ECONOMIA, G7. Tassazione grandi imprese: accordo storico su aliquota globale minima al 15%

Secondo il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni Silveri «bene l'intesa a Londra, ora serve un accordo globale», mentre Facebook accoglie con favore l'aliquota minima

I  ministri delle finanze del G7 hanno raggiunto un accordo «sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese». Lo scrive su Twitter il Tesoro britannico, parlando di «una stretta sull’elusione fiscale» che farà pagare «la giusta quota» alle multinazionali di Big Tech.

Secondo il Tesoro di Londra «le maggiori imprese globali, con margini di profitto di almeno il 10%, vedranno il 20% di tutti gli utili al di sopra di tale soglia riallocato e tassato nei Paesi dove effettuano vendite». Secondo il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni Silveri «bene l’intesa a Londra, ora serve un accordo globale». Si tratta di un «impegno senza precedenti che porrà fine alla corsa al ribasso nella tassazione delle imprese, assicurando equità per i lavoratori negli Usa e nel resto del mondo», lo ha dichiarato in una nota la segretaria al Tesoro di Washington Janet Yellen.

Facebook ha accolto con favore l’impegno del G7 per un’aliquota minima globale dell’imposta sulle società, questo nonostante il gigante dei social media rischi di pagare di più. È quanto afferma in un tweet il vicepresidente per gli Affari globali del colosso del web Nick Clegg.

«Accogliamo con favore gli importanti progressi, questo potrebbe significare che Facebook pagherà più tasse e in luoghi diversi», si legge infatti nel tweet.

Condividi: