vienna in Bohème, Viaggio a Reims a Roma e Traviata a Tokyo e in Fenice, Micaela in Carmen a Cagliari, Don Giovanni a Pechino e a Venezia, il debutto in Anna Bolena all’Opera di Roma, Liù in Turandot alla Fenice.
Tra i suoi impegni recenti e futuri: Luisa Miller al Festival Verdi di Parma, Lucrezia Borgia al Festival Donizetti di Bergamo, il debutto alla Royal Danish Opera con Traviata, protagonista di Marin Faliero al Festival Donizetti di Bergamo ancora Traviata a Berlino, Ernani a Piacenza etc.
VERONICA SIMEONI
Veronica Simeoni è nata a Roma. Dopo gli studi classici, si è diplomata in canto presso il Conservatorio di Adria, proseguendo la sua formazione musicale sotto la guida di Raina Kabaivanska all’Accademia Chigiana di Siena, presso l’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena e all’Università di Stato di Sofia.
Dopo il debutto con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto con Trovatore e Oberto Conte di San Bonifacio, ha subito interpretato Charlotte del Werther di Massenet al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, lo Stabat Mater di Rossini alla Scala con R. Chailly e Jocasta dell’Oedipus Rex di Stravinsky a Trieste per la regia di Giorgio Pressburger. Artista di grande versatilità ha al suo attivo numerosi debutti e prestigiose collaborazioni con registi e direttori nei teatri di tutto il mondo. Ha cantato nel Requiem di Verdi a San Pietroburgo diretta da Y. Temirkanov, poi a Valencia, a Firenze diretta da D. Gatti e a Bologna con la direzione di M. Mariotti; ruolo che ha da poco interpretato anche in forma scenica all’Opernhaus di Zurigo diretta da F. Luisi. Nello stesso teatro ha inoltre debuttato in numerosi titoli: Roberto Devereux, La Straniera, Don Carlo, Anna Bolena e Aida.
Il repertorio francese, da sempre suo territorio d’elezione, l’ha vista protagonista fin dal Dom Sébastien, roi du Portugal, di Donizetti al Teatro di Norimberga, proseguendo con Didon ne Les Troyens a Valencia diretta da V. Gergev e con la regia de La Fura dels Baus e infine con Giulietta in Les Contes d’Hoffmann al Teatro alla Scala diretta da R. Carsen. A questi titoli si sono aggiunti Carmen a Città del Messico, allo Sferisterio di Macerata, Venezia, Bologna e Torino; La Favorite e L’Africaine entrambe a Venezia, di cui la seconda rara opera di Meyerbeer ha inaugurato la stagione; il Guillaume Tell al Rossini Opera Festival di Pesaro diretta da M. Mariotti e con la regia di G. Vick, dove ha cantato anche la Petite messe solennelle. Tuttavia è con la Charlotte che, ripresa prima a Lisbona, con la regia di G. Vick, poi a Roma, ha recentemente fatto il suo debutto al Metropolitan di New York a fianco di Vittorio Grigolo.
I titoli belcantistici, importanti e di grande impegno, annoverano Maria Stuarda a Modena, Piacenza e Bilbao; Adalgisa in Norma a Sassari, Torino, Cagliari, Venezia, Madrid e Savonlinna e infine Roberto Devereux a Madrid, Berlino e Monaco di Baviera a fianco di Edita Gruberova.
Inoltre nei titoli verdiani di Nabucco alla Scala e di Trovatore alla Welsh National Opera di Cardiff, a Venezia e a Bordeaux ha avuto ottime recensioni che le hanno riconosciuto perfetta aderenza fra drammaturgia e temperamento.
Senza dimenticare la IX Sinfonia di Beethoven interpretata ad Oviedo e a Roma diretta da Lorin Maazel, una parte della sua carriera è dedicata alla musica moderna: oltre al Requiem di Maderna a Venezia, ha interpretato anche la parte di Agave in The Bassarids a Roma, in occasione dell’apertura della stagione lirica.
ENEA SCALA
Enea Scala, tenore ragusano dalla vocalità ricca ed estesa, dalle spiccate qualità sceniche e dal repertorio estremamente versatile è ormai considerato un nome di riferimento nel repertorio del baritenore belcantista.
Terminata la maturità classica studia canto al Conservatorio di Bologna con Wilma Vernocchi perfezionandosi successivamente con Fernando Cordeiro Opa con il quale tuttora lavora. Dal suo debutto a Bologna nel 2006 ha spaziato da Mozart (Così fan tutte, Don Giovanni, La finta giardiniera) al Rossini brillante, al Belcanto italiano, a opere come Il cappello di paglia di Firenze, L’heure espagnole, L’amico Fritz, Die Fledermaus, La Juive/Leopold per arrivare ai suoi primi titoli verdiani (Falstaff e Traviata)
In ambito belcantista, oltre a Bellini (Sonnambula, Zaira, Puritani, Adelson e Salvini) è particolarmente interessato all’esplorazione del vasto repertorio Donizettiano (da Don Pasquale, Elisir, Convenienze teatrali a Caterina Cornaro, Lucia di Lammermoor, Maria Stuarda, Le Duc d’Albe). Uno stretto rapporto lo lega a Rossini: dopo un esordio nel genere brillante (Italiana, Barbiere, Cenerentola, Il viaggio a Reims, Pietra del paragone), cimentatosi con Guillaume Tell (sia come Arnoldo/Arnolde che come Roudi) è arrivato a quello che è ora il suo repertorio di elezione, prima con Armida/Rinaldo, poi con Ermione/Pilade e Pirro e recentemente con Tancredi, Mosè in Egitto, Semiramide e La donna del lago/Rodrigo. Al ROF di Pesaro è apparso in Sigismondo, Il viaggio a Reims, Mosè in Egitto e L’occasione fa il ladro.
Enea Scala ha cantato sui palcoscenici di Torino, Firenze, Napoli, Palermo, Geneve, Marseille, Montecarlo, Lyon, Parigi/Champs Elysees, Monaco di Baviera, Bruxelles, Anversa, dei Festival di Martina Franca, Montpellier, Glyndebourne, di Mosca (Bolsoi e Tchaikovsky Concert Hall), Londra (ROH e Barbican Center), Muscat, Toronto collaborando con direttori quali Bartoletti, Battistoni, Bisanti, Carignani, Ettinger, Haïm, López-Cobos, Luisi, Mariotti, Mazzola, Muti, Noseda, C. Rizzi, Rousset, Rustioni, Sacripanti e con registi come Bernard, Ceresa, Clement, Cucchi, Font, Grinda, Lescot, Michieletto, Py, Pountney, Vick, Villazon, Vizioli, Wake-Walker.
Fra i suoi impegni recenti e futuri Le chant sur la mort de Haydn con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti, Carmina Burana con l’Orchestre de Capitole, i debutti in Rigoletto a Marsiglia ed al Festival di Macerata, come protagonista del rossiniano Otello a Francoforte e de Les Contes d’Hoffmann alla Monnaie, Lucia di Lammermoor al Filarmonico di Verona, La Juive ad Anversa, il debutto all’Arena con Gianni Schicchi, Semiramide e Roberto Devereux alla Fenice, il suo debutto come Rodolfo ne La bohème a Marsiglia, Werther a Ghent, Armida, La traviata e Guillaume Tell a Marsiglia, Norma e Les Huguenots a Bruxelles, Manon ad Amburgo, Les Troyens a Colonia etc.
LUCIO GALLO
Nato a Taranto, si è formato alla scuola di Elio Battaglia, sotto la cui guida si è diplomato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino con lode.
Vincitore di numerosi concorsi, nazionali e internazionali (Conegliano Veneto, Francisco Vinas, Premio “Mira Fattori”), il suo prestigioso cammino artistico lo vede regolarmente ospite delle più importanti sale da concerto e dei più rinomati teatri del mondo, fra i quali: Metropolitan di New York, San Francisco Opera, Lyric Opera di Chicago, Covent Garden di Londra, Staatsoper, Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Deutsche Oper, Staatsoper e Philharmonie di Berlino, Festival di Salisburgo, Opernhaus di Zurigo, Bayerische Staatsoper di Monaco, La Monnaie di Bruxelles, New National Theatre di Tokyo, Teatro Bolshoi di Mosca, Teatro alla Scala, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera e Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna.
Le sue doti di interprete e la sua raffinata tecnica vocale gli permettono di cantare da Rossini a Mozart, da Donizetti a Verdi, Puccini, Wagner e anche musica contemporanea. Fra i numerosissimi ruoli del suo repertorio si possono ricordare Figaro (sia ne Il Barbiere di Siviglia sia ne Le nozze di Figaro), Gugliemo (Così fan tutte), Leporello e Don Giovanni in Don Giovanni, Dandini (La cenerentola), Malatesta e Don Pasquale (Don Pasquale), Belcore (L’elisir d’amore), Lord Enrico (Lucia di Lamermoor), Marcello (La bohème), Jack Rance (La fanciulla del west), Scarpia (Tosca), Germont (La traviata), Ford e Falstaff (Falstaff), Amonasro (Aida), Marchese di Posa (Don Carlo), Jago (Otello), Macbeth, Rigoletto, Simon Boccanegra, Telramund (Lohengrin), Holländer in Der fliegende Holländer, Golaud (Pelleas et Melisande), Onegin, Wozzeck, Vincenzo Gellner (La Wally), Don Pizarro (Fidelio), Gerard (Andrea Chénier).
Collabora con i più grandi direttori d’orchestra, come Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Riccardo Chailly, Colin Davis, John Eliot Gardiner, Gianandrea Gavazzeni, Daniele Gatti, Bernard Haitink, Daniel Harding, Nikolaus Harnoncourt, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Wolfgang Sawallisch, Jeffrey Tate.
Affianca alla carriera operistica un’intensa attività liederistica e oratoriale. Ha insegnato tecnica vocale all’Accademia Musicale Pescarese e insegna ai corsi di perfezionamento della Scuola Superiore “Hugo Wolf” diretta dal Maestro Elio Battaglia. Ha portato sul palcoscenico “Tribute to Frank Sinatra” con il Claudio Chiara Jazz Quintet. Ha inciso per Deutsche Grammophon, Sony, Decca e Fonit Cetra (Warner).
ROBERTO SCANDIUZZI
Uno degli ultimi rappresentanti della scuola italiana dei grandi bassi come Ezio Pinza e Cesare Siepi, dei quali ha subito profondamente l’influenza, Roberto Scandiuzzi è oggi considerato dalla critica il miglior “basso nobile” del panorama operistico internazionale.
Nel 1982 ha debuttato giovanissimo al Teatro alla Scala ne Le nozze di Figaro con la direzione di Riccardo Muti. La sua interpretazione del personaggio di Fiesco in Simon Boccanegra al Covent Garden di Londra, sotto la direzione di Sir Georg Solti, gli ha assicurato il successo internazionale. Da allora è ospite regolare dei più prestigiosi teatri del mondo, fra i quali Metropolitan Opera di New York, Opéra National de Paris, Wiener Staatsoper, Bayerische Staatsoper di Monaco, San Francisco Opera, e ha collaborato con direttori del calibro di Claudio Abbado, Sir Colin Davis, Valerij Gergeev, James Levine, Fabio Luisi, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Georges Prêtre, Giuseppe Sinopoli, Georg Solti e Marcello Viotti.
Il suo vasto repertorio spazia dai ruoli di basso verdiano ai ruoli del repertorio francese e russo; nonché dalla scapigliatura (Mefistofele di Boito) al verismo (La Gioconda di Ponchielli).
Attivo anche in campo concertistico, ha collaborato con alcune fra le più importanti compagini orchestrali del mondo, fra le quali Royal Philharmonic Orchestra, London Philharmonic Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica della Scala, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Orchestre de Paris, Orchestre National de France, l’Orchestra sinfonica della Radio Bavarese e l’Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera.
Fra i maggiori successi degli ultimi anni possiamo ricordare Pelléas et Mélisande (Arkel) all’Opera di Firenze con la direzione di Daniele Gatti, Faust (Méphistophélès) alla Staatsoper Berlin, Aida (Ramfis) all’Opéra National de Paris ed al Seoul Arts Center, Norma (Oroveso) al NCPA di Pechino, Il barbiere di Siviglia (Basilio) alla Royal Opera House of Muscat, al Teatro San Carlo di Napoli e al Grand Théâtre de Genève, Don Pasquale (ruolo titolo) al Teatro La Fenice di Venezia, La Gioconda (Alvise) al Teatro del’Opera di Roma, Luisa Miller (conte Walter) alla New Israeli Opera Tel Aviv, Don Carlo (Filippo II) al Théâtre du Capitole de Toulouse, Jérusalem (Roger) all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi
La sua vasta discografia include Simon Boccanegra (dvd Decca), Don Carlo, Jérusalem e Aroldo di Verdi (Philips), Requiem e Gioconda (EMI), Cristoforo Colombo (Koch), Stabat Mater di Rossini, Rigoletto e Stabat Mater di Dvorák (DGG), La Sonnambula (Nightingale), La bohème (Erato), Macbeth (Sine Qua Non – dvd TDK), due incisioni di Turandot (Decca e Nuova Era), Jérusalem e l’unica incisione del Requiem di Verdi di Giuseppe Sinopoli con la Staatskapelle di Dresda.
SILVIA CASARIN RIZZOLO
Silvia Casarin Rizzolo inizia giovanissima lo studio del pianoforte, a sedici anni quello della Direzione d’Orchestra con Ludmil Descev (Direttore dell’Opera di Stato di Sofia) e della Composizione con Fabio Vacchi.
Debutta come Direttore d’Orchestra all’età di diciotto anni dirigendo l’Orchestra di Sofia in Tournée in Italia. Continua lo studio della Direzione d’orchestra con il M° Gustav Kuhn frequentando i suoi corsi milanesi con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, e con il M° Myung-Whun Chung all’Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Nel 1996 si Diploma in Pianoforte al Conservatorio Benedetto Marcello sotto la guida di Giorgio Vianello con il Massimo dei Voti e la Lode. Dal 1996 al 1998 studia Direzione con il M° Piero Bellugi frequentando i suoi corsi di Alto Perfezionamento a Firenze.
Segnalata dal M° Bellugi come nuovo talento, nel 1998 vince la Borsa di Studio del Lions Club. Nello stesso anno si diploma brillantemente da privatista in Direzione d’Orchestra e Composizione al Conservatorio G.Verdi di Milano con due anni di anticipo sul corso di studi.
Nel 2000 incontra il M° Claudio Abbado a Ferrara per la produzione di Così Fan Tutte di Mozart e da allora inizia con il Maestro una attività di studio e di collaborazione che continua poi a Berlino per la Grosse Messe k. 427 di Mozart e in seguito a Salisburgo per la produzione di Simon Boccanegra di Verdi.
Nel 2003 durante una tournée della Israel Philarmonic Orchestra incontra il M° Zubin Metha che la invita a collaborare con lui nelle due produzioni di Otello di Verdi e Nozze di Figaro di Mozart al Teatro del Maggio Musicale a Firenze.
Dal 1995 ha una speciale corrispondenza epistolare con il M° Carlos Kleiber che conosce alla Scala e da allora diventa suo Maestro e punto di riferimento fondamentale, dandole ogni sorta di consigli tecnico interpretativi prima di ogni concerto o opera.
È Direttrice Artistica del Primo Venice Opera Festival, gemellaggio culturale tra Venezia e New York durante il quale dirige il Requiem di Mozart e il Gloria di Vivaldi.
È Fondatrice e Direttrice Artistica della ChamberOrchestra4U la prima orchestra che nasce in Italia come esclusivo Strumento di Beneficenza a supporto delle Onlus e delle Associazioni No profit, in un Nuovo Calendario Umanitario che sensibilizzi e celebri le giornate ONU più significative.
M° Silvia Casarin Rizzolo in Novembre 2015 riceve il Premio Eccellenza Donna 2015 conferito da Confcommercio e Confartigianato, durante una Cerimonia nel Teatro di Belluno – Italia.
È Fondatrice e Direttrice Artistica e Musicale del Premio Elena Cornaro, il primo premio italiano per la parità di genere, diritti umani e la cultura al servizio del sociale che onora e riporta al giusto posto degli allori la prima donna laureata della storia, un primato tutto italiano nel mondo: la veneziana Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, laureata in Filosofia all’Università di Padova nel 1678.
ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Fondata nell’ottobre 1966, in oltre 50 anni di attività l’OPV si è affermata come una delle principali orchestre italiane. Unica Istituzione Concertistico-Orchestrale (I.C.O.) attiva in Veneto, realizza circa 120 tra concerti e opere liriche ogni anno, con una propria Stagione a Padova, concerti in Regione e per le più importanti Società di concerti e Festival in Italia e all’estero. Dal 1983 la direzione artistica e musicale dell’Orchestra è stata affidata a Peter Maag (direttore principale, 1983-2001), Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello (direttore musicale, 2002- 2003), Filippo Juvarra. Nel settembre 2015 Marco Angius ha assunto l’incarico di direttore musicale e artistico. Nella sua lunga vita artistica l’OPV annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale, tra i quali si ricordano S. Accardo, P. Anderszewski, M. Argerich, V. Ashkenazy, J. Barbirolli, Y. Bashmet, R. Buchbinder, M. Campanella, G. Carmignola, R. Chailly, C. Desderi, G. Gavazzeni, R. Goebel, N. Gutman, P. Herreweghe, A. Hewitt, C. Hogwood, S. Isserlis, L. Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Maisky, Sir N. Marriner, A. Marcon, V. Mullova, O. Mustonen, A.S. Mutter, M. Perahia, I. Perlman, M. Quarta, J.P. Rampal, S. Richter, M. Rostropovich, H. Shelley, J. Starker, R. Stoltzman, H. Szeryng, U. Ughi, S. Vegh, T. Zehetmair, K. Zimerman. Negli ultimi anni l’Orchestra si è distinta anche nel repertorio operistico, riscuotendo unanimi apprezzamenti in diversi allestimenti di Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Così fan tutte, Il flauto magico, Il barbiere di Siviglia, Il turco in Italia, Il signor Bruschino, La cambiale di matrimonio, Norma, I Capuleti e i Montecchi, L’elisir d’amore, Don Pasquale, Lucrezia Borgia, Rigoletto, La voix humaine… Nella Stagione 2015/2016, su ideazione di Marco Angius, l’OPV ha ospitato Salvatore Sciarrino come compositore in residenza realizzando il primo ciclo di Lezioni di suono per Rai5, esperienza che si è poi rinnovata nella Stagione 2016/2017 con Ivan Fedele. Sempre nel 2016, l’esecuzione integrale delle Sinfonie di Beethoven dirette da Angius nell’ambito del “Ludwig Van Festival” è stata accolta da un eccezionale consenso di pubblico e di critica. L’OPV è protagonista di una vastissima attività discografica che conta più di 60 incisioni per le più importanti etichette. Tra le pubblicazioni più recenti Abyss con musiche di Donatoni, An Mathilde con musiche di Dallapiccola e Togni e L’Arte della fuga di Bach/Scherchen (Stradivarius), tutti diretti da M. Angius, e Vivaldi Seasons and Mid-Seasons con S. Tchakerian e P. Tonolo (Decca). OPV è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione del Veneto, Comune di Padova e Fondazione Antonveneta.