AFRICA, Mali. Terrorismo, sequestri di persona: liberato Léon Douyon, sacerdote rapito tre settimane fa dai jihadisti

Dal 2012 gruppi jihadisti legati ad al-Qaeda e al sedicente Islamic State ricorrono frequentemente ai sequestri di persona al fine di ottenere riscatti in denaro oppure esercitare pressioni di natura politica. Si tratta principalmente dei gruppi Jamaat Nusrat al-Islam wal Muslimeen (JNIM) e Islamic State of the Greater Sahara (ISGS)

La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (ACS) ha confermato la liberazione di don Léon Douyon, il sacerdote cattolico di Ségué, località situata nella regione di Mopti in Mali, avvenuta nel pomeriggio di martedì 13 luglio. In un messaggio inviato all’organizzazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) da monsignor Jean-Baptiste Tiama, vescovo di Mopti, è stata espressa letizia per l’evento

Douyon era stato rapito il 21 giugno scorso insieme ad altri quattro cristiani mentre si recava a un funerale sulla strada che da Ségué conduce a San. Gli altri ostaggi erano stati poi rilasciati poche ore dopo, mentre il religioso cattolico era stato invece trattenuto dai terroristi jihadisti. Il rilascio del sacerdote è avvenuto nei pressi di Bandiagara.

Dal 2012 gruppi jihadisti legati ad al-Qaeda e al sedicente Islamic State ricorrono frequentemente ai sequestri di persona al fine di ottenere riscatti in denaro oppure esercitare pressioni di natura politica. Si tratta principalmente dei gruppi Jamaat Nusrat al-Islam wal Muslimeen (JNIM) e Islamic State of the Greater Sahara (ISGS).

Oltre a un incremento delle attività poste in essere dai gruppi armati jihadisti locali, nella regione di Mopti si registrano gravi conflitti tra etnie e comunità, conflitti, in gran parte provocati da controversie relative alla proprietà delle terre e alle risorse, protagonisti degli scontri sono i Fulani (in massima parte musulmani), i Dogon (praticanti prevalentemente religioni etniche) e i cristiani.

Sulla base dei dati forniti dall’ultimo Rapporto di ACS sulla libertà religiosa, in Mali predomina il ramo sunnita dell’Islam, mentre il 13% della popolazione professa altre religioni; i cristiani sono poco più del 2%, di cui due terzi cattolici e il rimanente protestanti. Nel Paese sono diffuse anche le religioni tradizionali africane (quasi il 9% della popolazione), mentre alcuni musulmani e alcuni cristiani hanno assorbito anche le tradizioni animiste locali nelle loro osservanze rituali.

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