di Rosario Sprovieri – Ritengo che sia davvero interessante accostarci al mondo intimo e privato di questo giovane imprenditore che è Michele Crocitto; è sorprendente poi, scoprire la parte più complessa del suo grande lato umano e, scorgere poi quella sua singolarissima stella guida che è diventata la sua mission. Solo avvicinandolo e conoscendone la sua speciale sensibilità potremo stabilire un rapporto diverso, non solo con l’empireo e il cielo; ma cogliere dentro alle pulsazioni del cuore e alla sua complessa psiche atmosfere e sensazioni irripetibili.
Accanto alla bellezza che adorna la sua vita potremmo sentire, immediatamente, anche la nostra anima connessa all’intera umanità, attraverso quelle luci lontane che pur brillano nella volta celeste e, conseguenzialmente appartenere e avere la chiave per accedere all’infinito e alla bellezza. È qui che egli a tratto tutta quella sua forza, che oggi, gli consente di raggiungere traguardi e distanze inimmaginabili. Michele Crocitto si è saputo proporre con discrezione e con dedizione assoluta.
Dispone di una empatia genuina, immediata e contagiosa, che è collocata proprio al suo “atrio privato”, ove si appalesano tutte le sue grandi capacità professionali e imprenditoriali, di giovane portatore di grandi novità. Michele ha la pazienza di Giobbe, si propone con moderazione e assoluta discrezione come servitore degli artisti e dell’arte.
Servitore geniale, collaboratore gentile per l’arte e per gli artisti, egli aggiunge valore, mettendo in opera le sue sinergiche capacità manageriali, assecondando, rinforzando e valorizzando efficacemente opere e ingegno d’artista. Lo fa padroneggiando con competenza le nuove tecnologie e le velocità del progresso scientifico, senza mai perdere di vista il rapporto umano e la stima per gli uomini e le donne dell’arte.
Non ha mai pensato di accostarsi al mondo dell’arte per rimpinguare le schiere dei tanti critici d’occasione, né di rinforzare la lunga colonna degli organizzatori di kermesse all inclusive last minute. Il suo è un cammino completamente differente; prima amico di ogni interprete d’arte, poi custode e divulgatore capace delle opere e della vita degli artisti. Tutto ha inizio quando egli ben conosce e, allora prova a ben proporre le poetiche d’arte al mondo. La sua passione per l’arte è nata quando era bambino, assistendo ai colloqui che i suoi genitori, amanti dell’arte, avevano con i loro “mercanti” di fiducia.
«Ho ereditato la passione e ho conservato nel cuore tutte le istantanee dei momenti che portavano la felicità nella mia famiglia, quando papà e mamma solevano acquistare un’opera d’arte, quando tutti iniziavamo a compiere un viaggio visionario, fra luoghi intrisi di colore, al di là di ogni confine, verso terre, mari e cieli senza tempo. Emozioni che solo l’Arte è in grado di dare».
«Poi – aggiunge l’artista – ho lavorato per anni nel mondo dell’arte dei gioielli ed in questo mondo ho sperimentato e fatto tante operazioni di co-marketing con il mondo parallelo dell’arte. Ho perfezionato strategie e pianificazione imprenditoriale che, a mio modesto parere, ritengo che possano essere utili a tutto il pianeta delle arti. Anni fa ebbi l’intuizione di creare un qualcosa di unico, ho immaginato di far diventare un tutt’uno la persona e l’opera d’arte. Ho creduto che le immagini dell’Arte si potessero indossare trasferendole su capi d’abbigliamento, su foulard, borse o accessori pregiati; lo si poteva fare attualizzando le immagini più importanti degli artisti contemporanei, facendone una doppia promozione d’immagine; dal prodotto di consumo alla divulgazione delle opere. Una faccenda che ben si lega alla nostra attualità e alla nostra vita. Ho capito subito, che il mio know how, poteva rilevarsi straordinariamente utile, perché dentro c’era implicitamente un progetto concreto legato alla pianificazione, alla comunicazione, all’uso importante delle tecnologie d’avanguardia e, alle strategie del marketing che, gli artisti solitamente non usavano».
«Per questo – egli conclude – spesso propongo e organizzo eventi e mostre innovative spaziando dalla classica esposizione ufficiale, all’inserimento del mondo virtuale, immersivo. Il mio è il tentativo concreto di accostare gli uomini dell’arte a quella seconda fase, il 2.0 (duepuntozero), che è nello sviluppo e nella diffusione di Internet. Il mio desiderio è quello di contribuire e dare incremento, aggiungere opportunità al mondo dei pittori, degli scultori, dei fotografi e voglio farlo con l’interazione tra sito e utente: con la maggiore partecipazione e il coinvolgimento dei fruitori, (blog, chat, forum, social, wiki); per questo cerco di usare bene tutti i sistemi di diffusione di contenuti multimediali come Youtube, Facebook Twitter, Istagram; Linkedin, TikTok, Pinterest, Tumblr, Xing. Vorrei assicurare ad ogni singolo artista, tramite la potenza comunicativa dei social network, la riconoscibilità e la diffusione globale della sua arte. Mio obiettivo è più quello di realizzare tramite appositi progetti espositivi è una specie di patto che possa oggettivamente contribuire, in maniera diversificata, al superamento del momento di crisi profonda che il settore. Non vorrei però limitare l’azione svolta, non immagino solo un’azione relativa al marketing, ma vorrei andare oltre».
Andare al di là della nicchia dei fruitori attuali, interessare i giovani coinvolgendoli nella quotidianità dell’uso dei loro strumenti più amati: telefonini, computer, Ipad.
È per questo che dopo tante mostre, abbiamo pensato di sperimentare un nuovo cliché con il portare a termine Armonie cromatiche l’esposizione di metà luglio a Palazzo Colonna, uno dei palazzi monumentali nel cuore dell’Urbe, collocato sulla Piazza dei Santi Apostoli. Questo appuntamento sarà un evento da non perdere, la realizzazione concreta del sogno narrato, servirà per raccontare l’Arte di oggi, con il coinvolgimento dei fruitori presenti e degli amanti dell’arte sparsi per il mondo, “in diretta su tutti i social” con tutte le possibilità che le innovazioni, le tecnologie e la comunicazione riescono a darci.