Lutto nel mondo dello spettacolo: all’età di settantotto anni è morta Raffaella Carrà, diva e comunicatrice del piccolo schermo, oltreché artista di fama mondiale. «Raffaella ci ha lasciati, è andata in un mondo migliore dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre», questo il triste annuncio dato dal suo compagno di una vita, Sergio Japino, che si è unito al dolore dei nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici dell’artista e dei suoi collaboratori più stretti.
Romagnola di origini, la Carrà è stata un’artista poliedrica: cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva e grande comunicatrice.
DIVA SENSUALE E GRANDE COMUNICATRICE TELEVISIVA
Di lei si immagina istintivamente il suo bel caschetto di capelli biondi e l’ombelico lasciato scoperto da quei vestiti due pezzi, attillati e sexy soprattutto per quei tempi, che andavano molto di moda nei primissimi anni Settanta, quando la diva oggi scomparsa conobbe il grande successo in televisione. Abiti che la rendevano sensuale, che valorizzavano donne affascinanti come lei.
Col suo corpo, la sua voce e la sua bravura di danzatrice, la Carrà ha lasciato un segno indelebile nella storia dello spettacolo e della televisione italiana. Quella televisione che l’ha consacrata anche come comunicatrice, conduttrice in grado di reggere il peso di prolungati spettacoli di intrattenimento della quale fu pioniera.
MAI «SPALLA» DI NESSUNO NELLE SUE TANTE PRIME SERATE RAI
Un personaggio capace di reinventarsi nel tempo restando al passo con i gusti del pubblico e con le novità dello spettacolo, una donna capace anche di commuoversi ed empatizzare con i suo spettatori. Nella sua lunga carriera prese parte a spettacoli in prima serata affiancando personaggi quali Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, Paolo Panelli e Alighiero Noschese, come con la splendida Mina, stella della canzone italiana, assieme alla quale condusse la fortunata edizione di “Milleluci”.
La Carrà del “Tuca Tuca”, di “Rumore” e di “Come è bello far l’amore da Trieste in giù”; la Carra di Canzonissima e di Maga Maghella o di “Carramba che sorpresa”, l’amata diva dei grandi successi in America Latina.
DALLA ROMAGNA AI PALCOSCENICI MONDIALI
All’anagrafe era iscritta come Raffaella Maria Roberta Pelloni, nata a Bologna il 18 giugno 1943, ma cresciuta nella focosa (forse lei avrebbe preferito il termine «caliente») in Romagna. Da bambina si trasferì poi a Roma per studiare all’Accademia nazionale di danza e al Centro sperimentale di cinematografia. Negli anni Sessanta cambiò il proprio nome adottando lo pseudonimo d’arte con il quale è in seguito divenuta nota in tutto il mondo: Raffaella Carrà.