Prosegue a colpi di rimostranze ufficiali e di comunicati stampa governativi la controversia tra il Regno del Marocco e quello della Spagna originatasi con il ricovero ospedaliero nel Paese iberico di un alto esponente del Fronte Polisario, organizzazione in conflitto da decenni con Rabat a causa del controllo del Sahara Occidentale.
L’ultimo atto della vicenda risale all’11 giugno scorso, quando il ministero degli esteri marocchino ha diffuso una nota nella quale rende noto che per Rabat la Risoluzione adottata il giorno precedente (10 giugno 2021) dal Parlamento europeo non modifica, di fatto, la natura politica della crisi bilaterale ingeneratasi tra il Marocco e la Spagna.
Si legge infatti nella nota che: «I tentativi di europeizzare questa crisi sono vani e non alterano in alcun modo la sua natura puramente bilaterale, le sue cause profonde e la comprovata responsabilità della Spagna del suo innesco».
UNA RISOLUZIONE «SFASATA»
«La Risoluzione è sfasata – prosegue la nota diplomatica – con il registro esemplare del Marocco in materia di cooperazione migratoria con l’Unione europea. Sono gli stessi che cercano di criticare il Marocco in questo settore che, in realtà, traggono profitto dai risultati concreti e quotidiani della cooperazione sul campo».
«In effetti – si sottolinea da Rabat – nessuno in Europa può mettere in dubbio la qualità del partenariato tra l’Unione europea e il Marocco in tutti i campi, incluso quello della migrazione. I dati lo confermano: solo dal 2017 la cooperazione migratoria ha consentito l’insuccesso di oltre 14.000 tentativi di migrazione irregolare, lo smantellamento di 5.000 reti di traffici, il salvataggio di oltre 80.500 migranti in mare e l’impedimento di innumerevoli tentativi di assalto».
LO SPIRITO DEL PARTENARIATO
«La Risoluzione del Parlamento europeo – conclude la nota – è per altro contraria allo spirito del partenariato tra il Regno del Marocco e l’Unione europea. Tentando di stigmatizzare il Marocco, in realtà è il principio stesso della partnership che si indebolisce (…) Tanto il Marocco è soddisfatto del suo rapporto con l’Unione europea, tanto considera che il problema permane con la Spagna, finché non saranno risolte le cause che lo hanno provocato».