Il 27 luglio scorso ha avuto luogo a Palermo l’incontro tra il sottosegretario alla Pesca Battistoni e l’Assessore regionale alla Pesca Toni Scilla con le rappresentanze locali del settore. Un incontro ritenuto «proficuo», nel quale sono state affrontate le difficoltà delle marinerie siciliane e di un intero settore che è vitale per l’economia regionale.
«Ringraziamo il sottosegretario per la sensibilità e l’attenzione dimostrate – ha in seguito dichiarato Santo Adamo, rappresentante siciliano di Federpesca -, le imprese di pesca siciliane vivono una situazione di sofferenza ormai da troppo tempo la riduzione del numero autorizzato di giornate di pesca, in presenza di misure tecniche eccessivamente e improduttivamente rigide, che interagisce con la rigidità del calendario e le condizioni meteomarine, ha determinato una pericolosa contrazione dei margini di redditività, ad un livello ormai prossimo al limite della sostenibilità economica delle imprese, pregiudicando altresì le necessarie condizioni di sicurezza dell’attività. A ciò si aggiunge la concorrenza sleale delle flotte dei Paesi rivieraschi, che danneggia la nostra economia e vanifica gli sforzi di gestione delle risorse, nonché le condizioni di insicurezza e pericolo nello Stretto di Sicilia»
Egli ha poi sottolineato che: «Per questo abbiamo chiesto al Sottosegretario di adoperarsi nella definizione di misure gestionali condivise tra tutti i paesi che hanno accesso agli stessi stock ittici, non imputando alla sola flotta da pesca siciliana la regolazione unilaterale dello sforzo di pesca e un impegno nella definizione di nuove misure di gestione che tengano conto, insieme alla sostenibilità ambientale, anche di quella sociale ed economica che è vitale per le imprese di pesca e per l’intera economia regionale».