TELECOMUNICAZIONI, 5G. Svezia-Cina, botta e riposta: ci rimette Ericsson?

Aggiornati dal gruppo industriale scandinavo i fattori di rischio relativi al prospetto delle obbligazioni societarie nominate in euro; il gigante industriale delle telecomunicazioni potrebbe subire una sensibile riduzione della sua attuale quota di mercato. Intanto, ha avviato una collaborazione con l’italiana Leonardo S.p.A. per l’esplorazione e lo sviluppo di soluzioni e innovativi modelli di business per applicazioni nell’industria, nella sicurezza pubblica e nelle infrastrutture critiche

Una decisione indotta dalle incerte prospettive delle relazioni tra la Svezia e la Repubblica popolare cinese, in particolare nel settore delle telecomunicazioni, dove non viene escluso il rischio di una decisione che potrebbe venire assunta dall’autorità postale e delle telecomunicazioni svedese (PTS) nel senso della totale esclusione dei prodotti 5G forniti da imprese e aziende cinesi.

Ovviamente, una scelta del genere si rifletterebbe negativamente sugli interessi economici delle imprese svedesi che fanno affari con la Cina, tra le quali figura anche Ericsson, che nel suo ultimo prospetto EMTN ha incluso questo rischio.

INCERTEZZE DI NATURA GEOPOLITICA E COMMERCIALE

In esso si afferma infatti che «le attuali incertezze di natura geopolitica e commerciale dovuta a una serie di fattori potrebbe avere significativi impatti negativi sul business del Gruppo, sulle sue operazioni, sulle prospettive future e, conseguentemente, anche su risultati operativi, condizioni finanziarie e sulle capacità di conseguire gli obiettivi prefissati».

Non è uno scherzo dunque, poiché sono oltremodo fondate le incertezze riguardo alle future relazioni commerciali bilaterali tra la Repubblica popolare cinese e diversi paesi dell’Occidente, causa le restrizioni imposte ai fornitori cinesi delle reti nazionali 5G, esclusi dalle aste.

Ericsson rientra tra le imprese in rapporti commerciali con la Cina, poiché, pur essendo una gruppo societario di respiro globale presente su tutti i mercati, ha tuttavia la sua sede in Svezia, quindi si trova esposto agli eventuali danni conseguenti a un indebolimento delle relazioni tra Stoccolma e Pechino.

Senza contare poi la possibile reazione cinese, che potrebbe concretizzarsi sulla falsariga delle recenti misure di ritorsione adottate in campo commerciale. Resta in ogni caso il fatto che il gigante industriale delle telecomunicazioni scandinavo oggi rischia una sensibile riduzione della sua attuale quota di mercato.

LE CATENE (GLOBALI DEL VALORE) SI SPEZZANO

Da Stoccolma si sottolinea come l’evoluzione della situazione geopolitica possa avere conseguenze sull’intero settore delle telecomunicazioni, anche a causa della separazione delle catene globali del valore, fenomeno che ha conosciuto un’accentuazione a causa della crisi generata dalla pandemia di coronavirus in atto.

Gli interrogativi che inquietano il management di Ericsson originano proprio qui, poiché alla luce di tutti questi sviluppi, in vari paesi del mondo si stanno seriamente valutando delle garanzie alternative all’accesso ininterrotto alle infrastruttura di rete, allo scopo di evitare soluzioni di continuità alle vitali telecomunicazioni.

Cosa succederà quando essi ricorreranno a misure di promozione della disaggregazione della rete di accesso radio e verranno varati provvedimenti in sostegno ai propri campioni nazionali del settore delle telecomunicazioni? Ericsson rimarrebbe fuori.

Al momento va però sottolineato che non sono ancora chiari e definiti né i tempi e né l’eventuale entità di una dinamica del genere, mentre di certo c’è che essa si ripercuoterebbe negativamente sulle attività del Gruppo (vendite, accesso e quote di mercato, forniture e, financo, attività di R&S) oltreché sulla sua situazione finanziaria e sui risultati delle operazioni avviate.

LA COLLABORAZIONE CON LEONARDO S.P.A.

Intanto, sempre con riferimento allo strategico settore del 5G, Ericsson ha avviato una collaborazione con l’italiana Leonardo S.p.A., finalizzata all’esplorazione e allo sviluppo di soluzioni e nuovi modelli di business per applicazioni spazianti dall’industria alla sicurezza pubblica fino alle infrastrutture critiche. L’accordo, che avrà valenza sia domestica che internazionale, è stato concepito allo scopo di consentire alle industrie di trasformare le proprie operazioni, aumentare sicurezza e protezione e fornire prodotti e servizi innovativi.

I casi di utilizzo di nuova generazione richiederanno dalle reti mobili 4G e 5G soluzioni più affidabili e a elevate prestazioni, la collaborazione tra Ericsson e Leonardo si concretizzerà nella condivisione delle rispettive capacità e competenze di ricerca e sviluppo nei campi della sicurezza informatica, delle reti e dei servizi 5G. La partnership riguarderà anche la cyber security, laddove le minacce informatiche stanno divenendo sempre più complesse, in particolare con riferimento alle infrastrutture critiche strategiche. Per alcuni progetti e opportunità specifici la collaborazione sarà aperta anche agli operatori e ad altri partner dell’ecosistema.

INTEGRAZIONE CON IL NARROWBAND

Si addiverrà inoltre all’integrazione e all’interoperabilità nelle comunicazioni digitali a banda stretta (narrowband) ricorrendo alle tecnologie Lte e 5G al fine di progettare e sviluppare soluzioni che forniranno ai first risponders (vigili del fuoco, personale del servizio medico di emergenza e operatori di polizia) comunicazioni veloci e sicure per salvare vite umane.

Oltre alle infrastrutture a banda stretta, esse saranno in grado di supportare casi d’uso più avanzati e servizi mission-critical quali video in tempo reale, uso massivo di sensori e realtà aumentata. In base all’accordo i prodotti sviluppati congiuntamente potranno venire integrate nell’offerta di Comando & Controllo (C2) di Leonardo S.p.A., con i vantaggi chiave della banda larga mobile nelle operazioni quotidiane degli utenti della sicurezza pubblica.

COMUNICAZIONI PIÙ EFFICACI E AFFIDABILI

«L’accordo mette insieme due grandi operatori, rispettivamente nella tecnologia 5G e nella sicurezza informatica, per accelerare la fornitura di comunicazioni più efficaci, sicure e affidabili – ha al riguardo commentato Enrico Savio, Chief strategy & market intelligence officer di Leonardo S.p.A. -, questo andrà a vantaggio delle comunità, delle organizzazioni pubbliche e private, permettendo loro di sentirsi più sicure e protette, come tracciato negli obiettivi del piano strategico della nostra azienda “Be Tomorrow-Leonardo 2030“. Unendo le rispettive competenze, Ericsson e Leonardo creeranno le condizioni strategiche affinché entrambe le società possano crescere nel settore mission-critical e generare un elevato livello di innovazione, che cambierà il nostro modo di fare business».

Dal canto suo Emanuele Iannetti, presidente e amministratore delegato di Ericsson in Italia, ha aggiunto che: «Il 5G ha il potenziale di accelerare la digitalizzazione delle industrie e far evolvere i servizi pubblici mission critical. Stiamo unendo le forze con Leonardo per ottenere una visione complementare delle richieste del mercato e dei driver di business, portando la digitalizzazione al livello successivo. Attraverso l’esperienza congiunta che matureremo grazie a questa partnership, saremo in grado di aumentare l’impatto di ciò che facciamo per i nostri clienti».

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