Il 9 giugno 2021 si è conclusa a Roma la quinta edizione del Concorso nazionale di composizione Francesco Agnello, promosso dal Comitato nazionale italiano musica (CIDIM) con il sostegno del Ministero della Cultura, Direzione generale Spettacolo, e dedicata alla selezione di una composizione per orchestra d’archi da camera inedita e mai eseguita in pubblico.
La giuria, presieduta dal maestro Salvatore Sciarrino e composta dai maestri Marco Angius, Claudio Ambrosini, Piero Niro e Nicola Sani ha premiato all’unanimità la partitura “Un guardare senza confini” del giovane compositore Alvise Zambon.
Al vincitore è stata assegnata una borsa di studio di 5.000 euro e la pubblicazione della partitura nella collana Stil Novo co-prodotta dal CIDIM e dalle Edizioni Curci di Milano. Si aggiunge poi, caratteristica di questo concorso, l’opportunità di numerose esecuzioni da parte dell’Orchestra di Padova e del Veneto che eseguirà il brano per alcune fra le più prestigiose società concertistiche italiane nel corso della prossima tournée organizzata dal CIDIM il prossimo ottobre.
La giuria ha, inoltre, segnalato, sempre all’unanimità, la partitura “Matrix” del compositore Simone Benedetti.
A conclusione dei lavori, il Maestro Sciarrino, anche a nome dei colleghi, ha voluto sottolineare l’ottimo livello delle composizioni che hanno raggiunto la fase finale del Concorso e ha espresso, a nome della giuria, particolare apprezzamento per le notevoli qualità creative del vincitore e del segnalato.
Il Presidente del CIDIM, Lucio Fumo, unitamente al vicepresidente Francescantonio Pollice, ha manifestato, viva soddisfazione per la riuscita del concorso che, anche in questa edizione, ha permesso di dare un concreto contributo alla valorizzazione della creatività dei giovani musicisti italiani, attuando così una delle principali finalità istituzionali dell’ente.
ALVISE ZAMBON
Compositore e direttore d’orchestra, ha studiato al Conservatorio di Venezia con Corrado Pasquotti e all’Accademia di Santa Cecilia con Ivan Fedele.
Si occupa principalmente di musica sperimentale e di teatro musicale e ha all’attivo esecuzioni alla Biennale Musica, al Teatro La Fenice di Venezia e al Parco della Musica di Roma.
Nel 2015 la sua commedia lirica Le Donne Gelose, su libretto proprio tratto dall’omonima commedia di Carlo Goldoni, è stata messa in scena nei teatri di Jesolo e di Belluno, per la regia di Paolo Giacomini.
Nello stesso anno inoltre ha scritto (in collaborazione con Giovanni Sparano) e diretto le musiche per il film muto di Feuillade Les Vampires, commisione della Fondazione Pinault di Venezia, eseguite a Palazzo Grassi in occasione del centenario della nascita della casa di produzione francese Gaumont.
Nel 2016 ha debuttato come regista lirico firmando la messinscena di Aura di Luca Mosca, libretto di Pilar Garcia, allestita in prima assoluta dal Teatro Comunale di Treviso.
Nel 2017 ha diretto al Teatro La Fenice di Venezia l’opera Fenix DNA di Giovanni Sparano, concept e regia di Fabrizio Plessi.
Nel 2018 la sua opera Push!, su libretto di Maria Guzzon, è stata rappresentata con la regia di Kathrin Hammerl al 62. Festival di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia.
a ottobre del 2018 il lavoro per ottavino e clarinetto Sette espressioni intraducibili è stato eseguito da Federica Lotti e da Fabio Battistelli presso i Giardini Ravino di Forio (Ischia).
Nel 2019 Kintsukuroi, per orchestra da camera, è stato eseguito in prima assoluta al Parco della Musica di Roma dall’Ensemble Novecento, diretto da Carlo Rizzari.
Sempre nel 2019 il musical Come se non ci fosse un domani, scritto in collaborazione con Maria Guzzon, è risultato tra i finalisti del “Premio Italiano per il Musical Originale”.
Ancora nel 2019, a Novembre, Federica Lotti ha eseguito Cord’amare per flauto solo presso l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo.
A Giugno dello stesso anno ha infine diretto la Petite Messe Solennelle di Rossini nel Duomo di Pieve di Soligo (TV).
A Gennaio del 2020, il suo lavoro per orchestra Sul limitare della notte, commissionato dalla Fondazione Teatro La Fenice, è stato eseguito al Teatro Malibran di Venezia dall’orchestra del Teatro La Fenice diretta da Daniel Cohen, all’interno della Stagione Sinfonica 2019/2020, e trasmesso da Rai Radio 3.
Nel 2021 One point five per fixed media, su progetto di Danilo Pastore e video di Andrea Leonessa, è stato eseguito alla GG3 – Gallery for Sustainable Art di Berlino.