TERRORISMO, contrasto del fenomeno. Islamic State, cittadino marocchino arrestato in Italia

I servizi di intelligence di Rabat, in coordinamento con quelli di Roma, hanno portato a termine una operazione contro il Daesh, pervenendo al fermo del nordafricano, ritenuto uno dei responsabili della struttura armata jihadista

Venerdì scorso il DGST marocchino (General Directorate for Territorial Surveillance), agendo in stretto coordinamento con i servizi di sicurezza italiani, ha operato l’arresto di un cittadino marocchino che si ritiene abbia ricoperto incarichi di responsabilità all’interno dell’organizzazione terroristica radicale islamista Daesh, attiva nello scenario siro-iracheno.

Lo si è appreso da una nota diffusa alla stampa il giorno seguente, sabato, dagli stessi servizi di intelligence di Rabat.

Il coordinamento in materia di sicurezza unito allo scambio di informazioni e di intelligence tra il DGST e le sue controparti italiane hanno permesso la localizzazione in territorio italiano e il successivo arresto del sospettato, alias Abi Al-Barae, che era riuscito a fare ingresso illegalmente in Europa dalle zone teatro di combattimenti ancora sotto il controllo di ciò che rimane di Islamic State.

Il cittadino marocchino arrestato era destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso dalle Autorità giudiziarie di Rabat a seguito delle ricerche effettuate dall’Ufficio centrale per le indagini giudiziarie (BCIJ), che erano state concentrate su diverse persone rientrate dai diversi fronti di combattimento dove erano o sono tuttora impegnate formazioni armate jihadiste. Il foreign fighters arrestato ricopriva importanti incarichi di responsabilità all’interno del cosiddetto Stato islamico, precisa la stessa fonte.

L’arresto rientra negli sforzi profusi in ambito internazionale dal DGST marocchino al fine di contrastare il fenomeno terroristico, che include la fondamentale azione di monitoraggio delle persone ricercate per casi di terrorismo e di estremismo.

Attualmente è in atto uno stretto coordinamento tra l’Ufficio centrale nazionale, che riferisce alla Direzione generale della Sicurezza nazionale (ufficio Interpol di Rabat), le Autorità giudiziarie marocchine e quelle italiane, finalizzato all’accelerazione dell’invio del fascicolo relativo all’estradizione dell’arrestato.

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